Nota di Giuliana Caso, Ufficio stampa delle Terme.
Quattro le manifestazioni d’interesse per la privatizzazione delle Terme Si è conclusa con successo la prima fase della privatizzazione dello stabilimento termale stabiese; sul tavolo del notaio sono le quattro le buste spedite da altrettanti imprenditori. Per loro, si apre l’iter della verifica dei requisiti
Il primo marzo s’è conclusa la prima fase della privatizzazione, quella cioè che doveva raccogliere le manifestazioni d’interesse per le terme da parte di eventuali soci privati. Il nuovo bando licenziato dalla Sint e dal comune di Castellammare ha riscosso l’attenzione di quattro gruppi imprenditoriali, che, una volta accertata la presenza dei requisiti richiesti, potranno concorrere per aggiudicarsi il 70 % della gestione della Terme di Stabia S.p.A. Nessuna rivelazione da parte del presidente della Sint Antonio Salza sui nomi degli imprenditori che hanno presentatati le loro manifestazioni d’interesse: “Per rispetto, correttezza ma specialmente riservatezza nei confronti degli imprenditori che hanno mostrato fiducia verso la nostra azienda ci impegniamo a non rivelarne i nomi, e solo alla fine del processo di privatizzazione comunicheremo il vincitore della gara”. “Con le manifestazioni d’interesse non significa che l’iter di privatizzazione s’è concluso”, chiarisce l’ing. Salza, che con il sindaco di Castellammare Ersilia Salvato, l’assessore al Marketing Territoriale Annamaria Carloni, l’assessore alle Partecipate Salvatore Di Martino, la presidente delle Terme Argia Albanese e Pierluca Mezzetti della Ernst & Young, ha tenuto questa mattina una conferenza stampa. “Alle manifestazioni d’interesse – continua l’ing. Salza – seguirà un lavoro da parte nostra con l’ausilio dell’advisor Ernst & Young per verificare quali imprenditori hanno i requisiti per proseguire nella gara di assegnazione della gestione delle terme”. I principali requisiti chiesti dal bando sono una competenza nelle attività termali-turistiche ; oppure, competenze nel settore del tempo libero e/o del recupero del benessere, e un patrimonio netto contabile di bilancio come previsto dagli articoli 11 e 12 del bando.Agli imprenditori con i requisiti sarà inviata una lettera d’invito a cui seguirà da parte loro un progetto industriale che sarà esaminato da commissione di esperti, nominata dalla SINT.I progetti industriali, infine, saranno valutati e classificati sulla base di criteri che danno particolare riguardo alle politiche occupazionali, alle linee strategiche di sviluppo, alla valorizzazione delle strutture e alle fonti di copertura degli investimenti (art. 29 del bando).“Nel valutare i progetti industriali – spiega Salza – ogni fattore (linee strategiche di sviluppo, valorizzazione delle strutture, politiche occupazionali) avrà un suo peso; certamente l’aspetto delle politiche occupazionali avrà una valenza importante, ma oltre all’attenzione particolare che daremo allo sviluppo occupazionale, personalmente ritengo che le Terme di Stabia, risanate e trasformate da centro di cure termali accreditate dal servizio sanitario ad un vero e proprio centro benessere, un luogo dove il privato cittadino cerca e trova il suo benessere psico-fisico, saranno un motore di sviluppo occupazionale per l’intera città. Certo, ognuno dovrà fare la sua parte: amministrazione comunale, forze dell’ordine, imprenditori locali e cittadini”.“Aldilà del fatto tecnico e temporale del bando – conclude il Presidente della Sint – le manifestazioni d’interesse hanno un grande significato politico: le nostre terme hanno l’attenzione del mondo industriale e questo ci fa ben sperare per il loro futuro ed il loro sviluppo”.Anche il sindaco Salvato ha espresso la sua soddisfazione per l’esito della prima fase della gara: “Oggi è una giornata importante. Le quattro manifestazioni di interesse confermano la bontà del bando che come Amministrazione abbiamo fortemente voluto, dopo i due fallimenti dovuti ai criteri indicati nei precedenti bandi. La scelta fondamentale che ha determinato questo risultato positivo è stata elevare al 70 per cento la quota da cedere al privato, rispetto al 49% del precedente bando. Il bando ha funzionato, e questa prima parte si è conclusa bene, contrariamente a quanti, anche con le loro resistenze in consiglio comunale, pensavano che sarebbe andato deserto. Ora viene la fase più complicata, ma insieme alla Sint e all’advisor sapremo affrontarla con la necessaria serietà. Si tratta di un risultato molto soddisfacente, che ci impegna a continuare ad avere uno sguardo lungo, nell’interesse della città e delle nostre terme. Non posso che augurarmi che tra le quattro manifestazioni inviate alla fine vinca la migliore. E sono certa – prevede il sindaco – che a luglio potremo tutti insieme guardare con maggiore fiducia al futuro di questa risorsa strategica per la nostra città e per l’occupazione. Penso che tutti insieme, Giunta e Consiglio comunale dobbiamo lavorare per far andare avanti i processi di sviluppo e di rilancio economico della città: basta con le sterili polemiche, questa è l’ora della responsabilità”.
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