Beni culturali: Due milioni di euro per Palazzo De Simone nel Comune di Bracigliano (Sa).

I fondi consentiranno di completare il Polo multifunzionale. Intanto, inaugurato il parcheggio di via Filzi

Bracigliano. Due milioni di euro per il completamento dei lavori di restauro di Palazzo De Simone.
Uno dei simboli del comune di Bracigliano si appresta a diventare il centro propulsore della vita sociale e culturale del paese e delle zone limitrofe.
Un vero e proprio Polo multifunzionale con anfiteatro da 400 posti e apparecchiature multimediali, area istituzionale con uffici e biblioteca, museo, sede della pro loco, ala formativa.
A breve l’Amministrazione comunale, diretta dal sindaco Ferdinando Albano, provvederà alla pubblicazione del bando per l’affidamento dell’intervento.
Il nuovo finanziamento, pari a circa 2 milioni di euro (rinvenienze finanziarie del POR Campania 2000-2006), deliberato dalla Giunta Regionale nelle scorse settimane, si aggiunge ai circa 8 milioni già appaltati e destinati alla realizzazione del primo lotto dei lavori di ristrutturazione edilizia, recupero e riqualificazione ambientale della dimora storica di scuola vanvitelliana.
Il primo cittadino di Bracigliano, Ferdinando Albano, esprime soddisfazione per l’arrivo del finanziamento regionale che permetterà di ultimare l’intervento di restauro del castello che, nel 1754, da antico fortino fu trasformato in residenza nobiliare dal marchese Nicola Gerardo Miroballo.
“Finalmente sarà completata la sistemazione dello storico Palazzo De Simone, punto di riferimento culturale per l’intera provincia di Salerno – afferma il sindaco Albano -.
Il Palazzo diverrà un polo multifunzionale con al suo interno un auditorium per conferenze, dibattiti ed eventi sociali e culturali, un museo della civiltà contadina, un’ala “istituzionale”, una dedicata alla formazione e alla cultura con annessa biblioteca, e altro ancora”. Sede del Parco letterario “Lo Cunto de li Cunti”, ispirato all’opera omonima di Gianbattista Basile (1566-1632), Palazzo De Simone si appresta a diventare il centro nevralgico di Bracigliano.
Il progetto rappresenta un volano per lo sviluppo economico e occupazionale del paese.
– Taglio del nastro per la nuova area di sosta.
Nei giorni scorsi è stato inaugurato il parcheggio attrezzato a servizio del polo scolastico di via Filzi e del Palazzo De Simone.
“Il parcheggio – aggiunge il sindaco Albano – ha una disponibilità di circa 50 posti auto ed è di importanza strategica per la riqualificazione urbanistica del centro storico di Bracigliano e per il miglioramento della mobilità cittadina”.
Il progetto, il cui importo complessivo ammonta a 464.811,21 euro, è stato redatto dall’ing. Vincenzo Villano.
I lavori sono stati eseguiti dalla ditta Rescigno. All’inaugurazione erano presenti i dirigenti scolastici e un gruppo di alunni delle scuole medie, il primo cittadino Ferdinando Albano con la giunta al completo, alcuni consiglieri comunali e i carabinieri della locale Stazione.
La benedizione dell’opera è stata effettuata dal parroco della chiesa di San Giovanni Battista, don Emmanuel Vivo.
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STORIA DEL PALAZZO DE SIMONE
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Non si hanno notizie circa l’anno della fondazione del castello di Bracigliano. intorno al Mille da Castellammare di Stabia a Serino formavano una cortina di ferro per la difesa della zona: Pimonte, Lettere, Gragnano, Castellammare di Stabia, Angri, Sarno, Nocera, S. Maria a Castello, Castel San Giorgio, Bracigliano, Forino, S. Severino, Montoro, Solofra, Serino.
Stimiamo necessario far notare che il nostro non ebbe la struttura del castello tradizionale; fu piuttosto un piccolo forte, o se si vuole, una fortezza di modeste proporzioni. Lo rileviamo dall’unica testimonianza storica in nostro possesso, che è del secolo xv. Infatti dal “Repertorio dei Quinternioni di Principato Citra e Ultra, ms. n. 100 conservati nella Biblioteca Provinciale di Salerno, carte 22v-23r, risulta che nel 1416 Carlo Pagano comprò dalla Regina Giovanna II il Casale di Bracigliano cum eius turri, seu fortelitio”. La parola “fortelitio” precisa infatti che si trattava di un piccolo forte.
