Sul Vesuvio 5 sequestri. Domani vertice con la Protezione civile alla Regione con i sindaci della zona rossa e il Presidente del Parco Nazionale. – Trentamila mq. di suolo nel comune di Casoria erano stati chiusi perché inquinati da rifiuti di vario tipo, tra cui quelli tossici. Ebbene i palazzinari abusivi hanno tentato di costruirvi abitazioni nonostante il divieto. L’intervento dei carabinieri, ai quali il grazie delle comunità campane non sarà mai sufficiente, visti i numerosi interventi antiabusivismo che fanno diuturnamente senza sbandierarlo ai quattro venti, ha bloccato l’offesiva degli speculatori su un suolo destinato a servizi sociali e infrastrutture che sorgeranno in uno dei quartieri più degradati della città. A conferma di quanto detto a proposito dei tutori della nostra salute e sempre contro gli abusivi, gli uomini del corpo della guardia forestale che opera all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio hanno individuato e sequestrato 5 manufatti fuorilegge tra i Comuni di San Sebastiano e Pollena Trocchia, servendosi dei rilievi aerofotogrammetici. Si tratta di edificazioni già sequestrate dalla magistratura ma gli operai vi continuavano a lavorare. E domani c’è un vertice il Regione con il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, per fare il punto sulla zona rossa coi sindaci e il presidente del parco del Vesuvio, Amilcare Troiano. Al centro dell’incontro le vie di fuga in caso di eruzione. Un programmone che non finisce mai ma la verifica, ad otto anni di distanza dai primi provvedimenti, è necessaria anche perché nel frattempo alcune strade di fuga non hanno ricevuto le modifiche stabilite.
Categorie: Parchi, foreste e comunità
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