Borragine , Borrago officinalis, fam. Borraginaceae
Pianta erbacea spontanea, coltivata, molto ornamentale all’epoca della fioritura; utilizzata in cucina come ortaggio.
Caratteristiche della specie: la Borrago officinalis si suppone sia stata introdotta in europa nel Medioevo; infatti non è citata nei testi antichi di botanica. Viene coltivata comunemente negli orti delle regioni costiere meridionali della nostra penisola ed in quelle della Liguria. Allo stato spontaneo si riproduce con facilità per dissemina naturale diventando quasi infestante. Come pianta medicamentosa è attiva quando è fresca, raccolta da poco. Sia per il consumo che per l’essiccazione si usano le foglie giovani.
Semina, trapianto, moltiplicazione: la Borragine è pianta spontanea e coltivata talvolta come biennale, apprezzata come ortaggio aromatico. Se ne utilizzano le foglie quando sono ancora tenere. I cespi di borragine sono larghi circa 40cm e alti quando si formano gli steli fiorali, 40-50cm. Si semina a marzo direttamente a dimora su file distanti 30-40cm. distanziando poi le piantine per mezzo di un accurato diradamento, di 20-25cm. La raccolta delle foglie, che si presentano particolarmente rugose e pelosette, lunghe 10cm. e larghe 5 cm circa, si potrà iniziare solamente a primavera inoltrata , tagliando tutti i cespi interi.
Terriccio, annaffiatura, concimazione: le piante di borragine sono molte rustiche e possono servire anche nel giardino per oprire superfici incolte, altrimenti inutilizzate. E’ infatti pianta decorativa al momento della fioritura. Il terreno non è indispensabile abbia caratteristiche particolari. La borragine (o borrana) si adatta abbastanza bene in terreni poveri o asciutti. Concimare moderatamente ed annaffiare soltanto in caso di tempo caldo e siccitoso.
Fioritura: la fioriturain blù è data da infiorescenze lasse, terminali, in estate. Sembra che i cuochi di Francia nei secoli scorsi decorassero le loro insalate con questi fiori azzurri unitamente ai fiori gialli dei tropeoli. Gli inglesi, invece, usavano il fiore della borragine per preparare una bibita rinfrescante adatta ai calori estivi. Nel 1700 si attribuivano a questa Borraginacea virtù medicinali notevoli come rinfrescante, bechica, espettorante e diuretica; e si ricorreva alla borragine per curare affezioni polmonari o viscerali. Oggi la borragine ha molteplici usi: viene consumata come un’insalata utilizzando solo le foglie più tenere, viene lessata assieme ad altri ortaggi nei minestroni oppure impiegata per la preparazione della pasta verde come si usa fare con gli spinaci e le erbette. I fiori della borragine sono bottinai dalle api ed il miele che se ne ricava è molto apprezzato per il caratteristico aroma.
Scheda
Periodo di semina: in marzo direttamente a dimora, diradando poi, dopo la germinazione.
Periodo di fioritura e raccolto: tra maggio e giugno; il raccolto delel foglie inizia quando sono lunghe 10cm.
Esposizione alla luce: pianta di grandi risorse, predilige le posizioni soleggiate.
Terriccio e concimazione: qualsiasi terreno asciutto, fertile; concimare poco e raramente.
Annaffiatura: annaffiare solamente nei periodi di siccità insistente.
Malattie parassiti: afidi che non causano danni perché scompaiono velocemente.
Moltiplicazione e trapianto: mediante semina diretta a dimora o in semenzaio per poi trapiantare.
Adattabilità: pianta che per effetto della dissemina naturale diventa infestante.

Categorie: Il Contadino

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