NAPOLI EVENTI ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE
a cura di Lidya Tarsitano martedì 15 settembre alle 16.00

20 settembre 2015
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In occasione delle Giornate Europee Del Patrimonio domenica 20 settembre Apertura Straordinaria della Biblioteca Nazionale di Napoli dalle ore 11,00 alle ore 17,00.
L’evento connesso all’Expo 2015 propone un percorso bibliografico ed iconografico associato alle tematiche dell’alimentazione alla scoperta degli usi e costumi sia della Corte borbonica che della popolazione napoletana nei secoli passati.
In mostra vere rarità bibliografiche, in particolare pregiate testimonianze manoscritte ed a stampa, preziose raffigurazione di sontuosi banchetti e di grandiose “cuccagne”, ma anche curiosità storiche come la descrizioni di antiche ricette e di altri rituali gastronomici e le splendide tavole che raffigurano una Fiera Napoletana in largo di Palazzo del 1738 allestita dall’architetto Ferdinando San Felice in occasione delle nozze di Carlo Borbone, un vero e proprio Expo del Regno delle due Sicilie.
L’apertura straordinaria offre a turisti e visitatori l’opportunità di un’emozionante ed insolita visita alle sale mirabilmente affrescate ed agli ambienti monumentali che ospitano le storiche collezioni librarie.
Resta aperta eccezionalmente anche la mostra “La conoscenza del Mondo Islamico a Napoli (XVI-XIX secolo)” che presenta una vasta selezione dei pregiati manoscritti turchi ed islamici posseduti dalla biblioteca: varie edizioni antiche del Corano, un Atlante Ottomano, unicum nella produzione cartografica islamica, due splendidi codici miniati di metà cinquecento, che contengono la narrazione del Libro dei Re di Firdawsî ed altri preziosi codici ed autografi.

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8 – 21 settembre
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nella Biblioteca nazionale di Napoli e mercoledì 16 alle 9.00 presso la Basilica di san Giovanni Maggiore (Rampe San Giovanni Maggiore) una quattro giorni dedicata ai rapporti di Napoli con la Turchia, ed all’arte turca esaminata attraverso le sue varie espressioni dall’ architettura agli scavi archeologici all’arte del libro. All’ inaugurazione alla Biblioteca nazionale – martedì 15 settembre alle 16.00 – della mostra“La conoscenza del mondo islamico a Napoli (XVI-XIX secolo)” interverranno il direttore, Vera Valitutto, Michele Bernardini e Luca Berardi, dell’Università Orientale, esponenti del mondo accademico e scientifico. All’apertura del convegno di studi e del XV Congresso Internazionale di Arte Turca presso la Basilica di san Giovanni Maggiore (Rampe San Giovanni Maggiore) – mercoledì 16 alle 9.00 – saranno presenti l’ambasciatore della Turchia , h.e. Aydın Adnan Sezgin, ed il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistri, interventi della rettrice Elda Morlicchio e del professore Michele Bernardini. Gli eventi sono organizzati dalla Biblioteca Nazionale e dall’Università L’Orientale sotto il patronato del Presidente della Repubblica turca e del Ministero turco del turismo e della cultura insieme al nostro Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
La mostra, curata da Luca Berardi , (con il contributo di Emilia Ambra e Maria Rascaglia) presenta manoscritti e rari testi a stampa prodotti dal mondo islamico e conservati dalla Biblioteca Nazionale ed altrettante pregevoli opere italiane, che documentano il tentativo di studiare e comprendere lo studio della cultura islamica a partire dal 1500. In mostra dizionari e grammatiche, raccolte di preghiera e testi liturgici che documentano le attività di copia e studio di manoscritti ottomani nei conventi di S. Giovanni a Carbonara e nel Collegio della società di Gesù. Trai codici arabi si segnala uno splendido “Corano magrebino” forse del 1524, trasferito in Austria per volontà di Carlo VI e tornato a Napoli dopo il trattato di pace di Saint Germain de Près (I guerra mondiale). Di notevole interesse scientifico anche un Atlante Ottomano, unicum nella produzione cartografica islamica. Al 1793 risale il “Museo cufico”, una raccolta di monete disposte in ordine cronologico per dinastie, illustrato dall’abate Vella.Da ammirare due splendidi codici miniati persiani di metà cinquecento, che contengono la narrazione del Libro dei Re di Firdawsî, opere di enorme valore, esempi di sapiente uso dei colori e motivi ornamentali. La mostra resta aperta fino al 26 settembre 2015 (lunedì-venerdì ore 9.00-18.00, sabato 9.00-13.30, apertura straordinaria domenica 20 settembre ore 11-17)
Il Convegno, a cura del professore Michele Bernardini: il XV Congresso Internazionale di Arte Turca (ICTA) che prende il via all’Orientale è un evento che si ripete ogni quattro anni in una diversa prestigiosa sede internazionale. Napoli è stata scelta sia in onore degli studi turcologici napoletani che hanno una lunga e consolidata tradizione, sia per la vitalità degli studi attuali all’Orientale e più in generale la ricchezza del patrimonio artistico napoletano che indubbiamente ha un numero consistente di legami antichi con la Turchia e con l’arte turca. Basterebbe pensare al dipinto realizzato da Caravaggio per il Pio Monte della Misericordia, istituzione che riscattava gli schiavi dalle mani ottomane, oppure alla presenza di un numero considerevole di figure “turche” nei presepi napoletani. In tempi recenti Napoli è stata oggetto di molti studi sulle relazioni diplomatiche, sui rapporti politici e i conflitti militari, sulla presenza di manufatti islamici nella città. Si noterà in particolare la ricchezza della collezione di manoscritti turchi e islamici conservati presso la Biblioteca Nazionale della città o i capolavori turchi presenti nelle collezioni della città

Una carta della costa napoletana realizzata per illustrare il Libro del Mare (Kitab-i Bahriye) di Piri Reis, ammiraglio e cartografo ottomano di prim’ordine del XVI secolo, è stata scelta come immagine simbolo dell’intero congresso, espressione degli sforzi antichi di conoscenza reciproca
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Lydia Tarsitano
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(Napoli Biblioteca nazionale – piazza plebiscito 1- Palazzo Reale- si accede attraverso l’ingresso di piazza Trieste e Trento.)

