Costiera amalfitana, un mare da proteggere. Un patrimonio dell’Umanità minacciato dall’industria del tonno.

Con gli ambientalisti che attaccano la stabulazione dei tonni a Cetara,
i produttori si difendono: “A rischio duecento famiglie”
Dall’Assessore regionale Luigi Nocera la proposta di un tavolo di concertazione,mentre Grazia Francescato, nel sottolineare l’improponibilità del progetto
in Costiera, auspica aiuti per i pescatori.

Un tavolo di concertazione tra tutti gli enti competenti quali Comuni, Provincia, Regione, Parco dei Monti Lattari e Comunità Montana.
Lo ha proposto l’assessore regionale Luigi Nocera che ha
individuato come linea mediana la possibilità di valutare più serenamente eventuali rischi dell’impianto di stabulazione dei tonni in progettazione a Cetara.

“E’ comunque inimmaginabile prevedere un allevamento del genere in Costiera Amalfitana” ha poi aggiunto assessore regionale all’ambiente intervenuto ieri pomeriggio a Maiori nel corso del convegno sul tema “Costiera amalfitana, un mare da
proteggere” promosso da Italia Nostra, Greenpeace e Wwf col patrocinio del Comune di Maiori.
Il Convegno, nel corso del quale è stata invocata da parte del rappresentante regionale l’urgenza di un confronto fra enti, ha fatto registrare un serrato dibattito tra le varie componenti ambientaliste e i numerosi partecipanti (ricercatori, politici e produttori) i quali hanno espresso diverse posizioni talvolta contrastanti tra loro.
“Il nostro obbiettivo – ha dichiarato Raffaella Di Leo, presidente regionale di Italia
Nostra – è quello di confrontarci, dati scientifici, alla mano sugli effetti che l’allevamento potrebbe
avere sull’ecosistema marino”. Un problema, questo, sottolineato anche da Carlo Trozzi, direttore
tecnico di Teche Consultino, secondo il quale “il progetto approvato dal Comune di Cetara
presenterebbe alcuni limiti in quanto non ci sarebbero solo indicazioni generali e non offrirebbe nessuna garanzia per preservare le esigenze del comprensorio amalfitano”.
Di parere diametralmente opposto è stato l’intervento di Alfonso Pappalardo. “Noi tuteliamo la specie perché viviamo con i tonni – ha detto il presidente del consorzio del tonno rosso del Mediterraneo – Si dovrebbero colpire, piuttosto, tutti i pescatori dilettanti che fanno strage di novellame. Vogliamo
esclusivamente allevare i tonni da noi pescati per poi rivenderli direttamente ai giapponesi senza alcuna mediazione e questo perché la pesca indiscriminata del tonno ha portato il comparto quasi al collasso. Oggi, in gioco, c’è la sopravvivenza di più duecento famiglie. Ci è stato contestato che le gabbie potrebbero produrre inquinamento ma nessuno ha pensato che in costiera, nel periodo estivo, i residenti sono oltre 400.000 e tranne Positano e Minori, tutti gli altri comuni sono sprovvisti di depuratori”
No alle gabbie in Costiera è anche la ferma convinzione di Grazia Francescato, parlamentare dei verdi
e componete della Commissione Ambiente della Camera, secondo la quale si devono però tutelare
anche gli interessi dei pescatori e combattere la pesca illegale del novellame che è una delle minacce
maggiori per l’estinzione della specie.
“L’allevamento in Costiera è improponibile – ha detto la
Francescato – ma bisogna comunque dare un’alternativa ai pescatori”.
Di un incarico neutrale che possa far svanire ogni dubbio sul presunto inquinamento degli impianti di stabulazione ha parlato, invece, Salvatore Gagliano.
“Con la Regione nel ruolo di mediatore bisogna affidare un incarico ad un laboratorio scientifico per studiare il problema e sgombrare il campo da
qualsiasi dubbio”.
Da: Ufficio Stampa [ufficiostampa@cometer.it]