Probabilmente il castello fu fondato su di un antico caposaldo romano, simile a quelli che Roma eresse qua e là dopo la conquista della Campania e del Sannio, per consolidarvi il dominio. La nostra supposizione trae origine dal fatto che la conca di Bracigliano per la sua posizione riveste particolare importanza per la protezione e difesa delle antiche strade militari nelle valli adiacenti al di là dei rispettivi spartiacque. Infatti essa è aperta a NO dal valico di Pratelle che porta a Quindici, Moschiano, Lauro, Nola; a NE dal passo di Salto che mette in comunicazione con Forino, Contrada e Avellino; a SE dalla vallecola S. Nazario-Ciorani per la quale si passa nel sanseverinese; a S dal passo Madonna del Carmine che porta a Siano, Castel S. Giorgio e all’agro nocerino-sarnese.
Nel 1754 l’antico fortino fu trasformato in residenza nobiliare a opera del marchese Nicola Gerardo Miroballo. Della sua maestosità fanno menzione i seguenti versi scolpiti su di una lapide:
A Niccolò Miroballo d’Aragona
marchese di Bracigliano
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Tra mortali signor giunger non puole
chi del buon gusto vive opra sì bella.
Rinnovator tu fosti alma di quella
che puol da noi chiamarsi eccelsa mole.
1754
Morto nel 1790 senza eredi “in feudalibus” il marchese Cesare Pasquale Miroballo, il feudo divenne terra regia e per conseguenza anche il palazzo entrò a far parte del demanio pubblico.
L’ingegnere e architetto Gaetano del Pezzo, durante varie visite a Bracigliano, osservò con occhio di esperto tecnico, oltre che di artista, il palazzo marchesale e giunse a conclusioni molto valide. Ammirava la struttura del palazzo, frutto di un progetto magistrale per l’armonia, la posizione, le due facciate, anteriore e posteriore, la struttura dei terranei, dei torrioni, e delle grandi soffitte. Ma soprattutto lo colpiva il taglio della montagna per la costruzione dell’edificio. Il semicerchio che chiude il grande cortile, con al centro la cascata, alimentata dal proprio acquedotto, secondo lui è opera di vero maestro.
Confrontando il complesso delle opere del Vanvitelli, a lui ben note, giungeva alla conclusione che il palazzo, per l’architettura in generale ma soprattutto per il cortile, ottenuto tagliando la montagna, è opera di Luigi Vanvitelli.
Il palazzo fu acquistato dal sig. Aniello De Simone per se e per i suoi eredi. Il contratto fu stipulato il 18 giugno 1824 tra il Re delle due Sicilie Ferdinando I, rappresentato dal principe di Gerace D. Pasquale Serra e dal sig. D. Aniello Se Simone, proprietario.
Con istrumento, rogato dal Segretario comunale Dott. Felice Rescigno da Roccapiemonte il 27 novembre 1938, il palazzo fu acquistato dal Comune.
Notizie tratte da: “STORIA DI BRACIGLIANO” di P. Teofilo M. Giordano
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LA NOTA
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Gentili colleghe e colleghi,
Vi invio un comunicato stampa dal Comune di Bracigliano con 2
notizie:
1) in arrivo DUE milioni di euro (fondi europei) per il completamento del restauro di Palazzo De Simone che diverrà un Polo multifunzionale
2) inaugurazione della nuova area di sosta, parcheggio di 50 posti a servizio del polo scolastico di via Filzi e del Palazzo De Simone.
– Allego la storia di Palazzo De Simone e una foto d’epoca
InvitandoVi a dare risalto alla notizia e ringraziandoVi per la disponibilità, auguro a tutti buon lavoro.
Cordiali saluti
dr. Basilio Puoti

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Per info:
dott. Basilio Puoti
giornalista
Cell. 320.2954636 – 328.5684789
basiliopuoti@libero.it


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