Parità di genere nei Consorzi di tutela: imposizione assurda 11 febbraio 2016 – Riceviamo e diffondiamo.
AICIG, Associazione Italiana Consorzi Indicazione Geografica, che rappresenta circa il 95% della produzione DOP – IGP e FEDERDOC, Confederazione Nazionale dei Consorzi Volontari Tutela Denominazioni dei Vini Italiani, che rappresenta circa l’85% della produzione DO, sono rimaste sbalordite dall’ approvazione nella Commissione Agricoltura della Camera di un emendamento che obbligherebbe i Consorzi volontari di tutela a modificare entro sei mesi i loro statuti per garantire la parità dei generi nei loro Consigli di amministrazione.
Questa misura è stata presa senza la benché minima consultazione dei Consorzi ed esprime la totale non conoscenza circa la struttura, il ruolo, la rappresentatività che questi organismi di tutela dei prodotti italiani delle Denominazioni di Origine Protette, Indicazioni Geografiche Protette ed Attestazioni di Specificità rivestono, nonché sulla composizione dei Consigli di Amministrazione che li reggono. Questi infatti sono organismi eletti in base alla composizione della base sociale di ogni Consorzio, cioè delle diverse categorie degli utilizzatori delle Denominazioni, secondo all’ entità della produzione rappresentata.
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La rappresentatività in seno al CdA del Consorzio di tutela è legata alla produzione di quella Denominazione ed i suoi componenti sono i rappresentanti legali delle aziende associate o loro delegati, secondo norme statutarie approvate dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Pertanto, le persone che compongono i CdA dei Consorzi di tutela riflettono solo ed esclusivamente la base produttiva della Denominazione e da questa sono nominate,indipendentemente dal genere.
Riccardo Ricci Curbastro, Presidente Federdoc, afferma .
Non è pensabile come una presenza paritaria o comunque equilibrata dei generi all’interno del CdA, imposta per legge, possa meglio rappresentare la base produttiva delle Denominazioni, in special modo se uno dei due generi è quasi del tutto assente dal sistema.
AICIG e FEDERDOC restano totalmente disponibili per fornire tutte le informazioni relative a quanto asserito, auspicando che tale provvedimento, comunque equilibrata dei generi all’interno del CdA, imposta per legge, possa meglio rappresentare la base produttiva delle Denominazioni, in special modo se uno dei due generi è quasi del tutto assente dal sistema. AICIG e FEDERDOC restano totalmente disponibili per fornire tutte le informazioni relative a quanto asserito, auspicando che tale provvedimento, comunque nella realtà inapplicabile, possa venire ripreso durante il dibattito in Aula.
Confederazione Nazionale dei Consorzi Volontari per la Tutela delle Denominazioni dei Vini Italiani
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