AL RISTORANTE: MENO VINO, MA PIÙ QUALITÀ
Posted by Garantitaly on apr 29, 2012 | Leave a Comment
Il consumo di vino al ristorante sta registrando una flessione: gli avventori preferiscono ordinare il vino al calice invece che la bottiglia intera.
Il dato emerge da un’analisi della Fipe, la federazioni pubblici esercizi aderente a Confcommercio.
Il 44,4% dei ristoratori intervistati indica un calo di consumo del vino, motivato dalle regole del codice della strada (per il 60,3%), da motivi salutistici (25%) ma anche da una minore spesa (14,2%).
L’89% dei ristoratori segnala invece una crescente preferenza dei clienti per il consumo al calice, purchè di qualità: in netta ascesa i vini italiani, i rossi e gli spumanti.
In calo i rosati, stazionari gli stranieri e lo champagne.
Tra i consumatori più avveduti, vincono decisamente i vini del territorio.
«Il consumo al bicchiere risponde meglio alle nuove esigenze di salutismo e anche di portafoglio» dice la Fipe evidenziando tra i punti-chiave attuali, «il contrasto all’abuso di alcol anche per cercare di marginare incidenti stradali mortali e la crisi economica, due aspetti che se volti in una chiave di lettura positiva hanno portato ad avere un consumatore più morigerato, ma ancora più attento e consapevole nei confronti del vino».
Il vino sarebbe insomma più apprezzato se consumato in “monodose”, che oltretutto consentirebbe anche una maggiore varietà di etichette all’interno dello stesso pasto.
Ma è una formula ancora poco conosciuta e non viene proposta quasi mai nel modo adeguato: il prezzo del vino al bicchiere non compare quasi mai sui menu e solo nei ristoranti più accorti è possibile trovare operatori di sala pronti a informare i consumatori per indirizzarli verso questa scelta.
——————————
AUTARCHIA ITALIANA? No grazie, siamo europei…
LA CONOSCENZA VIAGGIA ANCHE ATTRAVERSO IL CIBO
Stavolta, l’ingordigia mediatica del presidente della Regione Veneto, Zaia (o di chi lo consiglia) ha fatto flop: una cosa è parlare della primogenitura (autentica) della pasta “a kilometri zero” da parte di un’azienda (Jolly Sgambaro) di Castello di Godego, in provincia di Treviso; altra cosa è indicarlo come prodotto “autarchico” in contrapposizione ad analogo progetto, presentato a Roma da Coldiretti e Coop. Innanzitutto il termine autarchia non evoca proprio un periodo felice per il nostro Paese, né fu una scelta a tutela del prodotto, bensì un’opzione dettata dalla guerra. In secondo luogo, sostengo da tempo per il ruolo che mi compete, la scelta “kilometri zero” va interpretata come un escamotage di promozione del territorio, non come una scelta “culturale”. Altrimenti, qualcuno mi deve spiegare perché, se un prodotto italiano (il prosecco, ad esempio…) va all’estero, affermiamo sia ambasciatore della storia e delle tradizioni del nostro Paese (anche per questo lo promuoviamo), mentre al percorso inverso (prodotto straniero in Italia) non riconosciamo analoghe caratteristiche. Viviamo in un mondo senza confini, il cui futuro è segnato dalla conoscenza, non dalla paura degli altri; stiamo costruendo una generazione di europei e parliamo di “autarchia”? Ma se gli altri applicassero tale filosofia, che fine farebbe il tanto decantato “made in Italy agroalimentare”? Affermiamo, invece, una cosa diversa: fatti salvi i prerequisiti di salubrità alimentare (devono esserci regole eguali per tutti), acquistiamo pasta fatta con grano duro italiano perché è più buona e privilegiamo i “kilometri zero”, perché abbattiamo l’inquinamento. Queste sono motivazioni assai diverse da un’opzione autarchica, controproducente soprattutto per un Paese vocato all’export come l’Italia. Sposando il “siamo ciò che mangiamo” del filosofo Feuerbach, consumiamo opportunamente, ma senza sensi di colpa, mango, kebab o sushi: conosceremo e saremo migliori.
Garantitaly
Il Direttore Fabrizio Stelluto
Presidente Associazione Regionale Giornalisti Agroambientali di Veneto e Trentino Altro Adige (A.R.G.A.V.)
Info
Garantitaly – supplemento di Asterisco Informazioni testata giornalistica Num. R.R.1453 TRIBUNALE DI VENEZIA
Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto P.I. 02954650277
Contatti
email: Garantitaly
email: Asterisco Informazioni
telefono: 041-5952495 / 041-5952438
fax: 041-5959224
Sede: via Elsa Morante, 5/6, 30020 Marcon – Venezia
[newsletter@garantitaly.it]
0 commenti