WWF: A CHE PUNTO E’ LA RIFORMA DELLA PAC E QUALE E’ IL MIGLIOR AGRITURISMO

AGRIeTOUR 2012 – Salone Nazionale dell’Agriturismo
Appuntamenti WWF ad Arezzo, il 12 e il 14 ottobre, per fare il punto sulla riforma della Politica Agricola Comune e per premiare l’agriturismo più sostenibile.
Torna l’undicesima edizione di AGRI@TOUR, l’appuntamento annuale di riferimento per tutti gli agriturismi italiani e per gli appassionati del turismo rurale, promosso anche dal WWF Italia che sarà presente con varie iniziative a favore dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale, sociale, la didattica in fattoria e la vendita diretta.
Il WWF è presente al convegno nazionale di apertura, venerdì 12 alle ore 11: “Lo stato dell’agriturismo in Italia: situazione attuale e prospettive nella Politica di Sviluppo Rurale”. L’intervento di Franco Ferroni, Responsabile Policy Biodiversità, Aree Protette Politiche Agricole e Sviluppo Rurale di WWF Italia, porrà l’attenzione sui futuri scenari dopo l’annunciata riforma della PAC (Politica Agricola Comune), al momento in discussione al Parlamento Europeo.
La riforma della PAC, che entrerà in vigore nel 2014, dovrebbe mettere ancora di più l’accento sulle sfide ambientali: la lotta ai cambiamenti climatici e lo sviluppo delle energie rinnovabili, la conservazione e valorizzazione della biodiversità, la gestione delle risorse idriche, presentando possibili modelli e buone pratiche di gestione di aziende agricole multifunzionali.
Le spinte contrarie ad una riforma
“verde” della PAC sono però molte ed il rischio di un sostanziale fallimento resta elevato.
Per sostenere l’agricoltura multifunzionale e l’agriturismo, secondo il WWF, serve un secondo pilastro della PAC rafforzato per uno sviluppo rurale sostenibile in grado di valorizzare i servizi pubblici che le imprese agricole possono oggi offrire ai territori.

Domenica 14 alle ore 11 si terrà la premiazione del contest Agriturismo&Sostenibilità realizzato da Fattorie del Panda e Agriturismo.it per eleggere l’agriturismo più sostenibile d’Italia, vincitore selezionato tra i 300 agriturismi che hanno partecipato da tutta Italia, dimostrando il proprio impegno nei confronti dell’ambiente e la loro responsabilità nei confronti del territorio, grazie a buone pratiche di sostenibilità ambientale della produzione agricola in relazione a: biodiversità, risorse idriche e cambiamenti climatici.
“Queste tre aree di intervento proposte – sottolinea Roberto Furlani responsabile dell’Ufficio Turismo del WWF – sono coerenti con gli indirizzi ambientali della futura PAC, la riforma della Politica Agricola dell’Unione Europea. La qualità ambientale è uno dei fattori che più incidono nella scelta di dove passare le vacanze. Un’ azienda agricola multifunzionale, con le sue scelte operative, può incidere quindi positivamente sulla integrità e l’attrattività del territorio in cui è presente”.
AGRI@TOUR è stata l’iniziativa madrina del programma Fattorie del Panda, nato durante l’edizione 2003 dalla collaborazione tra WWF, le tre Associazioni Agrituristiche italiane (Agriturist, Terranostra, Turismo Verde) e Federparchi, al fine di contraddistinguere le aziende agrituristiche sostenibili in prossimità di aree protette. In linea con la nuova PAC, il programma premia ancora oggi sostenibilità e multifunzionalità dell’azienda agricola, aprendosi anche a Fattorie Didattiche, Fattorie Sociali e Aziende Agricole a Filiera Corta, che si impegnano a dare un contributo concreto alle sfide ambientali della PAC.
Siti internet di riferimento: Fiera Agri@Tour: http://www.agrietour.eu/ Fattorie del Panda: www.fattoriedelpanda.com Portale Agriturismo.it: www.agriturismo.it

Roma, 11 ottobre 2012
Ufficio Stampa WWF Italia, 06 84497213/265; 02 83133233; 349 0514472, 329 8315718

LE PROPOSTE DEL WWF PER UNA RIFORMA VERDE DELLA PAC

– I pagamenti diretti del primo pilastro della PAC devono premiare economicamente le aziende più virtuose nella tutela dell’ambiente, premiare anche la capacità di diversificazione delle attività agricole in grado di fornire servizi ambientali e sociali;
– I pagamenti del greening devono essere vincolati alla destinazione di almeno il 10% della superficie agricola totale della singola azienda ad aree d’interesse ecologico, comprendendo non solo elementi caratteristici del paesaggio (esempio siepi e alberi) ma anche i sistemi agricoli associati alle aree ad elevato valore naturale (esempio maggesi o uliveti secolari inerbiti non irrigati).
– Il greening nel primo pilastro deve riconoscere economicamente l’impegno nella tutela reale dei pascoli permanenti, considerando tali i pascoli che non hanno subito cambiamenti d’uso del suolo per almeno 5 anni. Deve essere esclusa la possibilità di conversione del 5% dei pascoli permanenti.
– Piuttosto che diversificare le colture per ogni singola azienda (misura difficilmente applicabile) si ritiene essenziale prevedere l’obbligo della rotazione dei terreni con l’utilizzo delle leguminose, in grado di ridurre l’utilizzo dei concimi di sintesi.
– Almeno il 50% delle risorse della PAC devono essere assegnati allo sviluppo rurale (secondo pilastro della PAC)
– No alla modulazione inversa: vietare la possibilità di trasferire risorse dal secondo pilastro (sviluppo rurale) al primo pilastro (pagamenti diretti).
– Nell’ambito dello sviluppo rurale (secondo pilastro) almeno il 50% delle risorse deve essere destinato alle misure ambientali (miglioramenti agro-ambientali, contrasto dei cambiamenti climatici, gestione di Natura 2000, promozione e sviluppo dell’agricoltura biologica e applicazione della Direttiva UE quadro sulle acque).
– Assicurare una quota maggiore di cofinanziamento dai fondi comunitari per le misure ambientali dello sviluppo rurale e favorire l’integrazione con altri programmi di finanziamento dell’Unione Europea (Politica di coesione, pesca, ricerca) attraverso progetti integrati o accordi d’area vasta per promuovere la green economy.
– Destinare almeno il 10% delle risorse dello sviluppo rurale al Programma Leader finalizzato allo sviluppo della green economy nei territori rurali, favorendo l’integrazione tra i diversi settori (turismo, efficienza energetica, welfare, ecc.)
– Prevedere nell’ambito dello sviluppo rurale un sub-programma specifico per le aree agricole ad elevato valore naturale (aree HNV)
– Prevedere le Associazioni di protezione ambientale tra i potenziali beneficiari della misura di cooperazione, insieme alle Associazioni degli agricoltori.
– Trasferire nel primo pilastro le misure relative alle assicurazioni contro i rischi di mancato reddito delle aziende agricole determinati dall’andamento dei mercati o da calamità naturali.
– La condizionalità, pur semplificata, dovrebbe includere anche la Direttiva UE quadro sulle acque e la Direttiva UE sull’utilizzo sostenibile dei pesticidi a partire dal 2014.
da: Sara Bragonzi
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