Grazie alla Regione e alla Rai Paestum, complice indispensabile l’Enel, prima della fine di giugno, sarà visitabile di notte con una illuminazione ad hoc come già avviene per Pompei. I fondi saranno prelevati dai 300 milioni di euro stanziati per migliorare la fruibilità dei siti archeologici campani, ma anche di musei e monumenti che fanno della Campania una tra le regioni italiane più ricche di siti culturali da vedere e godere. Naturalmente Paestum è bella sempre e a tal proposito è stata avanzata la proposta di una Artecard salernitana, come già avviene per i siti di Napoli, un biglietto che serve per utilizzare i mezzi di trasporto e per l’accesso nei siti da visitare. Caserta si sta già attrezzando in modo analogo. Intanto si è appreso che l’auditorium di Ravello si farà e che l’Italia ha proposto all’Unesco la tutela di la Val d’Orcia e l’area archeologica di Tarquinia e Cerveteri che porterebbero a 39 i siti tutelati in Italia. In Campania, che divide con la Toscana il primato dei siti Unesco, và ricordato che i siti tutelati sono 5: il centro storico di Napoli, l‘area archeologica di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata (Oplonti); Caserta e il Palazzo reale del XIII secolo con il parco e la cascata; l’Acquedotto vanvitelliano ed il complesso di S.Leucio; la Costiera Amalfitana, il parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano con Paestum, Velia e la Certosa di Padula.


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