A CASA DI NINETTA IL TYCOON BEZOS
Di Laura Caico
Accoglienza e discrezione. Queste le grandi qualità – oltre all’ottima cucina – che rendono particolari Carmine e Anna Sastri, rispettivamente fratello e nipote della famosa attrice e cantante napoletana Lina Sastri, alla guida del ristorante “A casa di Ninetta”, un locale dalle atmosfere d’antan: nel loro “buen retiro”, scenario di ritrovo artistico e culturale della città di Napoli, scelto dalla Casa Reale Danese quale fornitore ufficiale, si sono accomodati i personaggi nazionali e internazionali più svariati, dai divi del pallone a quelli delle riviste patinate, esponenti della jet society, protagonisti della politica e della mondanità, mai disturbati nella privacy di un gustoso pranzo “alla napoletana” da alcuna intrusione dei media giacchè, come afferma la garbatissima Anna “garantiamo la massima tranquillità ai nostri ospiti e mai abbiamo comunicato la loro presenza perchè li abbiamo sempre valutati come opportunità di un’esperienza personale piu’ che commerciale”. Ed è così che è passato inosservato l’arrivo fra i tavoli e i salottini della “ casa di Ninetta” (intitolata alla memoria dell’indimenticabile mamma di Lina e Carmine) dell’uomo piu’ ricco del mondo, il fondatore di Amazon Jeff Bezos, il cui patrimonio ammonta a 150 miliardi di dollari e che è stato invece paparazzato in altri locali partenopei mentre apprezzava il pesce del Golfo. Però, a “ casa di Ninetta” – una casa mitteleuropea che riporta indietro nel tempo, dove l’arredamento ricrea un’atmosfera intima, dove ogni elemento, da mobili ai libri, è stato scelto con cura per il suo aspetto “vissuto e caldo” e racconta la storia della tradizione partenopea, il miliardario statunitense, in compagnia della sua splendida famiglia, moglie e 4 figli, si è concesso l’assaggio della “verace” cucina povera napoletana, richiedendo abbondanti porzioni di candele alla Genovese e ziti spezzati al Ragu’.
“Come tutti i grandi è una persona umilissima e gentile – ha dichiarato Carmine Sastri – e si è lasciato affascinare dalla storia della cucina povera napoletana e ha voluto conoscerne i sapori più autentici: si è anche incuriosito per l’arredo “di famiglia” del nostro locale e così gli abbiamo raccontato la nostra storia, l’amore che mettiamo nel nostro lavoro, la missione di tramandare quei sapori protagonisti della nostra infanzia e pezzo di memoria collettiva dell’antica Napoli. Noi proponiamo proprio le ricette mutuate da mia nonna Emilia e da mia madre Anna (detta Ninetta), donne dell’800, depositarie di quei segreti che rendono unica la cucina napoletana nel mondo. L’apprezzamento di Jeff Bezos, per le nostre pietanze e l’interesse dimostrato per la nostra famiglia ha ripagato pienamente la passione con cui cerchiamo continuamente di migliorare la nostra offerta gastronomica e l’accoglienza degli ospiti”.
E, invero, di clienti importanti è ricca la vicenda professionale di questo delizioso locale, quasi a ridosso del lungomare, con tavolini esterni dove arriva l’inconfondibile aria salmastra del golfo e grandi tavole interne dove si sono accomodati a più riprese mostri sacri del cinema come Claudia Cardinale e Giancarlo Giannini, volti del piccolo e grande schermo come Alessandro Gassman, protagonisti dello showbiz tra cui Carlo Buccirosso, Enzo Gragnaniello, il cantautore libanese naturalizzato britannico Mika e aristocratici di alto rango come Sua Altezza Reale la Principessa Beatrice di Borbone delle Due Sicilie
ormai amica della famiglia Sastri a cui ha reso omaggio del proprio Stemma Reale realizzato con la seta di San Leucio.
Laura Caico


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