Comunità campane in fermento: AmalfNon solo mare, offre la splendida repubblica marinara di Amalfi, ma vuole che i suoi visitatori possano godere anche elle bellezze del suo entroterra. Parliamo della Valle dei Mulini, denominata così perché l’acqua delle sorgenti facevano girare le possenti ruoti di macine per ottenere i prodotti come la carta, e dare energia alla produzione di saponi, confetti e alle ferriere della Valle del Canneto. Tante fabbriche collegate tra loro da sentieri e stradine antiche, che si affacciano slungo il corso del torrente Canneto dando vita ad un parco archeologico industriale che industriosi imprenditori locali come De Luca, Gonfalone, Lucibello, Marino, Milano, Pansa e tanti altri, hanno reso famoso con prodotti che, come la carta amalfitana, hanno fatto il giro del mondo, e continuano a far parlare amalfitano anche per altri prodotti come il limoncello. Ma per rendere sempre più produttiva la valle c’è un progetto, presentato pubblicamente alla Camera di Commercio di Salerno dalla docente di geografia dell’Università di Salerno, Maria Giovanna Riitano, che ha per oggetto la ristrutturazione e messa in funzione di oltre 50 vecchie fabbriche dislocate tra la valle dei Mulini, e località come Vietri, Furore, Atrani, Scala, Ravello e, ovviamente, Amalfi. A sviluppare il grosso progetto sono stati chiamati in causa dieci studi di architettura nazionali ed esteri che si sono impegnati a fornire ipotesi di recupero dell’esistente. Nel progetto è prevista l’apertura di un centro di formazione e ricerca sull’audiovisivo, un centro benessere e spazi per l’ospitalità rurale, un polo didattico per le energie rinnovabili e un centro per la biodiversità mediterranea. Naturalmente la realizzazione del progetto non si presenta né facile né priva di ostacoli, basti pensare alla viabilità inesistente, c’è solo un reticolo di sentieri che si dipartono dal torrente verso l’interno ora come cinquecento anni fa. Tra l’altro si intende salvaguardare tutto il paesaggio circostante per lasciarlo intatto com’era tanti anni fa, diversamente si perderebbe tutto il fascino dell’antico. Lo hanno sottolineato in tanti e il sindaco di Amalfi, Antonio De Luca, lo ha ribadito: la riqualificazione dell’area potrebbe sviluppare anche nuove forme di turismo ma è necessaria una legeg regionale ad hoc, per evitare il blocco totale imposto dalla legge urbanistica regionale in vigore. L’amministrazione comunale ha acquisito l’ex confettificio, insieme con la Provincia di Salerno ed è da lì che si intende partire, potendo contare su una cordata di imprenditori locali, entusiasti e vogliosi di tornare nella Valle dei Mulini.( Nota di Gianpaolo Necco, inviata alle Arga)i rivaluta la valle dei mulini
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