25 aprile 2004 – 60.Bonsai, IV parte: animali dannosi, malattie, pericoli.
Ragnetto rosso. Attacca le piante al chiuso e all’aperto e in particolare in condizioni atmosferiche asciutte. E’ facile identificarlo grazie alla minuscola ragnatela che forma sulla pianta e perché fa sembrare la stessa disidratata. Attacca in particolare i ginepri e va debellato con regolari applicazioni di insetticida.
Oidio. Si sviluppa in particolare nell’aria umida, in autunno, in forma di muffa. Può impedire lo sboccio dei fiori e provoca la caduta delle foglie. Usare un fungicida.
Formica. La presenza di formiche su un bonsai è in genere segno che vi si trova anche qualche altro insetto. L’unico danno reale che le formiche possono fare a un bonsai è quello di formarsi il nido tra le sue radici. Per eliminare le formiche, come del resto gli afidi, dal bonsai si potrà utilizzare un metodo alquanto semplice. Basterà infatti che si immerga tutto l’albero con il suo vaso in un contenitore pieno d’acqua in cui sia stato versato un cucchiaio di liquido per lavare i piatti. Si potrà anche immergere solamente la chioma, perlomeno per gli afidi. Dopo circa mezzora tutte le bestioline avranno lasciato la nave che affonda.
Uccelli. La presenza degli uccelli, normalmente gradita in quanto si nutrono di altri parassiti dannosi per i bonsai, può, in alcune occasioni, diventare a sua volta un fattore negativo. Gli uccelli sembrano prediligere il muschio che cresce alla base del bonsai come luogo per fare il nido, e in estate tra quello stesso muschio cercano insetti di cui cibarsi, danneggiandolo e buttandolo fuori dal vaso. Sarà opportuno almeno in questo periodo, coprire la terra con una rete di plastica a maglia sottile, opportunamente bucata al centro per far posto al tronco. E’ consigliabile anche proteggere i semi appena piantati e naturalmente, con particolare attenzione gli alberelli da frutto quali melo, albicocco, cotogno, ciliegio e altri.


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