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8 – 21 settembre 2015
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IL LIBRO DIPINTO:VIAGGIO NELLA BELLEZZA DELLA CREATIVITA’
Sarà la Biblioteca Nazionale di Napoli, nella sala Diversità, ad ospitare a partire da martedì 8 settembre fino al giorno 21, la nuova tappa della mostra “Il Libro dipinto: viaggio nella bellezza della creatività”, promossa e organizzata dall’Istituto Culturale del Mezzogiorno e dalla Libreria Iocisto. Inaugurazione ore 17 con Vera Valitutto, direttore della Biblioteca,il direttore artistico Antonio Filippetti, il curatore scientifico-editoriale Gianpaolo Paladino ed esponenti del mondo culturale .Si tratta di una iniziativa originale che ha impegnato ben 66 artisti, italiani e stranieri, che hanno realizzato opere ispirate ad un testo della letteratura italiana. Dai dipinti ad olio ai disegni, dalla scultura alla fotografia, dall’acquerello al collage, tutte le creazioni affermano lo stretto legame del libro con l’evoluzione della cultura e dell’arte.
Le opere sono state esposte al pubblico in una serie di mostre disseminate in luoghi di forte partecipazione della città, un vero e proprio tour espositivo che ha preso il via il 30 marzo alla Biblioteca Croce e si concluderà tra pochi giorni a Castel dell’Ovo. Ne è scaturito un autentico archivio artistico-letterario laddove i linguaggi della creatività collaborano e si integrano al fine di realizzare una nuova sintesi. In un momento in cui la lettura, specie quella tradizionale, sembra segnare il passo, la creatività risulta sempre l’elemento chiave per approfondire e capire il meglio della cultura, del passato come del presente.
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(Napoli Biblioteca nazionale – piazza plebiscito 1- Palazzo Reale- si accede attraverso l’ingresso di piazza Trieste e Trento.)

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8 luglio 2015
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“Il cibo in scena . Banchetti e cuccagne a Napoli in età moderna” , un percorso bibliografico ed iconografico che alterna ai manoscritti ed ai rari testi, che documentano i banchetti allestiti prima per i viceré e dopo per i Borbone, le grandi tavole che rimandano l’immagine delle “cuccagne” e dei ricevimenti a Palazzo Reale.

INGRESSO GRATUITO

L’inaugurazione il 9 luglio ore 17 con la direttrice della Biblioteca Vera Valitutto, il direttore dell’Accademia di Belle Arti , Giuseppe Gaeta, e l’assessore alla cultura Nino Daniele.
In occasione dell’ Expo di Milano la Biblioteca Nazionale di Napoli ha inteso offrire a turisti e visitatori l’occasione per ammirare uno spaccato delle sue pregiate collezioni. In mostra vere rarità bibliografiche, pregiate testimonianze manoscritte e a stampa del periodo che va dal vice regno spagnolo al regno dei Borboni (secoli XVI-XVIII), splendide incisioni della città di Napoli, preziose raffigurazione di sontuosi banchetti e di grandiose “cuccagne”, ma anche descrizioni di antiche ricette e di altri rituali gastronomici.
Il percorso espositivo illustra gli usi e i costumi sia della corte dei Borboni che della popolazione napoletana nei secoli passati, ripercorrendo il ruolo fondamentale del cibo come elemento costitutivo delle festività e ricorrenze napoletane, osservatorio privilegiato per la comprensione delle abitudini di vita e tradizioni della città di Napoli.
Nella festa civile il momento culminante della partecipazione del popolo è proprio la “cuccagna” che costituisce lo speculare rovescio dei banchetti e i rinfreschi della nobiltà. Questi carri arricchiti con vivande, cibo, salumi e formaggi spesso erano preda di violenti saccheggi da parte dell’affamato popolo napoletano
Molte le curiosità come le immagini di un’ originale “cuccagna” ‘acquatica’ montata su palafitte o sui barconi al largo di Santa Lucia o di Mergellina che venivano ‘abbordati’ e ‘conquistati’ dai popolani che li raggiungevano in barca o a nuoto. Un rituale che venne proposto in occasione del matrimonio fra Carlo di Borbone e Maria Amalia di Sassonia quando fu allestita una cuccagna “in forma di fortezza” su disegno del Medrano nello specchio d’acqua prospiciente la Riviera di Chiaia.

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il 25 maggio alle ore 16.30
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In occasione del 50° anniversario del primo numero degli “Oscar Mondadori” si invitano i lettori a leggere e commentare l’ “Oscar” che ha cambiato la loro vita. L’incontro il 25 maggio alle ore 16.30 alla Biblioteca Nazionale di Napoli ( sala Americana – Venezuelana) è condotto da Luigi D’Amato, Peppe Pasino e Lucia Marinelli e vuole essere un omaggio ad un’iniziativa editoriale che ha reso accessibile a tutti la letteratura mondiale. Gli “Oscar” sono, infatti, la prima collana tascabile italiana ad esordire nelle edicole con la pubblicazione, il 27 aprile 1965, del romanzo “Addio alle armi” di Ernest Hemingway. Un vero successo : il libro fu stampato in 60.000 copie, che andarono tutte esaurite nel primo giorno di uscita.

