5 dicembre 2003 – 32. Bonsai, II parte: lo stile kengai o a cascata(2).
Per la realizzazione dell’affascinante stile a cascata si consiglia la scelta di un albero giovane, col tronco ancora flessibile, o di un albero vecchio che, col tronco ancora flessibile, o di un albero vecchio che, per circostanze particolari, come uno smottamento collinare o uno spostamento dovuto a cause diverse, sia cresciuto in modo irregolare. Come abbiamo già visto, il materiale prescelto andrà sistemato sin dall’inizio in un contenitore alto e profondo. Vista la struttura di questo tipo di bonsai, si avrà cura di porre il contenitore abbastanza in alto, in modo che i rami si sviluppino al di sotto della sua base, senza correre però il pericolo di cadere e costringere a fare acrobazie per poterlo osservare. Lo stile a cascata prevede una sorta di cima, formata da uno dei rami più vicini alla base del tronco. Si indirizzerà la crescita di questo ramo verso l’alto; in tal modo si darà maggior grazia all’insieme le linee del contenitore risulteranno meno rigide e l’effetto cascata sarà accentuato. Il tronco si svilupperà sinuosamente verso il basso, e idealmente, in modo tale che le foglie che formano la fine della cascata vengano a trovarsi verticalmente proprio sotto l’apice della stessa. La disposizione dei rami deve essere simile a quella descritta per gli stili eretti, in proiezione, ovviamente, verso il basso. Esiste una variante di questo stile che non prevede il ramo superiore a formare la corona, ma semplicemente una discesa rapida del tronco oltre il bordo del contenitore.


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