MARIAGRAZIA CUCINOTTA TORNA AL GFF DOPO OTTO ANNI E ANNUNCIA: IL MIO DESIDERIO? PRESENTARE NEL 2005 A VENEZIA IL FILM A EPISODI ‘BAMBINI INVISIBILI’. UN PROGETTO TARGATO ANCHE UNICEF E RAI CINEMA, PER RACCOGLIERE FONDI A FAVORE DEI RAGAZZI PIU’ POVERI DEL MONDO.
Giffoni Valle Piana. Maria Grazia Cucinotta torna al Giffoni Film festival in veste di produttrice, impegnata a realizzare, con gli amici attori e registi conosciuti sul set de ‘Il Postino’, un film sui bambini. Un “vero film, non un documentario” tiene a chiarire. Il film sara’ un contenitore di piu’ episodi (almeno sei). Ogni ‘storia sara’ girata in un Paese diverso, da un regista famoso, scritta anche da figli di sceneggiatori di grido. L’obiettivo e’ raccogliere fondi per l’Unicef e costruire una ‘Family House’ nel villaggio piu’ povero del mondo. “Il mio desiderio? Presentare, nel 2005, il mio “Al the invisibile children” alla Mostra del Cinema di Venezia”, ha spiegato Cucinotta ai giornalisti e ai giovani giurati, che, parlando di bambini, le hanno fatto domande anche sulla sua prima esperienza di mamma. Cucinotta torna a Giffoni dopo otto anni e annuncia che, oltre al film a favore dei ‘Bambini invisibili’ di tutti i Sud del Mondo, sta lavorando ad un film che raccontera’ l’arrivo del cinema nel Sud Italia, tratto dal libro “L’imbroglio del lenzuolo” di Francesco Costa. Cucinotta ha quindi difeso a spada tratta il cinema italiano, marcando le differenza con il cinema americano: “In America e’ tutto business. Ti sfruttano e ti mettono da parte. La mia non e’ delusione per le esperienze fatte in America, sia chiaro. E’ la consapevolezza che il cinema americano e’ solo questo, business e basta. In Italia, per fortuna, c’e’ ancora spazio per l’arte, per produzioni artigianali”. Cucinotta confessa a Giffoni anche un altro suo desiderio: “Portare nel mondo il cinema italiano”. Nell’incontro con i giornalisti si dilunga molto sul progetto “Al the invisibile children”. Cucinotta recitera’ nell’episodio italiano del film, diretta da Stefano Veneruso, nipote di Massimo Troisi. “Con Chiara Tilesi e Stefano Veneruso abbiamo messo a punto l’idea del film, per fare qualcosa a favore dei bambini. Un progetto internazionale che Rai Cinema ha subito sostenuto. Anche il Ministero degli Affari Esteri ci ha dato un grosso contributo. Il direttore di Famiglia Cristiana, don Sciortino mi ha quindi consigliato di coinvolgere l’Unicef”. In pratica, Cucinotta sara’ la coproduttrice della versione cinematografica della canzone ‘We are the world’. “Raccoglieremo fondi per costruire una family house dove i bambini potranno studiare ma anche mangiare – ha insistito l’attrice – . Sara’ costruita in quella che risultera’, da una ricerca che stiamo effettuando, la zona piu’ povera del mondo. Arriveremo li’ dove i bambini non sanno leggere ne’ scrivere e, soprattutto, daremo loro del cibo. Lo faremo per convincerli a frequentare la scuola. Faremo un film serio, un film vero non un documentario”. Alcuni episodi saranno diretti da grandi registi come Emir Kusturica, John Woo e Ridley Scott, Katia Lund e Mehdi Charef. Stefano Veneruso Dirigera’ l’episodio italiano. In tutti i racconti “saranno i bambini i veri protagonisti” ha sottolineato ancora la Cucinotta. L’episodio italiano sara’ girato a Napoli: “Raccontera’ la storia dei quartieri difficili – ha aggiunto l’attrice -. Le difficolta’ che vivono i ragazzi della periferia di tutte le citta’ del mondo”.

Categorie: Eventi

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