MADE IN ITALY: COLDIRETTI, OLTRE 40MILA IN PIAZZA CON LA MUCCA ONESTINA
Per la sicurezza e la trasparenza contro l’abusivismo e l’illegalita’ nel latte italiano
E’ la mucca Onestina il simbolo della mobilitazione della Coldiretti “A difesa del latte italiano” che ha portato oltre 40mila allevatori a Brescia, dove si produce il 10 per cento del latte nazionale, per chiedere a Unione Europea, Governo e Regioni il rispetto della legge contro il latte abusivo che sporca la qualità Made in Italy, mette a rischio la s icurezza alimentare, alimenta una concorrenza sleale ed è responsabile di un danno di immagine incalcolabile per il Made in Italy con miliardi di Euro sottratti dalle casse dello Stato a carico di tutti i cittadini per pagare le sanzioni dell’Unione Europea.
Gli allevatori della Coldiretti sono giunti con centinaia di pullman da tutte le Regioni italiane anche se particolarmente consistenti sono state le delegazioni dalla Lombardia, dal Piemonte, dall’Emilia Romagna, dal Veneto, dal Friuli Venezia Giulia, dalla Puglia e dalla Toscana. Un megacorteo ha attraversato l’intera città per giungere nella storica Piazza della Loggia dove e stato allestito il megapalco dal quale è intervenuto il Presidente della Coldiretti Sergio Marini. Un segnale chiaro anche nei confronti degli atti di intimidazioni che si sono verificate nei giorni precedenti la manifestazione.
Ad accompagnare gli allevatori in regola che hanno affrontato costi e sacrifici per regolarizzarsi e acquistare la licenza a produrre latte di qualità, la mucca Onestina “con la licenza di produrre latte italiano, buono, controllato e sicuro” che per l’occasione è stata ospitata in una vera e propria stalla ricostruita dalla Coldiretti nella piazza dove è stato preparato il formaggio e offerte degustazioni di latte ai molti cittadini che hanno sostenuto la gioiosa manifestazione arricchita da striscioni, palloncini giganti e mongolfiere. Una rassegna di formaggi di qualità provenienti da tutte le regioni è stata allestita per dimostrare nei fatti la qualità della produzione Made in Italy che può contare su 33 formaggi DOP riconosciuti dall’Unione Europea e su 454 formaggi tradizionali censiti dalle Regioni.
Gli allevatori costretti a lasciare le stalle delle pianure e le malghe di montagna per non far chiudere le proprie aziende e non mettere a rischio la qualità della produzione nazionale hanno urlato slogan a difesa della sicurezza e legalità con striscioni e cartelli immersi in un mare di bandiere gialle della Coldiretti. Una decisione difficile per chi ha fatto una scelta di vita in stalla con le operazioni di mungitura e di cura degli animali che sono quotidiane richiedono sveglia all’alba, non consentono turni di riposo o…ferie. “Il latte è bontà quando non c’è illegalità”, “No all’incoscienza sì alla trasparenza”, “Avanti tutta con l’etichettatura obbligatoria di latte, yogurt, mozzarella e formaggi”, “Ingiustizia ed illegalità non fanno rima con qualità”, Mamma il latte che arriva dalle nostre stalle è buono, genuino, controllato”, “Non c’è serietà in chi è fuori dalla legalità”, sono stati alcuni degli slogan piu’ gettonati.
‘obiettivo della manifestazioni che si è svolta in occasione dell’incontro a Brescia del Commissario Europeo all’agricoltura Mariann Fischer Boel con esponenti di Governo e Regione. è stato infatti quello di garantire il rispetto della legge 119/03 che ha portato il 98 per cento degli allevatori ad essere in regola mentre solo poche centinaia hanno deciso di non cogliere l’opportunità offerta e di rimanere nell’illegalità con grave danno per il settore.
da: COLDIRETTI NEWS
– 06 4682487 – FAX 06 4871199 – www.coldiretti.it
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