INDUSTRIA: 20 MILIONI DALLA SPAGNA PER IMPIANTO PRODUZIONE PET – SI FARA’ AD ACERRA, NELL’AMBITO DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA EX NGP. INTORNO SORGERA’ UN PARCO INDUSTRIALE ECOSTENIBILE E LA CENTRALE A OLI VEGETALI PIÙ GRANDE D’EUROPA.

Si è svolta oggi, presso gli uffici dell’Assessorato Regionale alle Attività Produttive al Centro Direzionale, una conferenza stampa per la presentazione di un importante investimento nel territorio di Acerra.

Si tratta di un intervento per l’ammodernamento dell’impianto di produzione di polimeri della ex NGP Spa, realizzato dalla società Simpe Spa con il contributo finanziario della Regione e del Ministero per lo Sviluppo Economico attraverso Sviluppo Italia Spa, in base agli incentivi previsti dalla legge 181.

Alla conferenza stampa erano presenti l’Assessore regionale alle Attività Produttive, Andrea Cozzolino, Patrizio Sarti e Roberto Aureli di Sviluppo Italia, il Sindaco di Acerra, Espedito Marletta, il Responsabile del Ministero per lo Sviluppo Economico per l’applicazione dell’Accordo di Programma di Acerra, Achille Bilotti, il Presidente di NGP-Montefibre S.p.A Nicola Voso, l’amministratore delegato della Simpe, Raffaele Grieco, Aurelio Gonzales-Isla e José Maria Olavide, rispettivamente Direttore della Divisione Chimica e Direttore della Divisione Fibra della società La Seda de Barcelona, Donato Capolupo, Assistente Amministratore Delegato della Fidion s.r.l., e Vito Savino, Direttore dello Stabilimento Fidion.

La società catalana, che con 800 tonnellate annue e il 27% del mercato è leader in Europa per la produzione di PET, ha da poco acquisito la maggioranza di Simpe, anche attraverso un aumento di capitale, investendo oltre 20 milioni di euro, gran parte dei quali vanno ad integrare i 22 milioni di euro stanziati per rilanciare il sito di Acerra. Si tratta del più grande investimento realizzato negli ultimi anni in Campania da una società straniera.

Nello stabilimento sarà prodotto il PET per uso alimentari, polimero utilizzato ad esempio per la produzione delle comuni bottiglie e dei flaconi di plastica per acqua, bibite, olio. Il sito entrerà in esercizio già nel 2008 e darà lavoro a 76 persone, selezionate tra gli ex dipendenti della NGP-Montefibre.

“Non finanziamo più le crisi- ha sottolineato Cozzolino – ma lo sviluppo e la crescita industriale. Tre sono i progetti guida di questo intervento: ristrutturare lo storico impianto della Montefibre di Acerra per renderlo sostenibile e competitivo sui mercati internazionali con produzioni assolutamente innovative; la creazione di una nuova centrale non più alimentata a combustibile fossile, ma a combustibile vegetale; la realizzazione di un vero e proprio parco industriale dove abbiamo già tre importanti presenze nel settore dell’aerospazio. L’obiettivo è creare nuova occupazione soprattutto tra le nuove generazioni”.

“Abbiamo scelto la Campania e Acerra– ha detto Aurelio Gonzales-Isla – perché qui c’era a disposizione uno dei più moderni impianti al mondo, e per noi è stata una opportunità da non perdere Il nostro obiettivo è lo sviluppo industriale e qui ci sono tutte le condizioni per farlo”.

L’Accordo di Programma. Dopo la crisi di Montefibre e la conseguente cassa integrazione per i circa 400 dipendenti dell’azienda, il 15 luglio del 2005 fu siglato un Accordo di Programma presso la sede del Ministero delle Attività Produttive tra l’allora Ministro Claudio Scajola, il Presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino e l’Assessore regionale alle Attività Produttive e all’Agricoltura, Andrea Cozzolino.

L’intesa prevedeva lo stanziamento di 22milioni di euro per il rilancio sul mercato del polo industriale di Acerra, attraverso l’ammodernamento degli impianti ex NGP, e la realizzazione di un impianto per la lavorazione del PET fra i più moderni d’Europa.

Veniva concordata, inoltre, la cessione all’Asi di Napoli da parte di NGP di un’area di circa 450mila metri quadrati. Lì si insedieranno nuove attività produttive (selezionate da un’apposita Segreteria Tecnica istituita tra Ministero, Regione Campania con il supporto tecnico di Sviluppo Italia) che andranno a formare un nuovo “parco industriale”.

Tra i criteri di ammissibilità per le imprese un fattore premiale sarà il rispetto degli standard di sostenibilità ambientale e il numero di assunti tra i lavoratori in esubero dalle aziende del sito.

Il 6 aprile 2006 è stato anche sottoscritto un protocollo aggiuntivo che implementa l’accordo del 2005. In particolare, gli interventi aggiuntivi riguardano le operazioni di ammodernamento della centrale elettrica e dell’impianto di depurazione, oltre all’incentivazione di nuove imprese per produzioni tecnologicamente avanzate.

“Questo investimento – ha detto Achille Bilotti, Responsabile del Ministero per lo Sviluppo Economico per l’applicazione dell’Accordo di Programma di Acerra – è stato reso possibile grazie al coraggio delle Istituzioni di puntare su una iniziativa innovativa. Quello de La Seda è un importante investimento dall’estero, ottenuto grazie a iniziative di promozione concreta, come può essere l’ammodernamento dell’impianto di Montefibre”.

“La Regione Campania– ha aggiunto Patrizio Sarti di Sviluppo Italia -è la prima ad avere creduto e puntato su questo tipo di intervento. Possiamo dire che è diventata un modello per le altre regioni, che stanno adesso iniziando a seguirne l’esempio anche se non ancora con lo stesso coraggio”.

Primi investimenti nel “Parco industriale”. Sono quattro al momento le iniziative proposte per investimenti sul territorio per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro e circa 120 occupati. In particolare si tratta di due interventi del Gruppo Ilmas (la società aeronautica piemontese che aveva già rilevato gli stabilimenti dell’Exide di Casalnuovo), uno della Iannone (azienda impegnata nella verniciature e nella produzione tubazioni in acciaio), e della Prosit (produzioni di finestre in legno e legno-alluminio), mentre sono già in corso le valutazioni preliminari di investimenti per altri 100 occupati circa.

La centrale a olio vegetale
Tra gli interventi previsti nell’area ex NGP-Montefibre, c’è la realizzazione di una centrale elettrica alimentata ad olio vegetale, la più grande d’Europa. Il progetto della FRI-EL Green Power, società operante nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili, prevede l’ammodernamento della centrale termoelettrica già presente nello stabilimento di Acerra che utilizzava combustibili fossili. Il nuovo impianto avrà una potenza di 74 Mwe, gli stessi di prima ma con un impatto ambientale sensibilmente ridotto. Della vecchia centrale saranno riutilizzati, inoltre, i capannoni, il camino e i serbatoi.

L’ investimento previsto è di oltre 80 milioni di euro. L’impianto entrerà in produzione nel 2008 e occuperà 25 lavoratori, già impiegati con la NGP.

“È importante sottolineare – ha dichiarato il sindaco di Acerra, Espedito Marletta – l’inversione di tendenza che si è avuta soprattutto dal punto di vista ambientale, con la creazione di una centrale termoelettrica alimentata con combustibili vegetali”.

DALL’UFFICIO STAMPA DELLA REGIONE CAMPANIA – COMUNICATO STAMPA DEL 27 FEBBRAIO 2007


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