10 aprile 2004 – 57.Bonsai, III parte: utensili, annaffiature, fertilizzanti.(5)
Ricordare che le piante preferiscono acqua non troppo calda né troppo fredda, quindi si abbia l’accortezza di tenerne sempre una certa quantità pronta in un annaffiatoio, a temperatura ambiente. Preferire uno spruzzo sottile e diffuso, che colpirà più delicatamente la pianta e versare sempre l’acqua dall’alto: in questo modo si ripuliranno anche le foglie della polvere che vi si è sicuramente depositata. Solo nel caso che il terreno per un qualsiasi motivo si sia asciugato completamente, applicare un rimedio drastico e immergere il vaso fino all’orlo nell’acqua. Controllare sempre che il drenaggio sia buono e l’acqua non ristagni sul fondo del vaso, provocando la marcitura delle radici.
I fertilizzanti. Per quel che riguarda i bonsai, il discorso sui fertilizzanti è abbastanza simile a quello sull’annaffiatura. Se la composizione del terreno scelto per l’alberello è corretta e completa, dovrebbe contenere il nutrimento adatto e necessario alla crescita della pianta, ma non bisogna assolutamente dimenticare che, essendo la quantità di terreno in cui essa vive molto ridotta, il nutrimento tenderà a esaurirsi a grande velocità.
Va anche tenuto conto che il bonsai viene sottoposto a sforzi particolari, come quelli che deve compiere per reagire positivamente alla potatura, all’applicazione del filo metallico, alla invasatura.


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