Agernova il 12 aprile h 21,15 sul canale televisivo La 7 – programma “Dimartedi” Andrea Scazzola intervista il prof. Giuseppe Altieri sui danni dei Pesticidi e le alternative Agroecologiche disponibili e sostenute da miliardi di € disponibili dai fondi europei ad Hoc
L’agricoltura biologica oggi deve essere conveniente per tutti gli agricoltori, dal momento che il corretto recepimento dei Regolamenti Europei prevede per gli agricoltori biologici il Pagamento del servizio sociale fornito alla collettività, attraverso la compensazione delle
– mancate produzioni (è riconosciuto il 30-40% di calo medio di rese dei terreni)
– maggiori costi di produzione, per manodopera e mezzi tecnici biologici e meccanici , ecc.
– cui si aggiungono un 20% per le burocrazie del sistema di certificazione biologica (costi di transazione),
– più un 30% per le azioni collettive di più aziende agricole biologiche, esempio territori comunali biologici, per i conseguenti immensi benefici territoriali.
Basterebbero circa 7 miliardi all’anno per sostenere la riconversione biologica di tutta l’agricoltura e la zootecnia italiana.
Ne abbiamo a disposizione circa 12, tra fondi PAC e Pani di Sviluppo Rurale, dal 2016 al 2020.
Mentre spendiamo oltre 100 miliardi all’anno di terapie per malattie degenerative collegabili in ai numerosi residui chimici agricoli presenti negli alimenti e nelle acque potabili…
E almeno altri 10 miliardi all’anno a causa dei danni idrogeologici per alluvioni e dissesti, causati anche dall’uso di disseccanti “Agenti arancio” e pesticidi che hanno distrutto l’humus dei terreni, che, pertanto, non trattengono più l’acqua a monte.
L’uso dei prodotti chimici di sintesi in agricoltura resta sempre e comunque pericoloso e i rischi derivanti dall’esposizione sussistono in ogni circostanza, per cui sempre e comunque prevale il diritto alla salute (Art 32 Cost.), all’ambiente salubre (Art. 9 Cost.) ed allo sfruttamento razionale dei suoli (Art. 44) e mai è possibile anteporre qualsiasi interesse economico, quando vi sia un danno arrecato all’interesse sociale (Art. 41, 42, 44 Cost.).
ALLEGATO ARTICOLO
“UN PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE PER CONSENTIRE LA RICONVERSIONE BIOLOGICA DELL’AGRICOLTURA ITALIANA”
Contributo all’enciclica di Papa Francesco “Laudato sì”
di Giuseppe Altieri
Presentato al convegno”Agroecologia, Strumento del Nuovo Umanesimo”
Roma, 31 ottobre 2015 – Basilica di San Lorenzo al Verano
(vedasi tutte le relazioni video sul sito: www.agernova.it)
In fondo:
IL PIANO FINANZIARIO DI RICONVERSIONE BIOLOGICA DELL’AGRICOLTURA ITALIANA
A FRONTE DEI 12 miliardi di fondi europei disponibili nel periodo 2015-2020 per il nostro paese
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Studio AGERNOVA – Servizi Avanzati per l’Agroecologia e la Ricerca
Loc. Viepri Centro 15, 06056 Massa Martana (PG)tel 075-8947433, Cell 347-4259872 http://www.agernova.it
UN PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE PER LA RICONVERSIONE BIOLOGICA DELL’AGRICOLTURA ITALIANA
Osservazioni e indicazioni Agroecologiche per le Misure Agroambientali dei Programmi di Sviluppo Rurale delle Regioni Italiane ed europee 2014-2020
di Giuseppe Altieri, Agroecologo
La riforma agraria, fatta nel 1992 con i pagamenti agroambientali (pagamenti di servizi forniti dagli agricoltori alla collettività) è stata purtroppo “contraffatta” da Regioni e Sindacati, che hanno utilizzato questi fondi europei, a cofinanziamento nazionale, per l’esatto contrario a cui erano destinati. Sovvenzionando “di fatto” l’impiego di prodotti chimici da parte delle aziende agricole attraverso un’agricoltura cosiddetta “Integrata”, in realtà corrispondente a disciplinari di produzione che consentno molti più interventi chimici dell’agricoltura convenzionale, abbandonata da decenni nelle mani dei venditori di Pesticidi chimici.