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martedì 19 maggio 2015 dalle ore 10
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“Diritto d’autore e accesso al sapere” ne discutono a Napoli (alla Biblioteca Nazionale) giuristi, esponenti del mondo delle biblioteche, videoteche e mediateche insieme a rappresentanti della ricerca e dell’industria culturale, martedì 19 maggio a partire dalle ore 10 . Introdurrà i lavori il Direttore Generale Biblioteche e Istituti Culturali (MIBACT), Rossana Rummo. Interventi di Vera Valitutto (Direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli ), Enrica Manenti (Presidente Nazionale AIB ), Antonella Scarpa (Presidente Nazionale AVI), Ferdinando Tozzi (avvocato, consulente del Comitato Consultivo Permanente per il Diritto d’Autore),Stefano Parise (Comune di Milano – Direzione centrale cultura), Piero Attanasio (AIE, Associazione italiana editori), Paolo Agoglia (SIAE– Direttore Ufficio legislativo), Giovanni Solimine (Università La Sapienza di Roma), Rosa Maiello (AIB – Osservatorio su Diritto d’autore e Open Access), Alberto Petrucciani (Università La Sapienza di Roma), Andrea Sirotti Gaudenzi (Studio legale Sirotti Gaudenzi, Cesena), Roberto Delle Donne (Università Federico II di Napoli), Stefano Balassone (Segretario generale, Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali), Claudio Leombroni (Provincia di Ravenna).
Il confronto, di estrema attualità, offrirà l’occasione per conoscere meglio le ragioni, le opportunità e i rischi del sistema della protezione delle opere creative dell’ingegno. Al centro del dibattito le ipotesi di riforma all’esame delle istituzioni europee in rapporto ai bisogni di accesso all’informazione, promozione culturale, ricerca, didattica e apprendimento, tutela della memoria culturale, sostegno alla creatività.

PROGRAMMA
10.00-10.20: Registrazione dei partecipanti
10.20-10.30: Benvenuto del Direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli Vera Valitutto
10.30-10.40: Saluti della Presidente AIB – Associazione Italiana Bibliotecari Enrica Manenti
10.40-10.50: Saluti della Presidente AVI – Associazione Videoteche Mediateche Italiane Antonella Scarpa

10.50-13.30: I Sessione
Introduce e presiede Rossana Rummo, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – Direttore Generale Biblioteche e Istituti culturali

11.10-11.30: Diritti d’autore e corpus digitale Ferdinando Tozzi (avvocato, consulente del Comitato Consultivo Permanente per il Diritto d’Autore)

11.30-11.50: Il diritto di leggere in digitale in biblioteca Stefano Parise (Comune di Milano – Direzione centrale cultura – Settore Biblioteche)

11.50-12.10: Protezione dei diritti esclusivi e interesse pubblico dal punto di vista degli editori Piero Attanasio (AIE, Associazione italiana editori)

12.10-12.30: Protezione del diritto d’autore come leva per lo sviluppo del mercato unico digitale in Europa Paolo Agoglia (SIAE, Società Italiana degli Autori ed Editori – Direttore Ufficio legislativo e rapporti istituzionali)

12.30-13.00: Politiche della lettura e per l’accesso alla conoscenza in Italia Giovanni Solimine (Università La Sapienza di Roma)

13.00-13.30: Discussione
13.30-14.30: Pausa pranzo

14.30-17.30: II Sessione
Introduce e presiede Rosa Maiello (AIB – Osservatorio su Diritto d’autore e Open Access)

14.40-15.00: Pubblico dominio e biblioteche digitali [titolo provvisorio] Alberto Petrucciani (Università La Sapienza di Roma)

15.00-15.20: Diritti esclusivi, eccezioni e limitazioni: in cerca di un possibile equilibrio Andrea Sirotti Gaudenzi (Studio legale Sirotti Gaudenzi, Cesena)

15.20-15.40: Accesso aperto e comunicazione scientifica Roberto Delle Donne (Università Federico II di Napoli; Conferenza dei Rettori delle Università italiane – Gruppo Open Access)

15.40-16.00: Protezione dei diritti esclusivi e interesse pubblico dal punto di vista dell’ANICA Stefano Balassone (ANICA, Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali, Segretario generale)

16.00-16.20: Prolegomeni ad ogni politica per il digitale che voglia dirsi nazionale Claudio Leombroni (Provincia di Ravenna – Sistemi informativi e reti della conoscenza)

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8 maggio 2015
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“Rimandi”, questo il titolo della mostra personale di Franco Nuti, che si inaugura venerdì 8 maggio 2015, alle ore 11.00, alla Biblioteca Nazionale di Napoli , con interventi di Vera Valitutto, direttore della Biblioteca, Sofia Maresca , responsabile della Sezione Papiri Ercolanesi , il papirologo Gianluca Del Maestro ( università Federico II), Marco Amore, curatore della mostra . Le opere, cinque installazioni multi-materiale evocano analogie, assonanze con gli antichi reperti archeologici ritrovati ad Ercolano e creano un’originale progetto espositivo. In un rapporto di “rimandi” tra passato e presente, il percorso si snoda dal “cunicolo” di accesso all’Officina fino alla sala per la conservazione e l’esposizione dei papiri.
Nell’opera di Nuti si percepisce l’intenzione di custodire il valore della memoria, proteggerla dall’aggressione, difenderla dalla irrimediabile contaminazione. Ad esaltare tale significato, la cornice dei papiri, gli antichi rotoli carbonizzati, che ci hanno restituito un sapere a noi sconosciuto, sepolto da una coltre di lava che, li ha protetti dall’usura del tempo.
la mostra, visitabile fino al 22 giugno 2015, sarà arricchita da un ideale completamento del progetto con l’esposizione di altre opere dell’artista , presso Anywhere Art Company, in via Mezzocannone 31, a Napoli, curata Armando Minopoli.
Franco Nuti è nato a Roma nel 1949. Dal 1997 ha iniziato ad occuparsi di un programma riabilitativo incentrato sull’uso del colore presso l’Azienda Sanitaria di Roma. La collaborazione con lo storico dell’arte Barbara Tosi, nel 2011, determina la nascita del Biennio di Specialistica in Arte per la Terapia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
Nella foto “Fifty-five ” (2009) di Franco Nuti , una serie di disegni a matita realizzati su carta velina, dove il richiamo ai papiri è evidente ” …qui fragile superficie del ricordo, che giacciono accartocciati neanche fossero stati gettati via, ma in un enigmatico cilindro di plexiglas e con lo scopo di proteggerli, uno scrigno trasparente che sottrae i disegni al mondo esterno, alla curiosità di un probabile spettatore, a cui appare chiaro che essi esistono, senza che lui o lei possano tuttavia saggiarne il contenuto.” Dal testo di Marco Amore.

