15 marzo 2004 – 52.Bonsai, III parte: l’applicazione del filo metallico.
In linea di massima la lunghezza di filo necessaria sarà corrispondente a due volte la lunghezza del ramo. Non applicare mai il filo su rami deboli o malati, e neppure su quelli appartenenti ad alberi che nell’anno in corso sono stati o andranno rinvasati. Si tenga presente che l’applicazione del filo metallico è un intervento che richiede comunque all’albero un gran dispendio di energie. Una volta che il filo sia stato avvolto attorno al ramo, piegare quest’ultimo dolcemente nella posizione desiderata, non esagerando, però, perché si potrebbe provocare la rottura dei vasi linfatici, il che per il ramo sarebbe fatale. Il periodo di tempo in cui il filo dovrà rimanere sul ramo varia a seconda della specie di albero; in generale comunque, non è opportuno compiere questa operazione in primavera, quando la pianta è in piena crescita e ha bisogno di tutte le energie.Dopo la messa in forma del ramo è importante controllare costantemente la crescita della pianta, in modo da poter intervenire non appena la legatura diventasse troppo stretta. Se, infine, il risultato ottenuto non dovesse essere soddisfacente, non si deve far altro che togliere il filo. Si lascerà poi riposare il ramo per sei mesi, dopo di che si procederà a una nuova applicazione. Per quanto possibile, però, cercare di evitarlo, decidendo con oculatezza fin dal principio le operazioni che si vogliono eseguire sul bonsai. Oltre a quella dell’applicazione del filo metallico, esistono altre tecniche di educazione dei rami. Sono tutte,però, sconsigliabili per un principiante sia perché in genere si utilizzano su alberi già adulti, sia perché per avere successo e non risultarte dannose, richiedono grande esperienza e abilità.


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