SRM PRESENTA IL NUOVO NUMERO DELLA “RASSEGNA ECONOMICA” SU “REATI ECONOMICI ED EFFICIENZA DELLA GIUSTIZIA: IMPATTI SUL RISCHIO DI CREDITO”
• L’economia non osservata (Non Observed Economy) in Italia ammonta al 20,6% del PIL, una cifra superiore ai 310 miliardi di euro.
• Nel Mezzogiorno ha un valore pari al 28,6% del PIL della Macroarea. Poco più di 100 miliardi di euro.
• Se il peso dell’economia sommersa e illegale in Italia scendesse al livello medio dei Paesi dell’area euro, sarebbe possibile recuperare il 2,5% del PIL: circa 40 miliardi di euro.
• Nel Mezzogiorno tale valore sarebbe di circa 13 miliardi di euro pari al 3,6% del PIL locale.
• L’Italia è al 108° posto (tra le 190 economie prese in esame) nella classifica Doing Business come capacità di far rispettare i contratti. È al 25° posto quanto a capacità di risoluzione dell’insolvenza e procedure concorsuali.
• 1.120 giorni è la durata della procedura per la risoluzione di una controversia commerciale in Italia, con un costo che è pari al 23% del valore della controversia.
• La durata dei procedimenti giudiziari è in diminuzione. Relativamente al 1° grado di giudizio si è passati da 620 a 532 giorni negli ultimi 5 anni.
• Il numero dei procedimenti pendenti è in diminuzione, passando da circa 5,45 milioni a circa 3,8 nell’ultimo quinquennio.
• La riduzione dei tempi medi di estinzione delle sofferenze da 7 anni a 6 anni può generare un calo di 20 miliardi di euro dello stock di sofferenze entro la fine del 2020.
Napoli, 6 febbraio 2017 – Presentato oggi, presso la sede del Banco di Napoli, il nuovo numero monografico della rivista internazionale Rassegna Economica dal titolo: “Reati economici ed efficienza della giustizia: impatti sul rischio di credito”. Hanno introdotto i lavori il Presidente del Banco di Napoli, Maurizio Barracco, il Presidente di SRM, Paolo Scudieri e il Presidente del Tribunale di Napoli, Ettore Ferrara.
Salvio Capasso, Responsabile Economia delle Imprese SRM e coordinatore editoriale della rivista, ha approfondito il rapporto tra il peso dell’economia illegale e sommersa sul territorio, la funzionalità ed efficienza della sfera giudiziale e la competitività del sistema economico e finanziario e sull’incidenza del rischio di credito. In questo numero della rivista sono stati infatti analizzati i fenomeni e le relazioni in atto tra giustizia, mondo del credito e sistema economico ed imprenditoriale, allo scopo di evidenziare i nodi da sciogliere ed i terreni sui quali agire per frenare le logiche distorsive del mercato e incentivare le dinamiche di sviluppo dei territori.
I temi sollevati sono stati discussi nella tavola rotonda moderata dal Direttore Generale di SRM e responsabile della rivista, Massimo Deandreis, a cui hanno preso parte: Giuseppe Boccuzzi, Direttore Generale, Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi; Liana Esposito, Sostituto Procuratore della Repubblica, DDA di Napoli; Francesco Guido, Direttore Generale, Banco di Napoli; Giuseppe La Sorda, Responsabile Direzione Antiriciclaggio Intesa Sanpaolo; Antonio Ricciardi, Ordinario Economia Aziendale Università della Calabria; Maurizio Vallone, Direttore del Servizio controllo territorio, D. C. Anticrimine, Polizia di Stato.
Ha concluso i lavori il Capo della Polizia e Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Franco Gabrielli.
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Durante il convegno si è tenuta la cerimonia di assegnazione del Premio Rassegna Economica 2016. Quest’anno il riconoscimento è stato assegnato al saggio Sea-rail intermodality in the European Ro-Ro market: the case of Trieste Port scritto dalla dr.ssa Federica Archibugi Phd in Economia e Finanza dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”.
Il Premio, alla sua 6° edizione, è stato istituito in occasione degli 80 anni della storica rivista per dare spazio a studi brillanti di giovani ricercatori e puntare altresì alla valorizzazione del ruolo della Rassegna Economica come strumento per fornire stimoli innovativi in campo imprenditoriale e istituzionale sulle più importanti e attuali questioni concernenti lo sviluppo dell’economia e la competitività delle imprese e delle infrastrutture nel contesto nazionale ed internazionale.

