VALERIA MARINI AL GFF, DA VAMP AD ATTRICE BRILLANTE
“CON VITTORIO E’ UNA TELENOVELA. GLI VOGLIO E GLI HO VOLUTO BENE”
“FARO’ UNA FICTION TV. SI LAVORA MEGLIO CON I REGISTI STRANIERI”
Da vamp ad attrice brillante. Valeria Marini racconta al Giffoni Film Festival la sua metamorfosi artistica: abbandonati lustrini e paillettes, l’ex primadonna del Bagaglino sfodera il suo lato comico nell’ultimo film di Carlo ed Enrico Vanzina, In questo mondo di ladri, accanto ad un cast di star della commedia italiana, tra cui figurano Ricky Tognazzi, Carlo Buccirosso, Enzo Iacchetti, Biagio Izzo, Max Pisu, Leo Gullotta. “E’ una storia corale, molto divertente. Io interpreto il ruolo di Monica, che fa da esca per agganciare un miliardario, nella truffa ordita da un gruppo di persone normali, stanche di subire raggiri e soprusi – spiega – Tra l’altro Monica è ingannata anche sul piano personale, da un uomo che le promette di sposarla ed invece non ha alcuna intenzione di lasciare la moglie”. Una contro-truffa, dunque, che rispecchia la situazione dell’italiano medio: “Chi di noi non ha subito truffe o raggiri? Pensiamo soltanto alle ultime vicende di mercato -dice la Marini- Io per prima ho perso soldi investiti in titoli, consigliata male come è successo a tanti italiani”. E se nella realtà la bionda attrice si è rifatta con un investimento azzeccato e deciso “di testa propria”, nel film dei Vanzina la reazione è corale e dagli esiti esilaranti. Merito anche dell’ottima direzione degli attori: “Carlo è un grande professionista ed uno straordinario orchestratore di attori -spiega- cosa che mi è mancata invece nella mia prima esperienza con Bigas Luna”. A produrre il film Vittorio Cecchi Gori, ma sulla relazione con lui Valeria Marini preferisce glissare: “Ormai è diventata una telenovela. Dico solo che tra noi c’è un rapporto profondo ed importante e che gli ho voluto e gli voglio molto bene”. Ai giurati del Festival precisa, inoltre, di non essersi innamorata solo di uomini ricchi e potenti (“Vittorio ha tantissime qualità e con lui ho imparato ad affrontare le vicissitudini con la forza del cuore”) e confessa che baratterebbe senza esitazione la bellezza con la felicità.
Nel suo futuro professionale, cinema e forse una fiction tv: “Ho in cantiere due commedie e sto vagliando anche un progetto interessante che verrà realizzato nella prossima stagione televisiva”. Per il tipo di film che vorrebbe interpretare al momento, le piacerebbe essere diretta da Paolo Virzì o anche da Alex de la Iglesia: “Non sono esterofila ed amo molto il cinema italiano, ma forse con i registi stranieri lavoro meglio perché non subiscono l’effetto della popolarità e del personaggio”.

ENRICO VANZINA AL GFF: “IL CINEMA ITALIANO NON SI RIVOLGE PIU’ AI RAGAZZI E NON HA PRESA SU DI LORO”
Le prime parole sono per lei, la bionda Valeria Marini nei nuovi panni di attrice brillante, che lo ha preceduto al convento di San Francesco: “Nel nostro ultimo film la Marini ha accantonato lustrini e paillettes -esordisce Enrico Vanzina- ed ha dimostrato di avere grandi potenzialità comiche, tenendo testo ad attori brillanti di esperienza”. Poi i complimenti sono tutti per il Giffoni Film Festival: “Sono davvero felice di essere ospite di questa manifestazione, che ha un’eco straordinaria e si rivolge ad un pubblico che il cinema italiano purtroppo trascura”.Una pecca che, a giudizio del celebre sceneggiatore che con il fratello Carlo ha firmato i maggiori successi della commedia all’italiana degli ultimi decenni, è tra le problematiche maggiori del cinema nostrano: “Il cinema italiano non si rivolge più ai ragazzi e non riesce più ad avere presa sul pubblico giovanile – spiega – Il nostro target è avanti negli anni, mentre i giovani vanno al cinema per vedere i film americani. L’unico che ha fatto eccezione quest’anno è Veronesi con il film interpretato dal giovane Muccino”.
Quanto all’ultimo lavoro, In questo mondo di ladri, il modello di riferimento principale è La banda degli onesti: “Abbiamo voluto riproporre la classica commedia degli anni Cinquanta, quella resa grande anche da mio padre -dice- Un film all’Ocean’s Twelve, chiaramente all’italiana e con protagonisti straordinari della nostra comicità, come Carlo Buccirosso”. Tra l’altro Vanzina confessa un feeling particolare con i campani: “Lavoriamo bene con gli attori e registriamo un successo di pubblico eccezionale nelle sale dell’intera regione”. Un accenno anche al Grande Fratello: “E’ un’operazione geniale ma che mostra un modello di italiano e di gioventù davvero miserabile, ecco perché ne sono fiero nemico -spiega – Accredita l’idea che nel mondo dello spettacolo sia sufficiente apparire in un bieco contenitore, senza possedere alcun talento. Tutta colpa del voyeurismo globale che francamente mi lascia allibito”. Quanto a Pietro Taricone, ospite ieri del Giffoni Film Festival, Vanzina ritiene invece che possa avere le potenzialità per diventare attore: “Spavaldo e malinconico nel contempo, molto simpatico e con le idee chiare, può tirar fuori delle buone qualità”. Ufficio Comunicazione Giffoni Film Festival Tel 0898023400 – 0898023401 – Fax 0898023210 Website www.giffoniff.it E-mail uff.stampa@giffoniff.it

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