Emergenza rifiuti ad Acerra: in zona rossa come un fungo spunta la discarica abusiva.
Acerra senza pace. Al danno, poi, si è aggiunta anche la beffa, infatti, perché spunta l’ennesima discarica in piena zona rossa ad Acerra. Non sono bastati mille tra carabinieri, poliziotti e guardia di finanza, a fermare i soliti delinquenti che hanno sversato in contrada Pantano, a poche decine di metri in linea d’aria dal cantiere dell’inceneritore, un intero camion di scorie di fonderia, altamente tossiche e di amianto. A scoprirlo, venerdì 27 mattina, sono state le forze dell’ordine messe a sorveglianza del cantiere le quali hanno allertato il Comune. Sul posto si è immediatemente recato il responsabile della polizia ecologica comunale che ha provveduto, su disposizione della magistratura, al sequestro dell’area. Dalla polvere di colore grigio, accumulata sul ciglio di un canale in disuso alle spalle dello stabilimento Montefibre, fuorisciva una puzza irritante e nauseabonda. Sul cumulo di scorie di fonderia, classificate dall’Arpac come estremamente tossiche e cancerogene, erano state sversate anche delle lastre di Eternit. Il materiale, secondo le forze dell’ordine, è stato scaricato da poco tempo da qualche camion che si è intrufolato di notte nella zona, già in passato meta privilegiata degli eco-trafficanti. Resta un mistero come sia stato possibile per gli autisti depositare le scorie passando inosservati. Nei mesi scorsi la procura di Nola sgominò, con l’ausilio della guardia forestale, una organizzazione dedita al traffico di scarti di fonderia, sequestrando quattro aziende di riciclaggio di materiali ferrosi e arrestando ben quindici tra titolari e autotrasportatori accusati di aver utilizzate ben 25 discariche abusive tra Acerra, Nola e Marigliano. E da allora gli sversamenti abusivi erano diminuiti di intensità. Intanto, per il centro di trasferenza dei rifiuti di Acerra gestito dal commissariato di governo e dal bacino Napoli 2 stracolmo dal marzo scorso di 47 mila tonnellate di immondizia, la procura di Nola ha aperto un’inchiesta e sembra orientata nei prossimi giorni ad emettere un provvedimento di sequestro dell’impianto fermo per la rottura delle roto-imballatrici. Quanto sta accadendo ad Acerra e contro questa comunità, non può essere lasciato cadere nel vuoto della casualità: c’è qualcuno che manovra. Chi?


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