20 agosto 2003 – 12. Funghi. La formulazione delle schede, i funghi simbionti, i funghi parassiti e saprofiti.
di Umberto Violante
Le schede che sono riportate in seguito, prese dal catalogo del dott. Umberto Violante, sono state suddivise in due gruppi: i funghi simbionti e i funghi parassiti e saprofiti. Nel teso sono riportati i nomi delle singole specie, indicati da due termini latini, detti binomio specifico, dei quali il primo indica il Genere e il secondo la Specie, senza far seguire, per praticità, il nome del o degli autori che hanno proposto il binomio. Inoltre, sotto ogni foto sono riportati i rispettivi nomi italiani o italianizzati, e i nomi dialettali tipici campani.
I funghi simbionti: insaturano una stretta relazione mutualistica con l’apparato radicale di quasi tutte le piante. Tale rapporto, pianta e fungo ospite, è detto simbiosi micorrizica, in cui il fungo utilizza gli zuccheri sintetizzati dalla pianta e fornisce all’ospite acqua, azoto, fosforo, magnesio ed altri minerali importanti. Questi funghi: porcini, tartufi, ecc., possono essere coltivati solo se in simbiosi con le piante.
I funghi parassiti: attaccano i tessuti delle piante indebolendone la resistenza, fino alla morte. La maggior parte di questi funghi producono carpofori pluriennali o cespi, come le famigliole.
I funghi saprofiti: degradano i resti animali e vegetali, rimettendo in ciclo gli elementi indispensabili per la vita. I funghi degradatori del legno, della lettiera e degli escrementi animali si prestano facilmente alla coltivazione: prataiolo, pleuroto, piopparello, ecc.


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