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1 MAGGIO 2015 ore 9,30-18,30
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BIBLIOTECA NAZIONALE DI NAPOLI
APERTURA STRAORDINARIA
MAGGIO TRA I LIBRI: PAGINE DI STORIA, MUSICA, TEATRO…
Un percorso guidato, alle sale delle sezioni Manoscritti, Consultazione, Napoletana e Biblioteca Lucchesi Palli, conduce il visitatore in un suggestivo viaggio di rilettura delle vicende storiche e culturali della città di Napoli: in esposizioni antichi codici, edizioni pregiate, riccamente illustrate, documenti fotografici.
Filo conduttore dell’iniziativa la rappresentazione teatrale e musicale attraverso i secoli.
In mostra pregevolissimi codici trecenteschi, con incantevoli apparati iconografici sul tema, raffiguranti pitture, mosaici, affreschi dell’epoca greca e romana.
Alla storia musicale partenopea tra ottocento e novecento è dedicato un breve, significativo excursus di testi autografi delle più famose canzoni napoletane,versi, spartiti, e rare incisioni discografiche.
Sarà possibile visitare la mostra “Napoli 1943-1945: dalla Libertà alla Liberazione” allestita nella Sala Esposizioni in collaborazione con l ’Istituto campano per la storia della Resistenza in occasione del 70esimo anniversario dello storico “25 aprile”. In mostra foto, giornali, materiale d’archivio che documentano il ruolo cruciale della città di Napoli nella storia dell’Italia che insorge contro i tedeschi.
Si segnalano in particolare alcune tra le prime pubblicazioni apparse dopo l’8 settembre ’43, rivolte sia al pubblico napoletano che alle truppe alleate, proclami e foto della Napoli distrutta dalla guerra e della città che inizia la sua ricostruzione.
Sono previste visite guidate al Laboratorio di restauro e alla Sala Reference. Ingresso libero

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Martedì 28 aprile 2015
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con un omaggio a Leopardi si alza il sipario sul “Maggio dei Monumenti” della città di Napoli Nella Biblioteca Nazionale di Napoli che conserva la gran parte dell’opera manoscritta del grande poeta alle ore 16,30 Incontro su ‘Giacomo Leopardi e Napoli’ saranno presenti il presidente del Centro Nazionale di Studi leopardiani, Fabio Corvatta, e la contessa Olimpia Leopardi. Il dibattito moderato da Vera Valitutto, direttrice della Biblioteca Nazionale, sarà animato da Fabiana Cacciapuoti, responsabile del fondo leopardiano della biblioteca, da l’architetto Giancarlo Muselli (scenografo del film di Martone), da Matteo Palumbo dell’Università Federico II, conclude Liliana Caruso ,Governatore Distretto 108ya. E’ prevista la presenza del sindaco, Luigi De Magistris.
Saranno proiettati in digitale gli autografi di Leopardi in possesso della BNN, ed immagini del set del film “Il giovane favoloso” sono previste letture di brani tratti dalle opere di Leopardi.
L’iniziativa conclude la cerimonia di riconsegna(28 aprile ore 11 nel Parco Virgiliano) alla cittadinanza della
“Tomba di Leopardi” ripulita e risistemata a cura dei Lions Club della Città di Napoli

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27 aprile 2015
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Napoli 1943-1945 dalla Libertà alla Liberazione”: le vicende italiane di settant’anni fa, il ruolo della città di Napoli nella liberazione dell’Italia, dall’ insurrezione delle Quattro Giornate del settembre 43, all’arrivo in città degli alleati, fino al 25 aprile del 1945, viste attraverso documenti inediti, materiale di archivio, i giornali dell’epoca, in mostra rare testate stampate a Napoli per la prima volta, copie dei giornali americani.
All’ inaugurazione: lunedì 27 aprile, ore 17, partecipano:Vera Valitutto, direttrice della Biblioteca Nazionale di Napoli, Guido D’ Agostino, presidente Istituto Campano per la Storia della Resistenza “Vera Lombardi”,Giulia Buffardi, direttrice Istituto Campano per la Storia della Resistenza.
Un ampio percorso documentario illustra il vissuto collettivo e il sentire della città di Napoli e della sua comunità, prima della fine della guerra e la voglia di riprendere una vita ‘normale’.Nel mezzo, la terribile prova della guerra, la minacciosa presenza dei tedeschi, la problematica convivenza degli Alleati – Liberatori. la mostra evidenzia il desiderio di uscire dalla guerra e ricucire il filo della propria esistenza.
Il materiale esposto proviene dai fondi della Biblioteca Nazionale e e dall’ archivio dell’ Istituto Campano per la Storia della Resistenza. Si segnalano in particolare alcune tra le prime pubblicazioni apparse dopo l’8 settembre ’43, rivolte sia al pubblico napoletano che alle truppe alleate, proclami e foto della Napoli distrutta e della città che inizia la sua ricostruzione
La mostra resta aperta fino al 27 giugno 2015, dal lunedì al venerdì ore 10-18 ed il 1 maggio in occasione dell’apertura della Biblioteca Nazionale di Napoli-ingresso libero

