11-17 agosto. Gesualdo, Av, mette il palio in gara.
Rievocazione storica, con il palio dell’alabarda, nell’area intorno al castello turrito di Gesualdo. Il principe Carlo Gesualdo che aveva sospettato che il figlio Emanuele fosse frutto di una relazione della moglie, Maria d’Avalos con don Fabrizio Carafa, aveva ucciso la consorte. Il figlio aveva sposato nel 1607 Moria Polissena Furstemberg e non aveva perdonato il padre dell’assassinio della madre. Ma il 2 marzo 1609 la seconda moglie di Carlo scriveva che i due si erano visti e perdonati. E per festeggiare l’evento fu istituito il Palio dell’Alabarda. Con una gara di tiro con l’arco quattro cavalieri e 4 arcieri dei borghi di Gesualdo: Canale, Cappuccini, Fiera e Palazzo rappresentarono le contrade in gara, con alabardieri, sbandieratori, trombettieri. Una gara che poi è diventata storica e si fa ogni anno con la partecipazione di figuranti e comparse sempre più numerosi provenienti anche dai paesi confinanti.

Categorie: Eventi

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