Il lockdown, e dunque la sospensione delle attività lavorative per un bel po’ di settimane, e la crisi generale legata all’epidemia stanno purtroppo mettendo in ginocchio un settore florido dell’economia italiana, ovvero quello della ristorazione, che solo nel 2019 si stima abbia prodotto un giro d’affari di ben 86 miliardi di euro.

Perciò la dodicesima edizione di “Cenando sotto un Cielo Diverso“, evento di beneficenza che si svolgerà lunedì 28 settembre Caserta, oltre a voler raccogliere fondi per la costruzione di un laboratorio ludico – didattico per malati schizofrenici e per l’acquisto di giochi da consegnare ai bimbi ricoverati presso il reparto di nefrologia dell’opedale Santobono Pausilipon, vuole anche sostenere il settore della ristorazione campana promuovendone la ripartenza attraverso l’evento stesso che si è trasformato in una piattaforma per lo sviluppo di una progettualità condivisa da tutti gli operatori partecipanti che con le loro ricette vogliono segnare la strada della ripartenza.

Un momento dell’edizione dello scorso anno

Entusiasmo, creatività e qualità. Un modo diverso di fare ristorazione, più sostanzioso, che unisce passato, presente e futuro. Il tutto condito dall’importanza dell’esperienza, perché non si può slegare la ristorazione dal calore, dall’accoglienza, dall’attenzione al cliente. Questa la ricetta generale del progetto che unirà a Villa Alma Plena i 140 chef che animeranno il più grande show cooking mai allestito in Italia.

Così, ad esempio, Salvatore Spuzzo, chef resident della struttura, cucinerà una guancia di vitello con bagna cauda, funghi porcini e diverse consistenze di ortaggi per omaggiare la specialità piemontese Patrimonio UNESCO.

Guancia di vitello con bagna cauda, funghi porcini e diverse consistenze di ortaggi

La “Famiglia Principe 1968” cucinerà un'”esplosione di parmigiana” utilizzando il pomodoro dell’Agro Nocerino – Sarnese.

Esplosione di parmigiana

Lo chef Nunzio Spagnuolo del ristorante Rada di Positano proporrà un “viaggio dal Perù all’Italia” attraverso una ceviche “mediterranean style” ottenuta con una marinatura più leggera a base di agrumi della Costiera.

Cheviche “mediterranean style”

Il ristorante “Garum” proporrà un gomitolo di pasta kataifi con calamari, pomodori secchi, paprika dolce e crema di papaccella napoletana (prodotto tipico campano divenuto presidio Slow – Food).

Gomitolo di pasta kataifi con calamari, pomodori secchi, paprika dolce e crema di papaccella napoletana

La pizzeria Jolly friggerà l'”arancino in costume” ottenuto con riso gigante Vercelli (anche esso presidio Slow Food), tonno di Cetara, pomodori datterini, provola di Agerola, e ricoperto con una fonduta di Provolone del Monaco e granella di pistacchio.

Arancino in costume

Lo chef Salvatore Mennella preparerà un gambero crudo con friarielli, provola, limone e pane cafone.

Gambero crudo con friarielli, provola, limone e pane cafone

Non poteva mancare la pizza, infatti Salvatore De Rinaldi ne proporrà una tutta autunnale farcita con  crema di zucca, scamorza e ricotta di latte nobile, e bacon croccante di maialino nero casertano.

Pizza farcita con crema di zucca, scamorza e ricotta di latte nobile, e bacon croccante di maialino nero casertano

Ingrediente, quest’ultimo, protagonista anche del piatto dello chef Roberto Lepre che cucinerà  un tacos di mais con maialino nero casertano, guacamole, gambero rosso e misticanza di germogli primaverili.

Lo chef del Quisisana di Capri, Vincenzo Langella, preparerà una triglia leggermente affumicata con misticanza, fichi, infuso di aceto balsamico bianco e alghe kombu.

Triglia affumicata con misticanza, fichi, infuso di aceto balsamico bianco e alghe kombu

Gianluca Centomani e Rosario Consalvo cucineranno un piatto a quattro mani: il “rotolino di mare al pane panko”, ovvero un cilindro di pesce spada con bufala affumicata, spuma di patate, zeste di limone e basilico.

Tra i dolci il “migliaccio di Furore”, che sarà proposto dall’Hostaria di Bacco per omaggiare il fiordo più bello dItalia.


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