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24 aprile 2015
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A 70 anni dal 25 aprile 1945 la Biblioteca Nazionale di Napoli e l’Istituto Campano per la Storia della Resistenza, dell’Antifascismo e dell’Età contemporanea “Vera Lombardi” propongono una mostra dedicata ai drammatici momenti che precedettero la fine della Guerra: dalle Quattro Giornate del settembre 1943 al giorno fatidico della Liberazione: il 25 aprile 1945.
All’inaugurazione il 27 aprile 2015, ore 17, partecipano:Vera Valitutto, direttrice Biblioteca Nazionale di Napoli Guido D’ Agostino, presidente Istituto Campano per la Storia della Resistenza, dell’Antifascismo e dell’Età contemporanea “Vera Lombardi”
Giulia Buffardi, direttrice Istituto Campano per la Storia della Resistenza, dell’Antifascismo e dell’Età contemporanea “Vera Lombardi”
Un ampio percorso documentario illustra come sono state vissute nella città partenopea la terribile prova della guerra, la minacciosa presenza dei tedeschi, la problematica convivenza degli Alleati – Liberatori , fino al desiderio di ripresa di una vita ‘normale’.
Il materiale esposto (foto, giornali, materiale d’archivio) proviene dai fondi della Biblioteca Nazionale e dall’ archivio dell’ Istituto Campano per la Storia della Resistenza. Si segnalano in particolare alcune tra le prime pubblicazioni apparse dopo l’8 settembre ’43, rivolte sia al pubblico napoletano che alle truppe alleate, proclami e foto della Napoli distrutta e della città che inizia la sua ricostruzione La mostra resta aperta fino al 27 giugno 2015, dal lunedì al venerdì ore 10-18 ed il 1 maggio in occasione dell’Giovedì 23 aprile ore 10
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alla Biblioteca Nazionale di Napoli (Sala Aosta) inaugurazione della personale di Aniello Barone “Tra Memoria e Ricordo” a cura di Bonito Oliva. Intervengono Vera Valitutto, direttrice della Biblioteca, Giuseppe Gaeta direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, l’artista Antonello Scotti, il sociologo, Adolfo Fattori, il francesista Giuseppe Merlino.
L’idea|progetto è un dialogo confronto tra le immagini di Aniello Barone, un’indagine sociologica ed antropologica in una visione multietnica, e la copiosa raccolta fotografica conservata dalla Bibioteca Nazionale, appartenuta ad Elena d’Orléans, moglie di Emanuele Filiberto duca d’Aosta, caratterizzata da veri e propri reportage fotografici dei safari e delle battute di caccia grossa compiuti in Africa dai duchi in grado di documentare usi e costumi delle popolazioni indigene dell’Africa d’inizio secolo. Si tratta di una collezione di circa 9.800 Databili tra il 1890 ed il 1930 circa, che offre agli studiosi numerosi motivi di interesse e che contiene numerose foto private della famiglia Aosta ed a quelle che documentano l’attività umanitaria della duchessa svolta nelle file della Croce Rossa si affiancano.
La mostra è visitabile solo su prenotazione (urp 0817819231)
23 aprile 12,30-15,30-16,30
24 aprile 10,30-12,30-15,30-16,30
Tra i più stimati fotografi italiani, Aniello Barone, nato a Napoli nel 1965, laureato in sociologia con una tesi sul degrado ambientale ed esperto di criminologia, da diversi anni si interessa della relazione uomo-ambiente, accostandosi a queste tematiche tramite la fotografia.Nel 1994 ha intrapreso una ricerca fotografica sulla realtà urbana e suburbana nelle aree metropolitane, ponendo particolare attenzione alle “subculture”.Collabora con quotidiani e riviste e i suoi lavori sono stati esposti in numerose città italiane

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Fino al 18 aprile 2015
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Visto il forte consenso di pubblico e le numerose richieste la mostra “De humani corporis fabrica: Testi e immagini di medicina dal VI al XVIII secolo è prorogata al 18 aprile.
Orario lunedì-venerdì 9,00-17,30 – sabato 9,00-13,00 Ingresso libero.
Con la mostra di antichi codici la Biblioteca Nazionale di Napoli rende omaggio alla storia della medicina, che ha visto la sua origine nella cultura del bacino del Mediterraneo, vero e proprio crocevia di civiltà e progresso scientifico.
Aprono la mostra eccezionali testimonianze della nascita della scienza medica: la bella edizione veneziana, in greco, dell’opera completa di Ippocrate, che segue di un solo anno l’editio princeps in lingua latina, stampata a Roma nel 1525, l’apporto fondamentale dell’antica botanica con le opere di Teofrasto e soprattutto dal celebre Dioscoride napoletano, splendido erbario illustrato risalente al VI-VII secolo. Appartiene al XIV secolo invece il manoscritto riccamente miniato contenente il commento di Galeno agli Aforismi di Ippocrate in cui il medico viene raffigurato sia di fronte al malato, sia come docente della materia.
La mostra rientra nella rassegna culturale “Segni: arte, cura e pensiero”, ideata e organizzata dalla Fondazione Premio Napoli e dall’Istituto SDN di Ricerca e Diagnostica, allo scopo di confrontare ed integrare contributi scientifici e saperi diversi, e documenta tutte le principali tappe dell’arte medica in quattro sezioni espositive: dalle pratiche arcaiche dei medici stregoni alla piena affermazione dell’insegnamento ippocratico, dalle credenze medievali ai grandi progressi compiuti dalla Scuola medica salernitana, punto di intersezione della cultura scientifica ebraica, araba, greca, fino alle radicali innovazioni verificatesi nel corso del Cinquecento e del Seicento, in cui la sperimentazione aveva trovato spazio nelle nuove Accademie scientifiche, raggiungendo il suo apogeo nel secolo XVIII, momento in cui la scienza medica può avvalersi di nuove tecniche per le osservazioni e di più moderne metodologie.
A testimoniare oltre dieci secoli di storia sono stati scelti alcuni tra i materiali più qualificanti conservati presso la Biblioteca.
Gli erbari maguntini del 1484 e del 1485 e l’Hortus sanitatis del 1491, in lingua latina. Di quest’ultimo la Biblioteca Nazionale possiede un raro esemplare, adorno da una serie di xilografie acquerellate che non si limitano alla illustrazione delle piante ma rimandano alle loro proprietà e alle loro caratteristiche.
La storia della rappresentazione del corpo umano ha come correnti termini di riferimento – prima di Vesalio – le tavole del Fasciculo sanitatis di Johannes de Ketham ritenuto il più importante prontuario medico del XV secolo. Le tavole che corredano il volume, pubblicato per la prima volta a Venezia nel 1491, sono considerate correnti termini di riferimento per la storia della rappresentazione del corpo umano prima di Andrea Vesalio.
A Johannes van Heeck medico si può far risalire un codice proveniente dalla Biblioteca dei principi Albani nella quale erano confluiti i manoscritti degli accademici lincei. Ad illustrare i testi medici un originale apparato iconografico con puntuali raffigurazioni anatomiche del corpo umano, compreso il cranio e una minuziosa riproduzione dell’occhio.
In mostra altre preziose testimonianze del ruolo che Napoli ebbe nella cultura scientifica a partire dall’Accademia degli Investiganti, fondata nel 1649 dal medico Tommaso Cornelio e per tutto il XVIII secolo, quando medici-filosofi saranno in contatto con le grandi istituzioni universitarie e accademiche di Londra e Parigi. Della loro attività la Biblioteca conserva preziose testimonianze a stampa e manoscritte, come i taccuini medici di Domenico Cirillo sopravvissuti alle tragiche vicende del 1799. Lezioni universitarie, consulti clinici e corrispondenze di Domenico Cotugno segnano il passaggio alla medicina del nuovo secolo.

