Conferenza stampa di presentazione del progetto “PerCorsiVeraci”, nell’elegante aula della scuola dell’Associazione Verace Pizza Napoletana di Via Capodimonte, nei pressi della Reggia, dove alcuni storici ritengono sia nata la pizza, in onore della regina Margherita. Altri fanno risalire questo piatto alla notte dei tempi. Tra le rovine dell’antica Pompei. Infatti, in via dell’Abbondanza, sono state trovate tracce di una bottega che richiama alla mente le nostre antiche caratteristiche pizzerie.
Al tavolo dei relatori, l’assessore regionale alle Attività Produttive, Amedeo Lepore; la dottoressa Flavia Sorrentino, consigliere delegata per l’Autonomia del sindaco De Magistris; il delegato in rappresentanza dell’assessore al lavoro del comune Enrico Panini. Anfitrione Antonio Pace, presidente dell’Associazione Verace Pizza Napoletana. Moderatore e coordinatore del progetto, Renato Rocco, direttore del Magazine La Buona Tavola.
Durante i lavori, è stata espressa soddisfazione per l’enorme afflusso di turisti provenienti da ogni parte, in occasione della santa Pasqua con il contributo della cucina e, in primis della pizza, emblema della gasstromia partenopea. Successivamente è stato illustrato il percorso di formazione gratuito a numero chiuso dal 17 aprile al 23 novembre in 14 sedute, rivolto ai pizzaioli e occasione d’incontro con le aziende operanti nel settore del food & beverage che prevede master class sui prodotti caseari, olio, vino e birra tenute da docenti universitari con uno show coking finale con chef campani stellati, Paolo Gramaglia, Lino Scarallo e Gianluca D’Agostino, lo chef del Gambero Rosso Alfonso Crisci, il vicepresidente della Fic Ludovico D’Urso e Antonio Arfè del direttivo nazionale Apci. Lo stage spazia dagli ingredienti ai metodi di coltivazione dei prodotti e di conservazione delle materie prime, fino alle tecniche di degustazione e agli abbinamenti con vino e birra.
Il presidente Pace, si è soffermato sull’attività dell’associazione fondata nel 1984 e conta oggi più di 700 pizzerie affiliate in 40 Paesi, dall’Australia al Giappone, dalla Russia alla Macedonia, dal Sud America all’Europa. Quattrocentosessanta i pizzaioli italiani ed esteri iscritti al sodalizio.
Scopo dell’Associazione far rispettare il disciplinare internazionale, promuovere e tutelare la vera pizza napoletana, prodotta e lavorata secondo le antiche tradizioni e usanze. Il riconoscimento Unesco dell’arte del pizzaiolo napoletano a patrimonio immateriale dell’umanità, un traguardo importante – ha sottolineato il presidente – che rappresenta una pietra miliare nella storia, lunga e travagliata, di questa professione. Un riconoscimento tanto atteso che gratifica l’impegno di tutti i lavoratori che con il loro impegno, hanno saputo valorizzare un territorio, un prodotto e le caratteristiche di un popolo.
In sinergia con il comune saranno distribuite a richiesta locandine “Scegli Napoli” dedicate alla valorizzazione dei prodotti legati alla città e provincia partenopea. I percorsi formativi prevedono cicli su formaggi e salumi; prodotti della terra; gli abbinamenti: birra o vino.
Mario Carillo giornalista associatom arga campania


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