Oggi, 6 luglio, apre i battenti AGRICultura, II edizione, voluta, curata e organizzata dall’assessore regionale all’agricoltura, foreste, caccia e pesca, Vincenzo Aita, con la collaborazione dell’Ersac e del SeSiRca, riteniamo opportuno riportare una serie di schede dell’azienda Improsta per i servizi integrati in agricoltura che, in qualche modo, descrivono tutto quanto di cui si parlerà e troverà nell’esposizione che si svolge a Città della scienza fino a tutto il giorno 11. Il programma dell’intera manifestazione si può consultare nella rubrica Archivio, Attività Arga . Dopo la prima scheda sull’allevamento bufalino e della seconda sulla fruticoltura adesso pubblichiamo qualcosa sulla olivicoltura che l’Improsta sta cercando di valorizzare in modo particolare il materiale genetico locale.
3. Olivicoltura: la promozione di un vivaismo a supporto degli olii DOP
L’ultimo gruppo di attività riguarda l’olivicoltura. Appare notevole, in Campania, il disordine varietale e incerta la determinazione dell’identità delle cultivar che, fino ad oggi, non sono state mai interessate ad azioni di selezione. In tale contesto, sempre più frequente risulta il ricorso a varietà extra regionali, con conseguenze negative sia sulla qualità del prodotto che sulla tipicità dello stesso. In questa ottica presso l’azienda Improsta si propone di attivare un Centro per lo sviluppo e la premoltiplicazione dell’olivo. Il Centro ingloba varie strutture, tutte finalizzate alla qualificazione dell’olivicoltura campana, articolandosi in strutture finalizzate alla moltiplicazione delle varietà di olivo, alla caratterizzazione degli oli e al collaudo di tecniche di coltivazione innovative.L’iniziativa attivata presso il Centro mira a istituire un campo di germoplasma olivicolo autoctono, a supporto del previvaismo vegetale. I cloni e/o varietà saranno sottoposti a preventive verifiche sanitarie al fine di accertare l’assenza di affezioni virali o virus-simili. La presenza di un panorama varietale così ampio, articolato e qualificato, come quello previsto, induce la programmazione, presso il Centro, di ulteriori strutture di supporto che possono interagire per iniziative di ricerca, divulgazione e qualificazione relative al comparto (laboratorio di analisi per l’olio, impianto per la microoleficazione, sala panel per la degustazione degli oli) Sempre in olivicoltura, in Campania sono state realizzate numerose iniziative finalizzate alla diffusione degli olivi allevati a monocono, con esiti sostanzialmente incoraggianti. Appare, ora, necessario allestire un impianto sperimentale ove possano essere messe a confronto le diverse esperienze maturate sia a livello regionale che nazionale. L’iniziativa mira a confrontare in un unico ambiente le innovazioni proposte dalla ricerca, in avanzata fase di sperimentazione, in ordine alle forme di allevamento, al sesto e alle pratiche colturali. Sarà data preferenza alle varietà locali, opportunamente integrate con varietà o selezioni operate in funzione di un’intensiva coltivazione dell’oliveto. Tale iniziativa sarà integrata dalle informazioni derivanti dai rilevamenti condotti sui numerosi oliveti OTV e dimostrativi, realizzati nell’ambito di precedenti programmi.


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