La Città di Agropoli ha ottenuto la “Spiga verde” 2021. Dopo la Bandiera blu, la Bandiera verde dei pediatri, le tre vele di Legambiente per il Comune guidato dal sindaco Adamo Coppola, arriva un altro importante riconoscimento, che viene assegnato ai Comuni che valorizzano e investono sul proprio patrimonio rurale, promuovono il turismo rurale, la biodiversità e le aziende agricole tipiche, migliorando le buone pratiche ambientali. La “Spiga verde – Bandiera blu dell’Agricoltura” viene rilasciata dalla Fee Italia (Foundation for environmental education), la medesima organizzazione che assegna le Bandiere blu, e da Confagricoltura. Numerosi sono i fattori che vengono considerati dalla Commissione nazionale ai fini dell’assegnazione: tra questi la rispondenza a criteri contenuti in diverse aree tematiche quali acqua, energia, agricoltura, rifiuti, assetto urbanistico, tutela del paesaggio ed altro.

Questa mattina, in una diretta Facebook, in sostituzione dell’evento fisico causa pandemia, sono state annunciate le località assegnatarie del riconoscimento: 59 comuni in 14 regioni.

«Per il quinto anno consecutivo – dichiara il sindaco Adamo Coppola – la Città di Agropoli ottiene la Spiga verde, che segue la 22esima Bandiera blu per le spiagge e la nona per gli approdi turistici, oltre alla Bandiera verde dei pediatri, che pure da diversi anni sventola sulle spiagge cittadine. Importanti riconoscimenti che premiano il lavoro svolto. Quello da fare è ancora tanto, ma siamo convinti che con la volontà e l’impegno si possa arrivare a sempre migliori risultati».

«Lo sviluppo rurale sostenibile – afferma l’assessore all’Ambiente, Rosa Lampasona – è al centro del programma Spighe verdi della Fee Italia. Si rivolge ai Comuni che intendono valorizzare e investire sul proprio patrimonio rurale, migliorando le buone pratiche ambientali. E noi cerchiamo di farlo tutti i giorni. Siamo soddisfatti di aver ricevuto anche questo riconoscimento, che viene assegnato da una Commissione di Valutazione nazionale che riunisce esperti provenienti da diversi enti pubblici e privati». 


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