Emozioni e pensieri negativi possono modificare il cibo e l’acqua che ingeriamo?
Scritto da: Carmen Di Muro
Psicologia Quantistica | 25/02/2018
Emozioni e pensieri negativi: possono modificare il cibo e l’acqua che
ingeriamo?
Il grande filosofo L. Feuerbach sosteneva che “l’uomo è ciò che mangia”, ma
è pur vero che “l’uomo è dove, quando e come mangia”.
Il cibo è una forma altamente concentrata di energia, che apporta non solo
sostanze nutritive, ma anche campi d’informazione specifici che influiscono
sul nostro stato di salute globale. Ogni cosa presente in natura è composta
da una frequenza ben precisa e strutturata. Cose, persone, cibi e ambienti
ancor prima di poter essere colti nella loro componente tangibile sono
caratterizzati da un’energia specifica che li contraddistingue in virtù
della carica dominante di cui sono portatori.
La realtà vibra all’unisono con noi e si adatta rispondendo con frequenze
ordinate. Ad ogni azione energetica sussegue sempre una reazione di pari o
maggiore intensità vibrazionale.
André Simoneton, ingegnere elettronico francese, spese gran parte dei suoi
anni a studiare l’effetto delle vibrazioni degli alimenti sull’organismo
umano. Egli notò che ogni cibo, come ogni essere vivente, oltre ad avere un
potere calorico (chimico-energetico) aveva anche un potere elettromagnetico
(vibrazionale).
Queste frequenze derivano da svariati fattori quali la forma, la tipologia,
la composizione, il luogo di crescita, ma soprattutto la conservazione e il
trattamento subito dagli alimenti, influendo specificatamente sulle qualità
del loro campo elettromagnetico e, di conseguenza, sulle informazioni e
sull’energia vitale che essi apportano.
Oggi conosciamo la macrobiotica, una pratica alimentare che si occupa di
equilibrare l’utilizzo degli alimenti in funzione dell’organismo che li
assume e dell’ambiente in cui vive, partendo dal bilanciamento delle forze
complementari che governano l’universo. Questa è di estrema importanza, ma
nel cammino che conduce al pieno benessere di psiche, anima e corpo è
necessaria un’ulteriore consapevolezza integrata capace di allargare il
nostro sguardo per renderci maggiormente coscienti del grande potere insito
in noi nel modellare l’ambiente a partire dai suoi più semplici costituenti
fondamentali come ad esempio, l’acqua.
Struttura vibrazionale dell’acqua
La ricerca ha ormai largamente dimostrato che l’acqua è un cristallo liquido
con una matrice reticolare flessibile, che è in grado di assumere molte
forme strutturali con capacità infinita di immagazzinare informazioni
all’interno della sua matrice. Il crescente corpo di recenti dati
scientifici ha, inoltre, comprovato il suo ruolo fondamentale di mediatore
tra il mondo energetico e materiale e la sua funzione di accumulatore,
trasmettitore e trasduttore di schemi e informazioni elettromagnetiche con
le quali entra in contatto, come pure la sua capacità di conservarne la
memoria per lunghi periodi di tempo. Ciò è quanto evidenziato da ricerche
svolte anche dall’Università di Milano dove è stato visto che una piccola
quantità di acqua sottoposta a frequenze altamente positive e coerenti, non
solo presentava una configurazione armonica diversa, ma una volta aggiunta
alla classica acqua di rubinetto era in grado di modificarne il pH, la
conducibilità e il potenziale redox (parametro elettro-chimico della qualità
dell’acqua), consentendo agli agenti patogeni di perdere la loro
aggressività.
Dal momento che una parte importante dei liquidi che ingeriamo è contenuta
nei cibi diventa necessario porsi una domanda: è possibile che i nostri
pensieri, le nostre emozioni modifichino la struttura elettromagnetica degli
alimenti rendendoli benefici o dannosi per il nostro organismo?
A seconda del trattamento subito, l’acqua dei cibi forma strutture
specifiche di cluster (gocce), in quanto l’elettromagnetismo del luogo e di
chi ne viene a contatto, ha un effetto modellante sulla sua struttura, la
quale cambia e assume conformazioni diverse in virtù della carica energetica
presente.

Cibo ed energia
Amore, gioia e gratitudine sono vibrazioni potentissime a cui l’acqua
risponde in modo molto particolare che lasciano al suo interno tracce
permanenti in grado di risuonare con le frequenze dei sistemi biologici –
delle cellule e dell’acqua che li compongono – andando a riequilibrare
l’organismo.
Nella maggior parte dei casi assumiamo cibi di cui non conosciamo il tipo di
esperienza energetica che hanno vissuto. Dove e con quali frequenze sono
venuti a contatto (ripetitori, stazioni radio, inquinamento). Ma non solo.
Spesso capita che noi per primi diventiamo i maggiori responsabili della
loro contaminazione vibrazionale preparandoli, assumendoli o anche
riponendoli per lungo tempo in ambienti in cui c’è una presenza marcata di
campi elettromagnetici nocivi.
Quante volte cuciniamo o mangiamo risuonando con sentimenti e pensieri
disturbanti che parlano delle nostre preoccupazioni quotidiane?
In quei momenti non solo il nostro organismo vibrerà su frequenze
disarmoniche producendo agenti biochimici non funzionali alla vita, ma al
contempo questo campo modellerà la matrice molecolare del cibo che
amplificherà tali frequenze divenendo veleno per il nostro corpo. A chi di
noi non è capitato di assumere alimenti salutari e qualche volta accusare
gonfiore, dolore addominale o nausea?
Ed ecco che alimenti con proprietà benefiche per la vita verranno avvelenati
da basse vibrazioni perdendo i loro agenti vitali e di conseguenza
abbassando il nostro indice energetico. Frutta, ortaggi, legumi freschi e
cereali cotti a basse temperature sono cibi ad altissima radianza, ma anche
quelli che contengono in sé una maggiore percentuale di acqua.
Tutti oggi sappiamo che un’alimentazione sana promuove il benessere,
migliora la qualità della vita e può persino allungarla, ma pochi di noi si
concentra sul come, il dove e quando mangiamo, sui campi di vibrazione
presenti in noi e nell’ambiente capaci di informare e plasmare le proprietà
dell’acqua contenuta nei cibi che diventerà memoria di quella frequenza.. Le
conseguenze saranno disastrose sull’organismo e sulla nostra energia, e la
capacità di eliminarne le tossine seriamente compromessa. L’attenzione e la
cura degli aspetti che riguardano la nostra dimensione interiore associata
ad una retta scelta alimentare farà la differenza.
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Carmen Di Muro
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da: altieri@agernova.it


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