Risultato è stato raddoppio del mercato dei Pesticidi chimici in 20 anni, falde acquifere superficiali e profonde sempre più inquinate, massiccio uso di disseccanti chimici, distruttori dell’humus e del paesaggio, dissesto idrogeologico, incremento di patologie agricole, con sempre maggiori trattamenti chimici, in particolare sui cereali che rappresentano la base della dieta italiana, laddove si è arrivati a autorizzare l’uso di disseccante chimico pre-raccolta… innaturalmente autorizzato anche per chi percepisce pagamenti agroambientali per l’Agricoltura Integrata… avvelenando di residui chimici la base della dieta mediterranea.
Coseguenze inevitabili per l’Italia sono rappresentate oggi dal Record mondiale dei tumori dell’infanzia, squilibri ormonali e infertilità, con perdita di almeno 8 anni di aspettativa di vita sana nel nostro paese, che spende almeno 100 miliardi di spesa sanitaria per malattie degenerative, legate in “concausa aggravante” alle sostanze chimiche presenti negli alimenti e nelle acque, laddove sono rilevati oltre 137 pesticidi. Ciò a fronte di solo 1,5 miliardi di “dis-valore” del mercato dei Pesticidi in Italia !!!
Uno sporco Business, facilmente sostituibile con il Business Agroecologico, che potrebbe consentire di raddoppiare i fatturati vendendo tecniche biologiche per l’agricoltura… cosa aspettiamo a cambiare i Programmi di Sviluppo Rurale nelle misure Agroambientali?
Basterebbero circa 7 miliardi all’anno per sostenere la riconversione biologica di tutta l’agricoltura italiana, ne abbiamo a disposizione circa 12, tra fondi PAC e Pani di Sviluppo Rurale, da qui al 2020. Mentre spendiamo oltre 100 miliardi all’anno di terapie per malattie degenerative collegabili in ai numerosi residui chimici agricoli presenti negli alimenti e nelle acque potabili… e almeno 10 miliardi all’anno di danni idrogeologici per alluvioni e dissesti, causati anche dal’uso di disseccanti e pesticidi che hanno distrutto l’humus dei terreni, che, pertanto, non trattengono più l’acqua a monte.
E’ necessario in primis modificare i Programmi di sviluppo Rurale delle regioni Italiane secondo le seguenti linee guida Agroecologiche di “ingegneria forense”:
1. Adeguare i calcoli, oggi fortemente sotto-commisurati, per i Pagamenti Agroambientali riferiti all’Agricoltura Biologica (Misura 11 dei PSR Regionali), unica misura obbligatoria e prioritaria nei PSR, in particolare per i Vigneti, le Coltivazioni nelle aree intensive, le coltivazioni orto-frutticole e il Tabacco.
L’agricoltura biologica deve essere conveniente per tutti gli agricoltori, dal momento che il corretto recepimento dei Regolamenti Europei prevede per gli agricoltori biologici il Pagamento del servizio sociale fornito alla collettività, attraverso la compensazione delle:
– mancate produzioni (è riconosciuto il 30-40% di calo medio di rese dei terreni)
– maggiori costi di produzione, per manodopera e mezzi tecnici biologici e meccanici , ecc.
– cui si aggiungono un 20% per le burocrazie del sistema di certificazione biologica (costi di transazione),
– più un 30% per le azioni collettive di più aziende agricole biologiche, esempio territori comunali biologici, per i conseguenti immensi benefici territoriali.
Si riporta a tal proposito, l’osservazione recente della Commissione UE al PSR di una regione (Basilicata) … (omissis)
“….50. CALCOLO DEI PREMI: per quanto concerne le misure 10 e 11, la sezione relativa all’importo dell’aiuto dovrebbe indicare chiaramente se i premi compensino in tutto o in parte il mancato guadagno e i costi aggiuntivi…. Questa opzione è possibile solo se la compensazione parziale non pregiudica l’eventuale partecipazione dei beneficiari all’ operazione e il raggiungimento dei suoi obiettivi.
I Pagamenti Agroambientali per l’Agricoltura Biologica, devono rendere massima l’adesione delle aziende agricole al Biologico, che, in sostanza, deve risultare conveniente per legge per tutti gli agricoltori, visti gli enormi benefici sociali del Servizio fornito.
L’Agricoltura Biologica è inoltre obiettivo prioritario della Direttiva UE sull’Uso sostenibile degli agrofarmaci e suo recepimento nazionale (D. lgs. 150/2012), al fine del raggiungimento degli obiettivi di sostituzione dei mezzi chimici in agricoltura.
