E’ UN AGLIANICO DI BENEVENTO IL “DIVINO SUD”
Ha vinto il ritorno alla terra. Lo declina con fierezza la storia della famiglia proprietaria dell’azienda agricola Torre del Pagus di Paupisi nel Beneventano che si è aggiudicata il premio speciale “Divino Sud” del 1° Concorso Enologico “I Vini Rossi da Uve Autoctone del Sud” con il suo Aglianico “Impeto” del 2002; ritenuta dai più un’annata difficile, quella del 2002 ha riservato in questa striscia di terra delle sorprese eccezionali, grazie alla mineralità del terreno che regala sentori straordinari al nettare che proviene dalle sue vigne. L’Aglianico “Impeto” ha ottenuto in assoluto il miglior punteggio dalle giurie, riunite sotto l’occhio vigile dell’Associazione Enologi Enotecnica Italiani, dopo il raggiungimento del minimo di 80/100 secondo il metodo di valutazione “Union Internazionale des Oenologues”: presentato alle Commissioni giudicatrici del Concorso indetto dall’ERSAC( Ente Regionale Sviluppo Agroalimentare Campania) presieduto da Raffaele Beato con il nr 1150, il vino ha compiuto la sua inarrestabile ascesa verso il traguardo, coperto dall’anonimità imposta dalla vestizione delle bottiglie e dalla totale segretezza risultante dalle procedure d’esame sottoposte al vaglio del notaio Giuseppe Grasso. I giurati, infatti, hanno assaporato i vini in concorso senza conoscere mai le loro etichette, senza subire influssi né condizionamenti anche indiretti, orientandosi solo col gusto: modernizzate le tecniche di estrazione, il giovane proprietario dell’azienda Torre del Pagus
appartiene a quella nuova generazione di imprenditori che ha scelto di rimanere attaccato alle proprie radici, di non abbandonare la campagna ma anzi, di ridarle nuova linfa e vigore mutando schemi e procedure. In linea con la “rivoluzione copernicana” che ha ridefinito gli assetti dell’agroalimentare in generale e della viticoltura in particolare (dopo la devastazione apportata dalla fillossera) negli ultimi quindici anni, il Beneventano IGT Aglianico “Impeto”2002 si rivela leader dell’inarrestabile crescita enologica del Meridione: i liquidi ambrati del Sud hanno dimostrato in questo concorso tutta la forza che il comparto vinicolo possiede e il grande potenziale che può esprimere a livello mondiale con effetto di trascinamento per tutto il settore agroalimentare.
Il vino vincitore del Premio Speciale “Divino Sud” – in corsa anche per gli altri premi indetti dal 1°Concorso Enologico “I Vini Rossi da Uve Autoctone del Sud” – è stato automaticamente escluso, per regolamento, dalla possibilità di acquisire altri riconoscimenti in seno al medesimo concorso: i premi speciali “Vinum Rubrum – Nunc est Bibendum”, sono andati a 19 vini prodotti da aziende vinicole di tutte le 6 regioni partecipanti, Puglia, Sicilia, Sardegna, Campania, Calabria, Basilicata, “Enos” a 4 vini “Cantina di Venosa” della Basilicata, “Cantine Caputo” di Teverola (Caserta), “Torrevento” di Corato (Bari), “Calatasi” di San Cipirello (Palermo), i Diplomi di “Gran Rosso del Sud”, sono stati attribuiti invece a 34 vini essenzialmente lucani e campani, mentre i vini rossi DOCG e DOC dal terzo anno della vendemmia 2202 e precedenti selezionati dalle giurie sono stati 30 tra campani, lucani e pugliesi, i vini IGT delle due ultime vendemmie sono andati a 39 vini sparsi fra Campania, Puglia e Sicilia e i vini IGT dal terzo anno dalla vendemmia 2002 sono stati 11 tra campani e pugliesi.

Categorie: Il Contadino

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