Agro Nocerino Sarnese: posti di lavoro a rischio

Le imprese del pip di Taurana attaccano l’attuale gestione di AgroInvest

Agro nocerino sarnese: posti di lavoro a rischio. Gli imprenditori, assegnatari dei lotti dell’area pip di Taurana (tra i Comuni di Angri, Sant’Egidio e S. Marzano), alzano la voce contro l’attuale gestione di AgroInvest spa, con sede ad Angri.
Lo fanno attraverso una conferenza stampa, organizzata a Nocera Inferiore, presso la sede di Agrofuturo, società presieduta da Genioso Zollo, consigliere di amministrazione di AgroInvest ed espressione della parte privata della spa.
Obiettivo: rendere pubbliche le difficoltà che le imprese stanno incontrando nel realizzare gli investimenti nell’area.
“È necessario riaprire un dialogo con AgroInvest per poter completare i nostri progetti industriali”. Ad affermarlo sono i rappresentanti del costituendo comitato delle aziende assegnatarie dei 33 lotti del Pip Taurana, Andrea D’Auria e Renato Gallo.
“Lo sforzo che stiamo sopportando per portare avanti i programmi di investimento è a dir poco gravoso – afferma D’Auria – soprattutto, in un momento difficile come quello attuale. E proprio in questo momento, agli inizi di agosto, abbiamo ricevuto una lettera di Agroinvest -a firma dell’AD, Mario Santocchio- in cui veniva reso noto un incremento del costo presunto di assegnazione dei lotti di 14,64 euro che si traduce in un aggravio di spese del 21% circa. In certi casi questo aggravio, in termini assoluti, può superare i 200.000 euro”.
Le aziende non contestano l’aumento del costo di assegnazione dei lotti, ma le modalità con cui Santocchio ha agito.
“Da un lato l’AD ci ha chiesto di provvedere al pagamento del conguaglio dovuto entro un “termine tassativo” di 30 giorni – aggiunge Gallo – dall’altro nulla è riferito sulla data di completamento dei lavori e di allacciamento delle utenze (previsti per la fine di aprile scorso!), sulle motivazioni tecniche che hanno determinato questo aumento, su un aggiornamento del quadro economico generale e sulla relativa determinazione del costo finale”.
Per due volte le aziende hanno chiesto formalmente, ma inutilmente, un incontro chiarificatore all’avv. Santocchio, “per esporgli in modo chiaro le nostre questioni e tracciare insieme una strategia condivisa per superare gli ostacoli che stiamo incontrando”, continua D’Auria. L’incertezza che scaturisce da tale situazione sta provocando grossi disagi nella gestione delle aziende. “Condivido pienamente le istanze degli imprenditori – sostiene Zollo – anche perché nella lettera l’AD si riferisce ancora a costi di previsione, ciò significa che potrebbero ulteriormente aumentare.
E questo è ancor più probabile visto che negli ultimi tempi l’AD ha incrementato significativamente il numero dei dipendenti (di 5 unità) e dei consulenti esterni (di 6) il che, in assenza di una programmazione puntuale pone seri dubbi circa la necessità di tali incrementi e la capacità di copertura finanziaria da parte della società. A questo si aggiunge una lievitazione dei costi di gestione causata da spese a volte ingiustificate”.
Le imprese puntano il dito contro i ritardi accumulati nel completamento dei lavori che hanno fatto saltare i piani di investimento, senza contare il fatto che le banche sono meno disponibili a co-finanziare progetti rispetto a due anni fa. Zollo si è impegnato a formalizzare la richiesta di un Cda ad hoc sull’argomento,
“certo di riscontrare il favore degli altri consiglieri oltre che del presidente” e ha sottolineato l’atteggiamento di chiusura totale dell’attuale AD di Agro Invest che, dal suo insediamento, “ha tenuto solo due riunioni di Cda, una delle quali obbligatoria per l’approvazione del progetto di bilancio, esautorando quasi completamente il Cda ed evitando qualunque coinvolgimento dei consiglieri nelle attività societarie”.
“Eppure è buona prassi per un AD organizzare almeno il cosiddetto “Cda di programmazione” dove presentare il “Piano Industriale”, farlo approvare dal consiglio e procedere alla sua realizzazione con il coinvolgimento degli altri consiglieri – conclude Zollo -. Nulla di tutto questo è stato fatto. Nessuna strategia è stata definita. Oltretutto l’incremento dei costi di gestione finirà per ricadere sulle spalle delle aziende; bisognerebbe quindi, contenerli al minimo possibile. Vorrei però tranquillizzare le imprese: sono certo che quanto prima ci incontreremo in Agroinvest; in relazione alle preoccupazioni derivanti dall’aumento dei costi di struttura, sarà mia cura verificare insieme ai consiglieri la consistenza di tali aumenti e, se necessario, provvederemo a individuare una soluzione che eviti di penalizzare ulteriormente le aziende”.
Nel frattempo, comunica Zollo, “le istanze degli imprenditori sono già state accolte dal presidente della Provincia Cirielli che ha provveduto prima a convocare Pasquale Mauri, nella doppia veste di consigliere provinciale e membro del Cda di Agroinvest, e poi, delegando gli assessori Squillante e Bellecosa affinché facciano gli approfondimenti necessari, il tutto nell’interesse delle parti coinvolte”.

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Gentili colleghe e colleghi,
Vi invio un comunicato stampa sulla conferenza stampa di oggi,tenutasi presso Agrofuturo, sulla questione del Pip di Taurana e sull’aumento dei costi dei suoli al mq.
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Sono intervenuti Genioso Zollo e 15 rappresentanti delle aziende.
InvitandoVi a dare risalto alla notizia e ringraziandoVi per la disponibilità,
auguro a tutti buon lavoro.
Cordiali saluti
dr. Basilio Puoti
Cell. 320.2954636 – 328.5684789
Per info: dr. Basilio Puoti
cel. 320.2954636

da: basilio.puoti1@alice.it


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