A fronte di un mercato biologico che è cresciuto di 20 volte negli ultimi 10 anni, in Italia le superfici in biologico e le aziende agricole si sono ridotte, come ha denunciato proprio ieri il MIPAAF, a causa dell’inadeguato sostegno da parte dei PSR Regionali
2. Chiarire che l’impiego dei disseccanti chimici totali a base di Glifosate, e similari è bandito a livello Regionale come a livello Nazionale, sia in ambito agricolo che extra-agricolo, cosi come tutte le altre sostanze chimiche classificate come Cancerogeni nel gruppo 1, 2 (2a, 2b), che comprendono il Glifosate, dall’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro di Lione, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO). Come previsto ad esempio dalle norme di legge Regionali e Nazionali (vedasi a tal proposito la Legge regionale della Toscana, n. 36 del 1 luglio 1999 all. 2, punto 5, ai sensi del D.lgs.17 marzo 1995 n. 194).l’impiego dei Disseccanti principali inquinanti delle falde acquifere, pericolosissimi per la salute e agronomicamente inutili, oltrechè distruttori dell’humus e dell’equilibrio idrogeologico territoriale e del paesaggio (colore arancio), non è compatibile con gli obblighi di condizionalità, riferiti alla Difesa Integrata, obbligatoria in tutta Italia dal 1 gennaio 2014, ai sensi del d. lgsl. 150 /2012, recepimento direttiva UE sull’uso sostenibile degli agrofarmaci. Ciò in quanto i disseccanti chimici sostituiscono i mezzi meccanici, che sono invece obbligatori e prioritari nelle norme di Difesa Integrata delle Coltivazioni nell’ambito dell’agricoltura integrata obbligatoria, realizzando quindi l’esatto opposto di quanto previsto dai criteri di difesa integrata che bandiscono i disseccanti totali.
3. Per quando detto nell’ambito della sottomisura 10.1, pagamenti per impegni agro-climatico-ambientali, è’ necessario quindi eliminare l’intervento inerente il rispetto di presunti disciplinari di agricoltura integrata o di agricoltura cosiddetta conservativa, in realtà basata sulla semina su sodo o con lavorazione minima, dopo impiego di disseccanti totali, in quanto ormai illegittimi.
L’ agricoltura integrata è infatti obbligatoria su tutto il territorio Italiano dal 1 gennaio 2014, in base al D. lgs n. 150/2012 e, pertanto, non può rientrare nei pagamenti che riguardano impegni facoltativi, come quelli agroclimatici, i quali devono dare servizi agro-ambientali aggiuntivi agli obblighi di legge.
Si chiede inoltre di interrompere tali pagamenti a partire dall’annualità 2014 e consentire il passaggio d’azione dall’Agricoltura Integrata a quella Biologica, con attivazione di un nuovo impegno quinquennale a valere sul nuovo PSR 2014-2020.
Non è possibile stabilire due livelli di agricoltura integrata, uno obbligatorio e un altro facoltativo. Così come non è possibile definire due livelli di agricoltura biologica, essendovi una sola legge che la definisce chiaramente. L’Agricoltura integrata è una sola, ben definita 18 anni fa dalla decisione CE 30 -12-1996 All. 1 Norme OILB di Difesa Integrata. Essa prevede l’uso prioritario (ovvero obbligatorio) di tutte le tecniche sostitutive dei mezzi chimici di sintesi (Pesticidi), oggi ampiamente disponibili sul mercato, regolarmente registrate al commercio e, pertanto, definite “efficaci” per legge.
RICETTARIO per l’acquisto dei Agrofarmaci.
L ‘autorizzazione all’uso di eventuali mezzi chimici di sintesi dev’essere sottoposta all’atto fitoiatrico di un tecnico abilitato (ricetta) solo in caso di insufficienza delle tecniche “biologiche”, meccaniche, fisiche, agronomiche, genetiche, assicurative, ecc., il cui uso è obbligatorio, ovvero prioritario. Mentre ancora oggi i trattamenti chimici vengono consigliati in palese conflitto di interessi, direttamente dai venditori di Pesticidi chimici.
Regalare fondi europei a chi rispetta presunti disciplinari di agricoltura integrata, laddove sono addirittura inseriti pesticidi cancerogeni come il glifosate, significa di fatto sostenere con fondi pubblici la vendita e l’uso di pesticidi, che infatti nell’ultimo ventenni è raddoppiato in italia, grazie alla falsificazione delle norme di agricoltura integrata con cui si sono spesi enormi risorse dei psr. (vedasi Note della Corte dei Conti UE sulla spesa agroambientale).
