– Claudia Torre: l’anziano non è un problema, è un baluardo della comunità. 650 Nonni civici ricevono l’attestato comunale dalla Iervolino e Tecce.
Nonni di tutti i bambini: così affermano di sentirsi i 500 “Nonni civici” che hanno ricevuto ieri mattina gli attestati di benemerenza dal sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e dall’assessore agli Affari sociali Raffaele Tecce. “Nonostante la pioggia 500 giovani della terza età (dei 650 invitati a ritirare l’attestato) – ha affermato Tecce -, sono venuti alla Sala dei Baroni per dimostrare che sono vicini agli altri. Questo è il messaggio più importante: i nonni civici offrono un servizio alla città, stanno sotto le scuole, evitano che il traffico, i motorini, gli altri, possano danneggiare i nostri ragazzi. Svolgono un ruolo di servizio civile verso la città”. E’ proprio questo il senso condiviso del progetto “Nonni civici”, che a Napoli vanta sette anni di attività, come spiega Piero Guidi, nonno civico di 55 anni in pensione anticipata per invalidità: “Sento di dare una mano alla società aiutando a tirare su questi ragazzini”. “Ci si deve impegnare, perché i bambini siano orgogliosi di noi”, aggiunge Raffaele Cozzolino, quasi 65 anni, che proprio non riesce a lasciarli i bambini della scuola elementare “Radice” a Poggioreale, dove ha lavorato una vita come assistente amministrativo ed ora, in pensione, fa il nonno civico. Per Rita Allocca poi, rimasta vedova, gli alunni della “Oberdan”, nei Quartieri spagnoli, sono stati l’antidoto alla dolore: “Sì, ero andata in depressione e l’ho combattuta rendendomi utile: quando vedo una faccia che non mi piace la seguo con lo sguardo (e a volte non solo) finchè non sono certa che non ci sono pericoli. Tutti i bimbi mi chiamano nonna, e a volte pure le maestre”. Gli anziani, nonni di tutti, costituiscono un tassello importante della nostra società e i Comuni iniziano a rendersene conto, come ha spiegato ancora Tecce: “L’altro giorno sono stato a Riva del Garda ad un convegno molto importante, Gold age (Età d’oro), con la Confcommercio, ebbene l’esperienza dei nonni civici è nota in Italia: oggi qualche Comune ce l’ha imitata e noi ne possiamo essere solo contenti, ma Napoli è stata la prima città d’Italia che ha svolto questo servizio. A capire che l’anziano non è solo un problema di salute, di non autosufficienza, non è solo un problema di povertà, non è solo un problema di casa: l’anziano è una risorsa sociale. Diamo un segnale umano ai ragazzi ed aiutiamo gli anziani stessi. Bisognerebbe creare altre occasioni d’incontro – prosegue l’assessore – come abbiamo fatto a Bagnoli dove gli operai dell’Italsider, oggi nonni, sono andati nelle scuole a spiegare ai loro nipoti, fisici o ideali, quale era la storia di quel cantiere e quale era il valore che aveva, con tutti i problemi di sviluppo che dava a quella parte della città. Seconda esperienza: durante l’estate, con Estate serena in tutti i centri polivalenti per gli anziani che abbiamo sono stati organizzati momenti di incontro aperti al quartiere. L’anziano solo così si sente meno solo ed il ragazzo ritrova valori importanti: altrimenti- conclude Tecce – c’è il rischio che si perda anche la storia, la memoria di una società”. Presenti al conferimento degli attestati sono stati i rappresentanti delle associazioni Auser, Nuova Solidarietà, Ada, e dei sindacati Spi-Cgl, Fnp-Cisl e Uill-Uilp. Insomma, come ha affermato il sindaco,è stato riconosciuto che “L’anziano è un baluardo per la comunità”. Claudia Torre


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