La grande siccità dello scorso mese di agosto indusse gli addetti ai lavori a provvedere d’urgenza a pulire i canali che consentivano il riciclo delle acque dei laghi flegrei per evitare che la moria di pesci potesse ripetersi ancora.
Tornati sui luoghi quattro mesi dopo la strage di pesci, la situazione non è cambiata granchè. Lucrino, Fusaro, Averno sono ancora laghi a rischio e la carenza di fondi, le fogne abusive, e l’assenza di intervento dei comuni preposti ne stanno decretando la morte.
Una bella mobilitazione, forse, potrebbe servire alla causa. Anche perché la Regione oltre ai tre laghi ha incluso anche il Miseno tra quelli da proteggere stanziando milioni di euro nei patti territoriali.
Le amministrazioni dei comuni interessati devono solo presentare i progetti di recupero dei laghi. Con tutta la disoccupazione che c’è, ma anche con tutti gli organici gonfiati al massimo nei comuni nostrani, vuoi vedere che non si trovano i tecnici deputati a scrivere i progetti?


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