Nel contempo, tale modus operandi, non consente agli agricoltori di attivare la riconversione biologica, in quanto la differenza di pagamento agroambientale tra il Biologico e la falsa agricoltura integrata è minimo (circa 100 € /ha) e nessuno passa al biologico per cosi poca differenza quando può continuare a utilizzare pesticidi e godere di contributi europei (non dovuti)
ULTERIORI INDICAZIONI PER IL PSR 2014-2020 e relativi Bandi
I regolamenti Europei sui PSR Regionali prevedono:
– l’assistenza tecnica indipendente effettuata da Tecnici iscritti agli albi professionali (1.500 € ad azienda all’anno) obbligatoria e il tutoraggio aziendale (in Umbria 2.500 € /azienda ?), tutoraggio fondamentale in particolare per l’agricoltura biologica. Tale assistenza dev’essere fornita da iscritti agli albi professionali con fatturazione e non da organi sindacali in concorrenza sleale coi professionisti abilitali.
E’ necessario sollecitare a tal proposito la tutela degli albi professionali dei Periti agrari, Agronomi e Agrotecnici.
– L’informazione a tutti gli agricoltori e ai cittadini sui finanziamenti previsti per l’agricoltrua biologica, cosa che i sindacati agricoli delegati e finanziati ad hoc con misure del psr specifiche, non fanno in modo adeguato. Moltissimi agricoltori non sanno dei contributi al biologico, mentre i sindacati redigono domande agroambientali per l’agricoltura integrata quasi in automatico, sovvenzionando lo status quo e un sempre maggior uso della chimica.
– la formazione dei Tecnici indipendenti (200.000 € all’anno minimo per Regione), obbligatoria.
Chi formerà i tecnici Agroecologi e fitoiatri nell’agricoltura integrata e biologica?
Vi sono per questo gli Istituti Agrari e le Università, coi corsi Post diploma e post Laurea di Specializzazione
– il rimborso delle spese di certificazione biologica (3.000 € ad azienda all’anno, a fronte della spesa media di certificazione biologica attuale di circa 600 € /azienda). Fondi che è necessario utilizzare appieno, evitando il pagamento degli enti di certificazione da parte delle aziende biologiche certificate (Conflitto di interessi) e impostando un serio sistema di certificazione biologica, basato su almeno 6 visite ispettive di campo all’anno, stima delle produzioni da parte del tecnico e analisi dei residui chimici, con emissione dei certificati da Parte delle Regioni e ispezioni affidate ad enti privati di controllo. Tutto ciò in relazione ai sempre più frequenti scandali nel settore Biologico, il cui sistema di controllo è largamente insufficiente, laddove l’Italia ha già perso enormi risorse nei PSR 2007-2013, non utilizzate.
– i programmi di innovazione agroeco-biologica tra più aziende con la consulenza di esperti e università, in particolare per le zone a forte uso di Pesticidi chimici, che necessitano di collaudo territoriale delle tecniche Biologiche alternative e innovative, obbligatorie e prioritarie.
– la promozione commerciale dei prodotti alimentari Bio-Italiani con Istituzione di BIO-REGIONI ed AGRO-ECO-CITY a filiera corta.
– 500 € a Unità Bovina adulta, per il Benessere animale in caso di allevamenti Biologici, riconvertendo gli allevamenti intensivi, mentre tali fondi vengono erogati in maniera ridotta per impegni minimali senza sostanziale beneficio per gli animali e, soprattutto per i consumatori. E’ fondamentale inserire nei pagamenti per il benessere animale, la compensazione dei maggiori costi per l’uso di alimenti zootecnici “OGM free” e/o Biologici, anche se l’azienda non è certificabile in biologico per problematiche legate alle strutture zootecniche, dal momento che il prodotto zootecnico è strettamente collegato alla qualità dell’alimentazione animale.
– la copertura del 65% del prezzo delle polizze assicurative multirischio, con inclusione delle avversità fitosanitarie delle Piante, se curate con mezzi biologici certificati per i benefici ambientali conseguenti. Con piano territoriale di assistenza tecnica Agroecologica collegato.
– Finanziamenti prioritari alle aziende biologiche per gli impianti di trasformazione e vendita diretta.
– 70.000 € per ogni nuovo giovane imprenditore agricolo, a fondo perduto per investimenti, con priorità per i coltivatori biologici
– Obbligo di agricoltura e zootecnia biologica nelle aree parco e di particolare pregio ambientale (Aree Natura 2000)
Contributi PAC di Sostegno al Reddito.
