30 dicembre 2003 – 37. Bonsai, II parte: un’altra varietà dello stile ishizuki, albero nella roccia. La preparazione.
In questo stile, a differenza che nel precedente, nessuna parte dell’albero va a toccare il terreno. Il sistema radicale, attraverso speciali accorgimenti, si colloca e trova sostentamento nelle cavità della roccia stessa. A questo stile si adattano gli stessi alberi che danno buoni risultati applicati allo stile sulla roccia. Poiché è la roccia stessa a fungere da contenitore, è indispensabile che in essa un avvallamento di una certa ampiezza venga riempito di terra; in esso si sistemano le radici principali, mentre le altre andranno poste nelle fessure della roccia. Il tutto va fissato secondo i metodi indicati per lo stile sulla roccia. La difficoltà principale è quella di fornire all’albero la necessaria quantità d’acqua: il terreno in cui le radici trovano il loro tradimento è così scarso che, soprattutto in casi di gran caldo, l’acqua data alla pianta evapora troppo in fretta, prima che essa possa servirsene. Il problema si risolverà sistemando la roccia in una piccola pozza d’acqua, che servirà a mantenerla umida e fresca, conservando il clima adeguato alla crescita della pianta.
La preparazione di un bonsai ishizuki:
1. prelevare il soggetto prescelto dal profondo contenitore in cui lo si era posto per favorirne lo sviluppo radicale, almeno un anno prima;
2. liberare le radici da tutta la terra e, tenendo il bonsai sulla roccia, stenderle delicatamente studiando via via i punti in cui più convenientemente possano essere fissate;
3. piegare in due alcuni pezzi di sottile filo di ferro e inserirne le anse così ottenute nella cavità della roccia. Fissare con pezzetti di piombo malleabile(si possono usare piombini da pescatore o anche pezzettini di piombo ritagliati dal rivestimento dell’imboccatura delle bottiglie di vino a tappo di sughero), incastrati a forza con l’aiuto di un chiodo e un martello;
4. preparare i punti della roccia su cui poggeranno le radici con un supporto appiccicoso costituito per metà d’argilla e per metà di torba impastate con acqua, porre la pianta sulla roccia e fissare le radici con il filo metallico avendo cura di non stringere troppo;
5. ricprire da cima a fondo le radici con il miscuglio rimasto, per uno spessore di un cm. circa; servirà da protezione e nutrimento delle radici in questa delicata fase;
6. preparare un contenitore un po’ più largo della base della roccia; porre il solito materiale di drenaggio sul fondo e il terriciio, collocare roccia e albero; coprire un terzo del sasso con terra.
Mantenere umida con sfango, muschio e regolari spruzzatore la parte di roccia che sporge.


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