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NAPOLI, lunedì 23 marzo, ore 17,
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– riprendono a pieno ritmo le attività autunnali e invernali della Biblioteca Nazionale di Napoli. A cura di Lydia Tarsitano
Nella splendida cornice della Sala Rari della Biblioteca Nazionale di Napoli, lunedì 23 marzo, ore 17, si presenta il libro e il CD di Maria Gabriella Mariani: Riflessi: Il passato che verrà (Tullio Pironti editore).
Dopo il saluto di Vera Valitutto, Direttrice della Biblioteca Nazionale di Napoli e di Nino Daniele, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, interverranno con l’autrice Ermanno Corsi, Mauro Giancaspro, Tullio Pironti, Laura Valente, Ornella Zerlenga,modera Vera Valitutto.
Maria Gabriella Mariani, nella foto, è un’affermata concertista napoletana, apprezzata a livello internazionale che ha collaborato con artisti quali Aldo Ciccolini, Roberto De Simone, Eugenio Bennato, il Trio di Trieste, dal 2008 affianca all’attività di pianista quella di compositrice e scrittrice. Il libro è una raccolta di quattordici racconti che si ispirano alle composizioni pubblicate in contemporanea per la casa discografica Bongiovanni con lo omonimo titolo “Riflessi”. Ogni storia è , infatti, un personaggio e per ogni personaggio un viaggio nel tempo e nello spazio, una vita nuova e nuovi “Riflessi”. Con una scrittura raffinata e coinvolgente e uno stile che riesce ad adeguarsi ai differenti contesti narrativi, Maria Gabriella Mariani racconta le storie di personaggi reali che si confrontano tra presente e passato, sogni e disillusioni, dolori, rinunce, amori, amicizie. Ma presto il linguaggio scritto non basta più e sentimenti ed emozioni per diventare armonia che abbia conoscenza di esperienza umana deve diventare musica. In una continuazione narrativa il cd contiene 4 brani composti ed eseguiti per pianoforte che si ispirano a quattro delle storie del libro che si riraccontano in una versione diversa per regalarci attraverso i suoni nuove trepidazioni del cuore.
MIBACT

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19 marzo 2015
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Riforma del Mibact : le nomine dei 3 dirigenti delle Biblioteche Nazionali.
Si comunica che:
Vera Valitutto è la nuova direttrice della Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli.
Napoletana di origine, proviene da Firenze dove dal 2010 è stata direttrice della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze e dal novembre scorso direttore generale supplente della ex Direzione Regionale dei Beni culturali e paesaggistici della Toscana; a Napoli aveva già diretto la Biblioteca Statale Universitaria promuovendo numerose iniziative didattiche e culturali.
La Valitutto, di formazione storico-umanistica e specialistica nel settore delle biblioteche, ha una vasta conoscenza nel campo della valorizzazione del patrimonio librario ed ha acquisito particolari competenze nella promozione dei fondi manoscritti e di pregio.
Ha iniziato l’attività di bibliotecaria nel 1978 proprio nella Biblioteca Nazionale di Napoli ricoprendo numerosi incarichi di responsabilità presso le
“Sale di Consultazione” e coordinando i progetti di cooperazione internazionale per l’introduzione delle nuove tecnologie applicate al miglioramento dei servizi e per il recupero del retrospettivo dei cataloghi cartacei.
Vincitrice del concorso per Dirigenti, nel 1995 ha diretto come primo incarico
l’Osservatorio dei Programmi Internazionali per le Biblioteche
“OPIB” , ovvero del National Focal Point per i programmi di finanziamento della Comunità Europea per le biblioteche, , con compiti di raccordo e coordinamento delle iniziative internazionali con quelle nazionali, con particolare attenzione per le nuove tecnologie e per le opportunità di sviluppo economico.
Il ritorno a Napoli di una esperta che ben conosce i fondi e la tradizioni di studi della Biblioteca “Vittorio Emanuele III”, che ha maturato un’articolata ed estesa esperienza di direzione, sarà un’occasione per valorizzare il ruolo della Biblioteca di Napoli, terza in Italia per importanza dopo le Nazionali Centrali di Roma e di Firenze, un ruolo di ancor maggiore impegno strategico nella delicata fase di riorganizzazione del settore all’interno della riforma del Mibact voluta dal Ministro Franceschini .
MIBACT – BNNUFFICIOSTAMPA
responsabile giornalistico
Lydia Tarsitano
tel .081 7819381 (ore12-16)
bn-na.ufficiostampa@beniculturali.it
(Napoli Biblioteca nazionale – piazza plebiscito 1- Palazzo Reale- si accede attraverso l’ingresso di piazza Trieste e Trento.)