Nel cosiddetto contributo aggiuntivo detto “Greening” (impegno addizionale per ottenere un maggior Sostegno al reddito), dev’essere inserito:
– l’obbligo di aree di rispetto e di sicurezza al fine di garantire l’azzeramento della deriva di pesticidi , come stabilito da numerose sentenze passate in giudicato, verso i confinanti (con un minimo di almeno 100 metri, rispetto al minimo di legge attuale di 50 metri, stabilito dai TAR, quale obbligo di condizionalità). In tale area di confine si dovranno utilizzare solo tecniche biologiche di difesa e controllo infestanti .
Conclusioni
Il presente promemoria tecnico-forense agroecologico, va inteso come forma di Perizia indipendente da parte di esperto di comprovato curriculuum al servizio delle Regioni Italiane, per il rispetto dei diritti costituzionali inviolabili alla Salute-Ambiente, in particolare dei nostri figli, avendo l’Italia raggiunto il record mondiale dei tumori dell’Infanzia (OMS), laddove i Pesticidi rappresentano principali concause aggravanti di pericolo attuale e grave per la salute e cause di drammatico incremento delle patologie degenerative nel nostro paese, che vede negli ultimi 10 anni una riduzione dell’aspettativa di vita sana di almeno 8 anni (Eurostat).
Auspichiamo pertanto la Massima responsabilità da parte delle Regoni e della Commissione UE al fine di recuperare il ritardo ventennale che caratterizza l’Agricoltura italiana in materia di Pesticidi e agricoltura biologica.
Con la Presente si chiede alla Regione e alla Commissione UE di essere inserito nei tavoli tecnici ad hoc in qualità di Policy Advisor Agroecologo, per l’Ingegneria Forense di corretto recepimento dei Psr regionali.
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ALLEGATO : PIANO FINAZIARIO DI RICONVERSIONE BIOLOGICA DELL’AGRICOLTURA ITALIANA
Sui i calcoli corretti dei pagamenti all’Agricoltura Biologica abbiamo a disposizione schede tecniche Agro – economiche ed Agro -ecologiche, in modo da portare tutte le parti sociali, inclusi i sindacati agricoli quali Coldiretti, che oggi vendono Pesticidi nei consorzi agrari di cui sono comproprietari, “dal Conflitto alla convergenza di Interessi ” , dal momento che si possono compensare maggiori vendite di prodotti per l’Agricoltura Biologica.
Gli Assessori e il Ministero Ministero , la rete rurale nazionale ed Europea possono sviluppare il seguente piano di riconver sione della gran parte dell’ agricoltura Italiana al Biologico, con fondi reperibili eventualmente anche dai ministeri competenti, in particolare della Sanità e Ambiente per le economie ricavabili nel breve periodo (vedasi i dati della Danimarca)
Dati riferiti alle superfici orientative Nazionali e ai pagamenti Medi per ha (aumentabili nelle zone di particolare pregio).
– Seminativi avvicendati, Cereali e leguminose da granella: 3.000.000 Ha x 400 €/ha in media di pagamento agroambientale = 1,2 Miliadi di €
– Mais 800.000 ha x 600 €/ha = 0,5 miliardi di €
– Olivi: 1.000.000 ha x 900 €/ha = 0,9 Miliardi di €
– Vigneti: 700.000 € x 800 €/ha = 0,5 miliardi di €
– Frutteti: 400.000 ha x 1.500 € /ha = 0,6 miliardi di €
– Orticoltura: 200.000 ha x 2.500 €/ha = 0,5 miliardi di €
– Prati avvicendati, Pascoli e Prati Pascoli 3.000.000 di ha x 100 € ha = 0,3 miliardi di €
Avanzano anche fondi per il Tabacco Biologico: 20.000 ha x 5.000 €/ha = 100 milioni di €
Totale di spesa prevista: circa 4 miliardi di € all’anno
Aggiungiamo 500 € per unita bovina adulta (UBA) biologica (corrispondente a 3 maiali, 7 pecore, 100 galline, ecc) x 3.000.000 di UBA = 1,5 miliardi di € per la zootecnia Biologica in base alle norme per il benessere animale
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Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo Studio AGERNOVA – Servizi Avanzati per l’Agroecologia e la Ricerca
Loc. Viepri Centro 15, 06056 Massa Martana (PG)tel 075-8947433, Cell 347-4259872 http://www.agernova.it
da: Altieri Agernova [altieri@agernova.it]

Categorie: Il Contadino

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