29 febbraio 2004 – 49. Bonsai, III parte: cimatura e defogliazione.
Cimatura. Nel bonsai mentre la potatura definisce a grandi linee la struttura dell’albero, la cimatura serve a dargli carattere, a definire con precisione la sua forma artistica,. I nuovi germogli andranno quindi spuntati non appena compaiono, e questo permetterà al fogliame di crescere più fitto e nello steso tempo più spaziato. Tale operazione darà anche maggiore vigore alla pianta, un po’ come un buon taglio di capelli, per intenderci. Oggi si sa che i germogli apicali contengono una sostanza particolare che inibisce lo sviluppo dei germogli laterali: l’eliminazione dei primi consentirà una migliore crescita agli altri e, quindi, favorirà lo sviluppo di una chioma folta e ben estesa.
Defogliazione. Un sistema di potatura piuttosto radicale, che, ben effettuato, potrà dare risultati assai positivi, è quello della defogliazione. Prima di affrontarlo sarà bene accertarsi che la pianta sia in ottima salute ed eventualmente prepararla allo sforzo da sostenere con una buona dose di fertilizzante. Questo intervento ottiene l’effetto di sviluppare in una sola stagione una crescita corrispondente a due stagioni. Si tratterà di tagliare le foglie, con un paio di forbici pulite e affilate, nel periodo tra maggio e luglio, lasciando sul ramo solo il peduncolo o al massimo un quarto di foglia. Dopo 3 settimane circa, alla caduta dei peduncoli, cresceranno nuovi germogli e il risultato generale sarà una pianta ricca di foglie più piccole, che in autunno assumeranno una colorazione particolarmente bella. Ma bisogna ricordare di usare questo metodo esclusivamente su alberi particolarmente forti e sani.
Agricoltura e agroalimentare
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