A fine marzo il museo archeologico di Acerra apre i battenti dopo anni di attese di sì e di no nel castello baronale. Il Ministro per i beni culturali e archeologici ha dato il suo assenso e Giuliano Urbani sarà lui stesso a tagliare il nastro dell’inaugurazione. Ora si aspettano i 2000 pezzi che dovranno essere restituiti dal Museo nazionale di Napoli che li teneva a deposito, provenienti dalla collezione Spinelli, da oltre 50 anni. Ci sono reperti che risalgono al III secoli avanti Cristo e da cornice naturale faranno gli scavi archeologici dell’antico anfiteatro romano presenti nel castello. Insomma un bel museo in un paese che vuole vivere come gli altri, perché finora ad Acerra sono capitati solo i guai peggiori dal degrado ambientale all’inquinamento, dalla diossina agli insediamenti scriteriati, spesso abusivi, di edifici e fabbriche.
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