MC ITALY: IL PANINO VELOCE
SCOPRE IL LEGAME CON IL TERRITORIO,
PAROLA DI MINISTRO

Vicenza, 9 febbraio 2010
Il Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Luca Zaia, ha partecipato alla presentazione della linea di prodotti McItaly che si è svolta ieri a Segrate, sottolineando l’importanza per i prodotti italiani tutelati dai marchi DOP e IGP di varcare anche la soglia della ristorazione veloce.
A questo proposito, il Consorzio Tutela del Formaggio Asiago, ribadisce la propria grande soddisfazione per l’iniziativa: «Ringrazio il ministro per essersi fatto promotore di questa operazione», afferma il presidente del Consorzio, Roberto Gasparini, «poiché, attraverso McItaly, alcuni prestigiosi prodotti DOP ed IGP italiani entrano in contatto con una realtà di consumatori, soprattutto giovani, senza dimenticare gli stranieri, che poco o nulla conoscono delle tradizioni produttive italiane e delle sigle europee che le contraddistinguono. Si tratta indubbiamente di ingredienti di qualità superiore, ottenuti da materie prime certe, per definizione non globalizzabili e non delocazzabili: questo, in sintesi estrema, è ciò che distingue gli alimenti a Denominazione di Origine Protetta (DOP) e quelli ad Indicazione Geografica Protetta (IGP), dai prodotti generici».
A conferma del successo dell’iniziativa, presentata in anteprima il 26 gennaio scorso a Roma, il Consorzio riscontra un incremento dell’11% delle visite al sito web www.asiagocheese.it.
«Le caratteristiche delle fettine di Asiago DOP utilizzate nel “McItaly” – aggiunge Gasparini – sono le stesse del formaggio in vendita nei supermercati, con cui chiunque di noi a casa propria può prepararsi un ottimo panino. Si tratta quindi di fette di Asiago controllate secondo una procedura garantita dallo stesso Ministero e regolata dal rigido disciplinare previsto dalla DOP».
La Denominazione di Origine Protetta certifica e garantisce sotto ogni profilo un prodotto sicuro e soprattutto italiano al 100%; controlla e verifica tutti i passaggi produttivi e commerciali, a partire dall’origine della materia prima che deve essere latte appena munto, proveniente esclusivamente dall’area di produzione, fino al frazionamento del prodotto, che avviene nella medesima zona. Le cooperative, i caseifici e gli alpeggi che producono l’Asiago DOP operano nel rigoroso rispetto di queste norme, garantendo la tracciabilità dell’intera filiera mediante la numerazione univoca e progressiva di tutta la produzione.
«Auspichiamo – conclude il Presidente Gasparini – che la collaborazione con il dicastero retto da Luca Zaia e con McDonald’s possa continuare, per incrementare i consumi extra domestici di formaggio Asiago e far conoscere meglio il prodotto alle nuove generazioni, invogliandoli a scoprire le tradizioni, la cultura, i produttori e la zona di produzione».

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Categorie: Il Contadino

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