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6 marzo-10 Aprile 2015
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BIBLIOTECA NAZIONALE DI NAPOLI
ingresso libero
feriali ore 9,00-17,30
sabato ore 9,00-13,00
Con una mostra di antichi codici, riccamente miniati, e di rari testi a stampa, fra VI e XVIII secolo, la Biblioteca Nazionale di Napoli , rende omaggio a una storia, quella della medicina, che ha visto la sua origine nella cultura del bacino del Mediterraneo, vero e proprio crocevia di civiltà e progresso scientifico.
Aprono la mostra eccezionali testimonianze della nascita della scienza medica: la bella edizione veneziana, in greco, dell’opera completa di Ippocrate, che segue di un solo anno l’editio princeps in lingua latina, stampata a Roma nel 1525, l’apporto fondamentale dell’antica botanica con le opere di Teofrasto e soprattutto dal celebre Dioscoride napoletano, splendido erbario illustrato risalente al VI-VII secolo. Appartiene al XIV secolo invece il manoscritto riccamente miniato contenente il commento di Galeno agli Aforismi di Ippocrate in cui il medico viene raffigurato sia di fronte al malato, sia come docente della materia.
La mostra rientra nella rassegna culturale “Segni: arte, cura e pensiero”, ideata e organizzata dalla Fondazione Premio Napoli e dall’Istituto SDN di Ricerca e Diagnostica, allo scopo di confrontare ed integrare contributi scientifici e saperi diversi, e documenta tutte le principali tappe dell’arte medica in quattro sezioni espositive: dalle pratiche arcaiche dei medici stregoni alla piena affermazione dell’insegnamento ippocratico, dalle credenze medievali ai grandi progressi compiuti dalla Scuola medica salernitana, punto di intersezione della cultura scientifica ebraica, araba, greca, fino alle radicali innovazioni verificatesi nel corso del Cinquecento e del Seicento, in cui la sperimentazione aveva trovato spazio nelle nuove Accademie scientifiche, raggiungendo il suo apogeo nel secolo XVIII, momento in cui la scienza medica può avvalersi di nuove tecniche per le osservazioni e di più moderne metodologie.
A testimoniare oltre dieci secoli di storia sono stati scelti alcuni tra i materiali più qualificanti conservati presso la Biblioteca.
Gli erbari maguntini del 1484 e del 1485 e l’Hortus sanitatis del 1491, in lingua latina. Di quest’ultimo la Biblioteca Nazionale possiede un raro esemplare, adorno da una serie di xilografie acquerellate che non si limitano alla illustrazione delle piante ma rimandano alle loro proprietà e alle loro caratteristiche.
La storia della rappresentazione del corpo umano ha come correnti termini di riferimento – prima di Vesalio – le tavole del Fasciculo sanitatis di Johannes de Ketham ritenuto il più importante prontuario medico del XV secolo. Le tavole che corredano il volume, pubblicato per la prima volta a Venezia nel 1491, sono considerate correnti termini di riferimento per la storia della rappresentazione del corpo umano prima di Andrea Vesalio.
A Johannes van Heeck medico si può far risalire un codice proveniente dalla Biblioteca dei principi Albani nella quale erano confluiti i manoscritti degli accademici lincei. Ad illustrare i testi medici un originale apparato iconografico con puntuali raffigurazioni anatomiche del corpo umano, compreso il cranio e una minuziosa riproduzione dell’occhio.
In mostra altre preziose testimonianze del ruolo che Napoli ebbe nella cultura scientifica a partire dall’Accademia degli Investiganti, fondata nel 1649 dal medico Tommaso Cornelio e per tutto il XVIII secolo, quando medici-filosofi saranno in contatto con le grandi istituzioni universitarie e accademiche di Londra e Parigi. Della loro attività la Biblioteca conserva preziose testimonianze a stampa e manoscritte, come i taccuini medici di Domenico Cirillo sopravvissuti alle tragiche vicende del 1799. Lezioni universitarie, consulti clinici e corrispondenze di Domenico Cotugno segnano il passaggio alla medicina del nuovo secolo.
MIBACT- Biblioteca Nazionale Napoli
Premio Napoli
SDN Istituto di Ricerca Diagnostica e Nucleare
Rassegna “Segni: arte, cura e pensiero”, De humani corporis fabrica Testi e immagini di medicina dal VI al XVIII secolo mostra iconografica-bibliografica
BNNUFFICIOSTAMPA
responsabile giornalistico
Lydia Tarsitano
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(Napoli Biblioteca Nazionale – piazza plebiscito 1- Palazzo Reale- si accede attraverso l’ingresso di piazza Trieste e Trento.)

