Pina Munno Restauratrice d’Arte
24 ottobre 2017 .Dopo quattro mesi si sono conclusi i lavori seguendo i punti fondamentali della Carta del Restauro 1987: riconoscibilità, reversibilità, compatibilità, intervento minimo, rispetto della patina (tempo di vita dell’opera)
Nella chiesa del Monastero Santa Chiara di Grottaglie (TA) tornano a risplendere i quattro frontespizi
Il progetto, curato dalla restauratrice Pina Munno, è stato attentamente seguito e valutato positivamente dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto
Dopo quattro mesi di lavoro tornano al loro splendore i quattro frontespizi degli alteri di Sant’Antonio di Padova, San Matteo, Santa Chiara e l’Immacolata nella chiesa del Monastero Santa Chiara di Grottaglie (TA).
Da una prima analisi lo stato di conservazione dei frontespizi si è presentato nel complesso in buone condizioni. In alcune parti si sono notati subito vecchi interventi di restauro e, al di sopra della nicchia dell’altare dell’Immacolata, la mancanza di un pezzo dell’ala dell’angioletto, parti di cornice e spigoli.
Nei frontespizi degli altari di San Matteo, di San Antonio, di Santa Chiara e dell’Immacolata, le superfici erano ricoperte da depositi di differenti origini tra cui sostanze grasse, polvere e materiale dovuti al transito di insetti. I frontespizi erano ridipinti grossolanamente in grigio e tutto questo ha causato un offuscamento che impediva una corretta percezione dei valori tonali e cromatici.
Il programma di restauro si è articolato seguendo i punti fondamentali della Carta del Restauro 1987: riconoscibilità, reversibilità, compatibilità, intervento minimo, rispetto della patina (tempo di vita dell’opera).
Il recupero ha interessato diverse fasi: spolveratura, pulitura, incollaggio, integrazione e ripristino del colore e rilievo fotografico.
La conclusione dei lavori ha restituito ai quattro i frontespizi la luce ed i colori originari, permettendo così di ridare loro l’aspetto maestoso di un tempo.
Il progetto, curato dalla restauratrice Pina Munno, è stato attentamente seguito e valutato positivamente dalla dottoressa Caterina Ragusa, funzionario della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto su commissione della Madre Abbadessa Pierpaola Nistri.
Ufficio stampa Daniela Fabietti 3351979415 fabietti.daniela@gmail.com

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8 febbraio 2017 – Dopo un anno e mezzo di lavori tornano al loro splendore le quattro opere racchiuse nelle nicchie del convento di Grottaglie (TA)
Il ritorno antico delle statue nella chiesa del Monastero Santa Chiara
Il progetto, curato dalla restauratrice Pina Munno, è stato attentamente seguito dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto
Dopo un anno e mezzo di lavori tornano al suo splendore le quattro statue racchiuse nelle nicchie del convento del Monastero Santa Chiara di Grottaglie (TA). Le attività di restauro hanno riguardato Sant’Antonio di Padova, San Matteo, Santa Chiara e l’Immacolata.
Il recupero delle opere di gesso e marmo (XIX – XX secolo) ad altezza uomo hanno interessato diverse fasi: spolveratura, pulitura, incollaggio, integrazione e ripristino del colore. Un’operazione certosina che ha permesso di salvaguardare le parti integre originarie confermando le complesse condizioni delle opere, frutto di precari interventi succedutisi nel tempo.
La conclusione dei lavori ha restituito a tutte e quattro le statue il loro aspetto nitido e imponente.
Il progetto, curato dalla restauratrice Pina Munno, è stato attentamente seguito dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto su commissione della Madre Abbadessa Pierpaola Nistri.
“Il grande progetto di recupero non è stato ancora ultimato– ricorda Pina Munno – ma abbiamo voluto dare precedenza alle opere che necessitavano di immediata risistemazione. Presto sarò impegnata a restaurare i quattro frontespizi che attualmente si presentano ridipinte in modo grossolano”.
A giugno 2016 è stata organizzata la prima mostra riguardante il restauro dei Sant’Antonio di Padova e appena si concluderanno tutti i lavori ne verrà riproposta un’altra. Un’occasione per presentare ufficialmente alla cittadinanza le opere tornate al loro antico splendore e le varie fasi di recupero documentate da fotografie e didascalie.
Ufficio stampa
Daniela Fabietti 3351979415
fabietti.daniela@gmail.com


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