I maestri pizzaioli napoletani vanno a Bruxelles per svolgervi l’ennesima “Pizzafest” grazie all’intervento della Regione Campania, e il dipartimento qualità dei prodotti agro alimentari e dei servizi del ministero delle politiche agricole e forestali, si apprestano a riconoscere con atti ufficiali la denominazione “Pizza napoletana” come specialità tradizionale garantita. Questo riconoscimento prelude ad un protocollo di certificazione della qualità . I dettagli dell’operazione, finalizzata a preservare la tradizione della vera pizza dai tentativi di contaminazione saranno illustrati martedì 25, alle ore 11,30, alla Mostra d’Oltremare, il giorno prima della partenza per Bruxelles, dal Ministro delle politiche agricole, Gianni Alemanno, in conferenza stampa alla quale prenderanno parte anche il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, il presidente dell’Associazione verace pizza napoletana, Antonio Pace, il presidente della Mostra d’Oltremare, Raffaele Cercola, il presidente della Camera di Commercio, Gaetano Cola. Una volta completate le procedure, il prodotto non potrà più essere imitato e i locali che vorranno esibire il marchio dovranno attenersi a ferree norme. Dopo 18 anni di confronti legali sugli elementi che tutelano il consumatore. L’Associazione Verace Pizza Napoletana, ha raggiunto il traguardo che si era già prefissato nel 1984, quando alcuni pizzaioli siglarono un accordo presso il notaio Antonio Carannante, sul metodo da ritenersi unico e imprescindibile della preparazione della pizza, da qui il disciplinare promosso poi dal Comune di Napoli, e realizzato dal docente di scienze dell’alimentazione Giuseppe Mangoni.
Agricoltura e agroalimentare
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