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26 febbraio 2015
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Si concludono a Napoli alla Biblioteca Nazionale Martedì 3 marzo alle ore 16,30 le Celebrazioni Nazionali per il bicentenario della morte di Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, il maggior cartografo italiano tra ‘700 e ’800, considerato l’ultimo geografo di corte e il primo cartografo dell’età moderna. A presentare i risultati sul piano storiografico delle iniziative realizzate saranno Simonetta Buttò, direttore della Biblioteca, Carlo Somedia, presidente dell’Accademia Galileana, Vladimiro Valerio, presidente del Comitato per le Celebrazioni, mentre sulle nuove prospettive di ricerca, che si aprono sia per la storia della cartografia che per la storia politica e sociale dei vari stati della penisola italiana tra fine XVIII e primi decenni del XIX secolo si soffermeranno Ernesto Mazzetti ed Annamaria Rao, dell’Università di Napoli. Durante la manifestazione saranno esposte alcune delle più importanti carte, bozze originali manoscritte del cartografo padovano, corredate di pochi ma significativi documenti bibliografici o iconografici che segnarono un’ epoca dal 1780 al 1815, così particolarmente ricca per la storia di Napoli e del Mezzogiorno d’Italia. A Napoli, dove si trasferì nel 1781 su richiesta del re Ferdinando IV di Borbone per realizzare una carta topografica del Regno, il Rizzi Zannoni fu il primo direttore del Real Officio Topografico confluito nelle raccolte della Biblioteca Napoletana. Per l’occasione sarà presentato anche il volume dal titolo “Uno dei più abili geografi e astronomi dell’età nostra Giovanni Antonio Rizzi Zannoni”,a cura di Vincenzo Boni e Gabriella Mansi, (artstudiopaparo editore), che apre la serie X dei “Quaderni della Biblioteca Nazionale di Napoli” (artstudiopaparo editore).

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10 febbraio 2015
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“Amor che ne la mente mi ragiona. Storie d’amore nei secoli”, 14 febbraio ( ore 9,00-13,00 ).
Un’occasione per scoprire un patrimonio librario sconosciuto e da ammirare: un suggestivo manoscritto della Divina Commedia, che rievoca la tragica e struggente vicenda di Paolo e Francesca , preziose edizioni illustrate dell’Orlando Furioso di Lodovico Ariosto e della Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, le principali liriche di Petrarca , alcune splendide incisioni riprese da famose sculture di Canova di Amore e Psiche e Marte e Venere.
Immagini e testi rari, splendidi manoscritti provenienti dalle raccolte della Biblioteca Nazionale di Napoli offrono il pretesto per rivisitare l’amore nei secoli dalle coppie celebri dell’età classica , Ettore e Andromaca e Enea e Didone, ai versi d’amore delle canzoni e delle poesie di Salvatore Di Giacomo, di cui si presentano gli autografi conservati nella sezione Lucchesi Palli.
La mostra resta aperta nei giorni successivi. (feriali 9,00-17,00 )-ingresso gratuito

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18 dicembre 2014 – 31 gennaio 2015
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Mostra “uno dei più abili geografi e astronomi dell’età nostra”. I manoscritti di Giovanni Antonio Rizzi Zannoni,
Biblioteca Nazionale di Napoli, Nell’ambito delle celebrazioni nazionali per il bicentenario della morte di Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, il maggior cartografo italiano tra ‘700 e’800, la Biblioteca Nazionale di Napoli espone alcune delle più importanti carte, bozze originali manoscritte del cartografo padovano, considerato l’ultimo geografo di corte e il primo cartografo dell’età moderna. Ogni carta in esposizione è stata corredata di pochi ma significativi documenti bibliografici o iconografici che segnarono un’ epoca dal 1780 al 1815, particolarmente ricca per la storia di Napoli e del Mezzogiorno d’Italia A Napoli, dove si trasferì nel 1781 su richiesta del re Ferdinando IV di Borbone per realizzare una carta topografica del Regno, il Rizzi Zannoni fu il primo direttore del Real Officio Topografico e contribuì alle grandi trasformazioni sociali, politiche del Regno, dando vita alla nascita della moderna cartografia geodetica nel Mezzogiorno d’Italia.
La Biblioteca Nazionale di Napoli si è inserita a chiusura delle manifestazioni indette dal Comitato presieduto da Vladimiro Valerio con questa significativa che dà la possibilità di conoscere il vasto prezioso patrimonio delle raccolte della Biblioteca Provinciale delle quali la Nazionale stessa è depositaria e gelosa custode dove confluirono gli oltre 22.000 volumi dell’Ufficio Topografico diretto da Rizzi Zannoni.

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Lunedì 27 ottobre 2014 ore 16.00
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Frasca recita il poeta che offrì il microfono ai suoi versi. Un omaggio di Gabriele Frasca al poeta gallese Dylan Thomas, divenuto popolare nel dopoguerra per i suoi innovativi radiogrammi, nel centenario della nascita.
Lunedì 27 ottobre ore 16.00, riprendono a pieno ritmo le attività autunnali della Biblioteca Nazionale di Napoli con gli appuntamenti settimanali delle sezioni Americana e Venezuelana. Frasca , che ha dedicato recentemente a Dylan Thomas un lavoro scenico, leggerà pagine di Under Milk Wood ( sotto il BoscoLatte).
Ogni settimana incontri , conferenze e reading dedicati alla letteratura statunitense e latino- americana raccontata attraverso la voce dei suoi scrittori mentre continuano gli appuntamenti dei gruppi di lettura in lingua : Martedì 21 ottobre ore 16.00 primo incontro del gruppo leggere lusofilo dedicato al libro dell’Inquietudine di Fernando Pessoa condotto da Regina Pereira da Silva . Proseguono anche gli incontri del sabato, ore 10.30, dell’ American Literature Reading Group dedicati a The love Song of J. Alfred Prufrockdi di T.S. Eliot, il prossimo 18 ottobre si discuteranno le proposte di lettura per il prossimo ciclo.
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BNNUFFICIOSTAMPA
responsabile giornalistico
Lydia Tarsitano
tel .081 7819381 (ore12-16) bn-na.ufficiostampa@beniculturali.it
(Napoli Biblioteca nazionale – piazza plebiscito 1- Palazzo Reale- si accede attraverso l’ingresso di piazza Trieste e Trento.)

Da:BN-NA – UFFICIO STAMPA DELLA BN DI NAPOLIA:BN-NA – UFFICIO STAMPA DELLA BN DI NAPOLI
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Categorie: Libri

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