Maurizio Barracco, Presidente Banco di Napoli: “Siamo lieti di ospitare al Banco di Napoli un momento di confronto su un tema di così rilevante impatto. Sappiamo come il crescente peso dell’illegalità e del sommerso rappresenti un freno per le forze sane e competitive del nostro sistema economico e produttivo e vediamo che laddove la giustizia civile risulti meno efficiente e lenta ciò costituisca uno dei principali ostacoli sul sentiero di crescita delle imprese, con effetti diretti negativi sul loro sviluppo dimensionale, i progetti e gli investimenti. Tutto ciò inoltre accresce il rischio ed il costo del credito. Il convegno di oggi è importante perché ci offre l’occasione per fare il punto su questi temi e ci consente di ricordare come il Banco di Napoli sia pienamente impegnato per favorire lo sviluppo di un’economia competitiva ed efficiente”.

Paolo Scudieri, Presidente di SRM: “Non solo la Banca, ma anche il vero imprenditore ha tutto l’interesse ad essere al fianco delle istituzioni e della giustizia contro la criminalità economica. È evidente che la presenza di corruzione, di illegalità e di malfunzionamenti nel sano processo competitivo, sono elementi che minano la forza produttiva di un territorio e ne inibiscono la crescita, e quasi sempre si traducono in competizione sleale ai danni di chi opera correttamente sul mercato. Per questo motivo SRM ha deciso di proseguire il filone di studi iniziato tre anni fa con un lavoro dedicato al peso dell’economia sommersa ed illegale in Italia a cui ha fatto seguito il volume dedicato alle imprese sequestrate alla criminalità organizzata ed, infine, lo scorso anno, il tema del Credito e Giustizia e le sue relazioni ed impatti sulle dinamiche economiche”.

Francesco Guido, Direttore Generale Banco di Napoli: “Il lavoro presentato oggi da SRM mette in risalto diversi elementi che impattano direttamente sull’operatività bancaria. L’efficienza del sistema giudiziario, calcolata sulla base di uno dei principali indicatori, cioè la durata dei procedimenti, ha assunto un ruolo ancor più determinante se letto in relazione alle dinamiche del sistema creditizio ed in particolare delle sofferenze bancarie. Migliorare la performance della nostra Giustizia è un obiettivo a cui devono tendere tutti gli operatori che agiscono sul mercato, ognuno per la propria parte. Le banche nel loro complesso partecipano attivamente a tale processo, oltre il 90% delle segnalazioni antiriciclaggio provengono dal sistema bancario, con un incremento del 5,7% rispetto allo scorso anno. Credo che questi pochi dati esemplifichino l’importanza del lavoro che si sta facendo sul tema della Giustizia e sull’importanza della collaborazione tra le istituzioni preposte e il sistema bancario”.

Massimo Deandreis, Direttore Generale di SRM: “È evidente che esiste una relazione diretta tra efficienza della Giustizia e rafforzamento del sistema bancario. È indubbio che siano necessarie proposte regolamentari e operative volte a favorire questo processo virtuoso, come peraltro sta già in parte avvenendo, e che è utile completare il programma di riforme nel campo della giustizia in modo da permettere all’Italia di avvicinarsi ai tempi degli altri paesi europei. Vorrei sottolineare che una riduzione dell’attuale durata media dei processi per il recupero crediti, da 7 a 2 anni, potrebbe dimezzare lo stock dei crediti deteriorati e che se la lunghezza media dei procedimenti si riducesse del 10% la dimensione media delle imprese italiane crescerebbe di circa il 2%. Credo che il convegno di oggi promosso da SRM e Banco di Napoli possa rappresentare un ulteriore occasione di confronto e di stimolo”.
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Alcuni dei principali numeri che emergono dalla Rassegna Economica.
Illegalità e sommerso riducono la competitività del sistema Paese incidendo anche sul Pil potenziale riducendone le attese di crescita.
• L’economia non osservata (denominata NOE-Non Observed Economy) in Italia rappresenta un valore intorno al 20,6% del PIL nazionale, una cifra che si stima quindi ben superiore ai 310 miliardi di euro.
• L’economia non osservata nel Mezzogiorno rappresenta un valore intorno al 28,6% del PIL della Macroarea. In questo caso la stima è poco superiore ai 100 miliardi di euro.
• Se il peso dell’economia sommersa e illegale in Italia scendesse al livello medio dei Paesi dell’area euro, sarebbe possibile recuperare il 2,5% del PIL nazionale pari ad un valore di circa 40 miliardi di euro.
• Nel Mezzogiorno il valore recuperabile ipotizzando un allineamento alle medie nazionali sarebbe di circa 13 miliardi di euro pari al 3,6% del PIL locale.
La perdita di valore aggiunto causata dall’illegalità deve trovare un contrappeso nell’efficienza del sistema giudiziario, e sebbene l’Italia sia ancora lontana nella classifica europee per la durata dei processi e per i costi connessi alla risoluzione delle controversie commerciali, si intravedono significativi miglioramenti non solo sui tempi e procedimenti ma anche sul versante della digitalizzazione.
• L’Italia è al 108° posto nel ranking delle 190 economie prese in esame dal Rapporto Doing Business quanto a capacità di far rispettare i contratti. E al 25° posto quanto a capacità di risoluzione dell’insolvenza e procedure concorsuali.
• 1.120 giorni è la durata della procedura per la risoluzione di una controversia commerciale standard in Italia, con un costo che è pari al 23% del valore della controversia.o La durata dei procedimenti giudiziari (disposition time) è però in diminuzione. Relativamente al 1° grado di giudizio si è passati da 620 a 532 giorni tra il 2010 ed il 2014.
• Anche il numero dei procedimenti pendenti è in continua diminuzione, passando da circa 5,45 milioni alla fine dell’anno giudiziario 2009-10 a circa 3,8 a fine 2015.
• Inoltre il clearance rate, che misura la capacità di smaltire i casi sottoposti a giudizio in un determinato intervallo di tempo, è risultato il valore più alto dei 47 paesi censiti (119%).
L’Efficienza della Giustizia e peso della illegalità sono fattori che incidono direttamente sulla competitività del sistema economico, finanziario e imprenditoriale del nostro Paese. Alcuni semplici indicatori lo testimoniano:
• Si stima che se la lunghezza media dei procedimenti si riducesse del 10% la dimensione media delle imprese italiane crescerebbe di circa il 2%.
• La certezza del quadro normativo ed i tempi della giustizia civile sono tra i fattori più rilevanti a cui le imprese estere guardano per investire in Italia; in una survey dedicata di Aibi-Cerved essi sono rispettivamente al 4° e 5° posto in graduatoria. Ai primi due posti ci sono il carico normativo/ burocratico e quello fiscale.
• In relazione alle riforme già in corso di implementazione si stima che una riduzione dei tempi medi di estinzione delle sofferenze da più di 7 anni a 6 anni complessivi può generare un calo di circa 20 miliardi di euro dello stock di sofferenze entro la fine del 2020 (stima Cerved).
• Se si riuscisse a ridurre da 7 a 2 anni (durata benchmark di eccellenza) i tempi di recupero crediti, lo stock di sofferenze attualmente in carico al sistema creditizio si dimezzerebbe.
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CREDITO E GIUSTIZIA: REATI ECONOMICI ED EFFICIENZA DELLA GIUSTIZIA Presentazione del nuovo numero della Rivista “Rassegna Economica”
Lunedì 6 febbraio 2017 alle ore 10.30 sarà presentato presso la Sala delle Assemblee del Banco di Napoli il nuovo numero monografico della rivista internazionale Rassegna Economica dal titolo: “Credito e Giustizia: Reati economici ed efficienza della giustizia: impatti sul rischio di credito”.
Il volume analizza il peso dell’economia sommersa ed illegale sul sistema economico ed il relativo impatto sul rischio di credito; si focalizza inoltre sugli strumenti di prevenzione, analisi e repressione e sulle performance della giustizia civile ed amministrativa in tale ambito.
Il convegno sarà aperto dagli indirizzi di saluto di Maurizio Barracco, Presidente del Banco di Napoli, Paolo Scudieri, Presidente di SRM ed Ettore Ferrara, Presidente del Tribunale di Napoli.
Seguirà la presentazione del volume a cura del Responsabile Economia delle Imprese SRM e coordinatore editoriale della rivista, Salvio Capasso.
I temi sollevati saranno discussi nella tavola rotonda moderata dal Direttore Generale di SRM e responsabile della rivista, Massimo Deandreis, che vedrà la partecipazione di: Giuseppe Boccuzzi, Direttore Generale, Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi; Liana Esposito, Sostituto Procuratore della Repubblica, DDA di Napoli; Francesco Guido, Direttore Generale, Banco di Napoli; Giuseppe La Sorda, Responsabile Direzione Antiriciclaggio, Intesa Sanpaolo; Antonio Ricciardi, Ordinario Economia Aziendale Università della Calabria e Segretario Generale IPE; Maurizio Vallone, Direttore del Servizio Controllo del Territorio, D. C. Anticrimine della Polizia di Stato.
Interverrà per le conclusioni il Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Franco Gabrielli.
Il convegno si concluderà con la cerimonia di assegnazione del Premio Rassegna Economica 2016.
Scarica il programma
Al convegno sarà fornita copia dello studio e sintesi dei risultati.
L’ingresso alla sede del Banco di Napoli in via Toledo 177 sarà consentita a partire dalle ore 10.00 e non oltre la capienza della sala. Per ragioni organizzative e motivi di sicurezza è gradita la richiesta di accredito al convegno.
da: m.ripoli@sr-m.it

Categorie: Libri

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