NOTA PRELIMINARE
“Costiera amalfitana, un mare da proteggere” è il titolo del convegno in programma il 10 febbraio prossimo a Maiori per discutere del progetto di stabulazione dei tonni al largo di Cetara. Nel corso della tavola rotonda, organizzata da Italia Nostra, Greenpeace e Wwf con il patrocinio del Comune di Maiori, verrà approfondito il tema della tutela ambientale e più in particolare di un territorio patrimonio dell’umanità minacciato, secondo le associazioni ambientaliste, dall’industria del tonno.
Il progetto che prevede l’installazione di un allevamento intensivo di tonni nel tratto di mare tra Cetara e Maiori, rischierebbe di contaminare pesantemente un angolo di Costa tutelato dall’Unesco, con il pericolo concreto di arrecare pesanti conseguenze nell’economia del turismo e del territorio nel suo complesso.
Di qui, la necessità di radunare tutti intorno ad un tavolo per dar vita ad un momento di studio ed analisi, sulle implicazioni delle concessioni rilasciate dal comune di Cetara. Al convegno, in programma presso l’Auditorium “L’Incontro di Maiori” sono previsti gli interventi della prefettura di Salerno, dei comuni della Costiera amalfitana, della Comunità Montana “Penisola amalfitana”, di deputati, assessori regionali, consiglieri regionali, degli Istituti superiori della costiera amalfitana, studiosi, ambientalisti, imprenditori, giornalisti, circoli nautici e capitaneria di porto.
da: Ufficio Stampa [ufficiostampa@cometer.it]
Il progetto di installare un allevamento intensivo dei tonni, nel tratto di mare tra Cetara e Maiori, rischia di contaminare pesantemente un angolo di Costa tutelato dall’Unesco, con il pericolo concreto di arrecare pesanti conseguenze nell’economia del turismo e del territorio nel suo complesso. Questo convegno vuole essere un momento di studio ed analisi, sulle implicazioni delle concessioni rilasciate dal comune di Cetara.

IL PROGRAMMA
Sabato 10 febbraio 2007, ore 15,30
Auditorium L’Incontro, Maiori, Costiera amalfitana

Ore 15,30
Saluti
Stefano Della Pietra, sindaco di Maiori
Angelo Paladino, assessore all’ ambiente provincia di Salerno
Raffaella Di Leo, presidente regionale Italia Nostra
Ore 15,45
Allevamento del tonno rosso: il progetto
Alfonso Pappalardo, vice presidente Consorzio operatori del tonno rosso del Mediterraneo: presentazione del progetto “attività stabulazione tonni”
Carlo Trozzi, direttore tecnico Techne Consulting srl: “Controdeduzione tecnico-scientifica alla analisi di compatibilità ambientale della attività di stabulazione dei tonni nelle acque territoriali di Maiori e Cetara”
Ore 16,15
Effetti sull’ecosistema marino
Valerio Zupo, stazione zoologica “A.Dohrn”
Giovanni Fulvio Russo, cattedra di ecologia Università degli studi di Napoli Parthenope
Alberto Gentile, esperto fauna ittica wwf Salerno
Alessandro Giannì, responsabile campagna mare di Greenpeace Italia
Ore 17,30
Quale turismo per la costiera amalfitana?
Lorenzo Cinque, presidente albergatori provincia di Salerno
Anna Citarella, presidente associazione albergatori di Maiori
Guido Arzano, presidente Ascom Salerno
Giacobbe Ruocco, amministratore azienda di soggiorno e turismo di Maiori
Anna Savarese, presidente Parco dei Monti Lattari
Antonino Miccio, direttore Area Marina Protetta di Punta Campanella
Giancarlo Chiavazzo, responsabile scientifico Legambiente Campania
Massimo Maresca, componente commissione mare Italia Nostra
Luigi Nocera, assessore regionale all’ambiente
Grazia Francescato, deputato dei Verdi, VIII commissione (ambiente, territorio e lavori pubblici)
Modera Maria Rosaria Sannino, giornalista

Dibattito

Saranno presenti:
Salvatore Gagliano, consigliere regionale An
Francesco Manzi, consigliere regionale Italia dei Valori
Pasquale Marrazzo, consigliere regionale UdC
Michele Ragosta, consigliere regionale Verdi
Antonio Scala, consigliere regionale sinistra indipendente di sinistra
Guglielmo Vaccaro, consigliere regionale Margherita

Al convegno interverranno: Prefettura di Salerno, i comuni della Costiera
amalfitana, la Comunità Montana “Penisola amalfitana”, deputati, assessori
regionali, consiglieri regionali, gli Istituti superiori della costiera
amalfitana, studiosi, ambientalisti, imprenditori, giornalisti, circoli nautici,
capitaneria di porto.

Da: Ufficio Stampa – ufficiostampa@cometer.it


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *