Casertavecchia: Settembre al borgo, (29/8-11/9). Uno spettacolo a sera.
L’arte «diagonale», il segno scritto che incontra la parola cantata, la musica. È nel tema – «Diagonali, ovvero Trough the line» – la novità della XXXIV edizione del «Settembre al Borgo». Il cartellone allestito da Giuliana De Sio, alla sua quarta esperienza di direttore artistico della rassegna, è ormai definito, a partire dalle date: dal 29 agosto all’11 settembre; quattordici giorni e quattordici spettacoli. Attraversamenti tra musica e parola: musica che si trasforma in parola e parola che acquista sonorità musicali. Attraversamenti anche in senso geografico: dalla Lisbona di Dulce Pontes a Francesco Piccolo, dall’Argentina di Julio Bocca alla Caserta di Laudadio e Ianniello, da Gianna Nannini a Roberto De Francesco, alla Piccola Orchestra Avion Travel a Enzo Moscato e Tony Servillo. Insomma, il tentativo di recuperare radici e culture fortemente legate al territorio, ma capaci di «attraversare» il panorama artistico di tutto il mondo. Altra novità è la cancellazione della seconda serata, per evitare sovrapposizioni. Questa edizione, infatti, prevede un solo appuntamento al giorno per un totale di nove spettacoli nel Castello della Torre (ingresso, a pagamento, ore 20.30) e cinque in piazza del Duomo (ingresso, gratuito, ore 21). «La rassegna è una summa dell’offerta turistica campana in cui si coniuga con gusto la bellezza naturale dei luoghi, il patrimonio artistico e lo spessore culturale degli spettacoli», sottolinea l’assessore regionale al Turismo Teresa Armato. Per il sindaco di Caserta Luigi Falco «il successo di una manifestazione ormai storica come il Settembre al Borgo è funzione della piena sinergia tra le istituzioni e gli operatori locali ed i professionisti coinvolti nella manifestazione». E il «padrone di casa» Ettore Cucari, amministratore dell’Ente per il Turismo di Caserta, non manca di far notare che «il cartellone di quest’anno arricchisce ulteriormente un marchio culturale già noto in Italia e all’estero nel mondo dell’arte». A firmare l’immagine del festival sarà (quarta volta anche per lui) il pittore-attore Antonino Iuorio, che regala alla rassegna un altro «segno» originale del suo tratto «pittorico narrante». (Umberto Sarnelli, Il Mattino)
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