VINI IRPINI
Anteprima Taurasi 2004, il resoconto ufficiale
In archivo la sesta edizione
40 aziende partecipanti, 53 campioni in degustazione coperta, oltre 500 bottiglie stappate, 3.000 bicchieri utilizzati, 2000 visitatori, 100 giornalisti, 5 squadre iscritte alla Prima Coppa Taurasi.
La Valutazione del Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia
Il METODO
Fin dalla sua nascita, Anteprima Taurasi si è proposta come evento di presentazione della nuova annata per stampa e operatori, ma anche e soprattutto come momento per delineare una prima valutazione sulla vendemmia protagonista di ciascuna edizione, attribuendo un giudizio sintetico da una a cinque stelle. Se nei primi anni tale operazione era stata effettuata essenzialmente raccogliendo le indicazioni dei principali produttori e tecnici locali, il coinvolgimento del Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia ha spinto l’organizzazione di Anteprima Taurasi ad individuare un metodo di valutazione che fosse il più possibile oggettivo e in grado di rappresentare l’incidenza del millesimo nel peculiare contesto produttivo irpino.
Per tre edizioni (da Anteprima Taurasi Vendemmia 2001 ad Anteprima Taurasi Vendemmia 2003) il giudizio è stato affidato all’intero gruppo di giornalisti specializzati accreditati per la rassegna. Tale scelta è stata molto apprezzata da una parte, specialmente da quanti considerano un po’ troppo autoreferenziali le stime dei territori sui propri vini; dall’altra, invece, è stata spesso criticata dagli stessi giornalisti chiamati a fare da giurati, alcuni dei quali hanno sottolineato a più riprese quanto sia importante avere una diffusa e costante conoscenza della tipologia e dell’area oggetto di esame, oltre che una forte memoria storica, per esprimere un giudizio come quello dell’attribuzione delle stelle. A questo si aggiunga il fatto che, mentre nei primi anni il numero dei vini e delle aziende presenti ad Anteprima Taurasi era estremamente limitato, nelle ultime edizioni il moltiplicarsi dei campioni, soprattutto di nuove realtà alla prima uscita, ha contribuito a complicare non di poco lo scenario, rendendo ancora più difficile il compito di separare gli aspetti legati alla qualità media dei prodotti da quelli più strettamente connessi all’annata. Se accanto a questo si considera l’elevato numero di vini non imbottigliati presentati dalle aziende a questa e alle precedenti edizioni dell’Anteprima, si comprende il perché della necessità di ricorrere ad una nuova formula in grado di raccogliere i vari elementi di criticità emersi, provando a superarli senza perdere di vista lo spirito di partenza. Il Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia ha deciso di affidare la valutazione dell’annata 2004 ad una commissione mista di enologi, giornalisti e sommeliers campani, formata da Roberto Di Meo, membro del consiglio nazionale di Assoenologi, dal giornalista professionista Luciano Pignataro, dal Presidente dell’Ais Campania Antonio Del Franco e presieduta dal professore Luigi Moio, ordinario di Enologia all’Università Federico II° di Napoli.
IL GIUDIZIO
La commissione si è riunita mercoledì 28 novembre alle ore 10,30 presso il Castello di Taurasi per degustare 15 Taurasi dell’annata 2004. Sono stati assaggiati solo ed esclusivamente campioni imbottigliati al fine di eliminare il più possibile fattori di disturbo legati alla presenza di vini non finiti più che ad elementi riconducibili alla qualità dell’annata.
Ogni commissario ha testato individualmente e alla cieca i campioni in degustazione e al termine della sessione ha presentato una breve relazione, soffermandosi nello specifico sui tre fattori indicati dal Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia come principali elementi di analisi nel testing dell’annata: integrità, riconoscibilità del vitigno e delle sottozone, potenziale evolutivo.
Il confronto all’interno della commissione ha visto l’emergere di un giudizio unanime che ha portato all’attribuzione alla vendemmia 2004 di 5 stelle (millesimo eccellente).
“La difficoltà di esprimere un giudizio sull’annata – sottolinea Luigi Moio – deriva principalmente dal fatto che ci vuole molto allenamento e conoscenza del territorio per dividere gli elementi che appartengono alla crescita qualitativa generale della produzione e quelli che riguardano la vendemmia in senso stretto. La degustazione dei Taurasi 2004 evidenzia un risultato importante sull’uno e sull’altro fronte: la qualità media continua ad innalzarsi e si giova ulteriormente di un’annata equilibrata, molto diversa dalle vendemmie tropicali che spaventano gli amanti dei vini da invecchiamento. I campioni che abbiamo assaggiato si presentano in linea con le aspettative per quanto riguarda colore, intensità e consistenza. E’ un’annata non esplosiva sotto il profilo del frutto e della concentrazione ma i vini hanno quasi tutti struttura piena e nerbo. Rispetto alle annate più vicine, compresa la celebratissima annata 2001, i Taurasi del 2004 mostrano una componente acida e minerale più marcata che, combinandosi con tannini non sempre risolti, concorre ad una serie di vini che appaiono molto duri in questa fase ma che potranno giovarsi, e non di poco, dell’affinamento in bottiglia.
In definitiva la vendemmia 2004 appare per il Taurasi una sorta di trait d’union tra la nervosa ed austera annata 1999 e la più generosa e fusa 2001. Un millesimo che sconta senz’altro qualcosa in termini di piacevolezza ma che darà grandi soddisfazioni ai consumatori più pazienti”.
lL RACCONTO
E’ stato un week end (30 novembre-2 dicembre) ad alto tasso enogastronomico quello che si è chiuso in provincia di Avellino dopo la tre giorni inaugurata dalla prima edizione di “Momenti di Fiano” a Montefredane e proseguita con le iniziative di Anteprima Taurasi Vendemmia 2004 e Me’ Gusta, Salone Mediterraneo del Gusto e degli Agriturismi Irpini, a Venticano.
Un lungo viaggio tra le eccellenze irpine che ha offerto a tanti operatori, giornalisti e appassionati la possibilità non solo di assaggiare e gustare i vini e i prodotti tipici più prestigiosi del territorio, ma anche di esplorare siti affascinanti come le colline della Valle del Calore o i centri storici di Montefredane e Taurasi. Un percorso impegnativo e ambizioso, reso possibile dalle sinergie createsi fra le organizzazioni dei singoli eventi e fra i principali enti operativi nel campo della promozione, che ha regalato grandi soddisfazioni all’intero comparto enogastronomico ma allo stesso tempo è servito per riflettere su alcune tematiche di respiro più ampio.
A “Momenti di Fiano” si è parlato delle peculiarità del Fiano di Montefredane, prendendo spunto da una verticale di nove annate, dal 2006 al 1992, con i vini delle aziende Pietacupa, Villa Diamante e Vadiaperti. Nel corso del convegno successivo, tuttavia, si è discusso molto anche di sviluppo e sostenibilità ambientale e il dibattito si è fatto particolarmente acceso all’arrivo della Presidente della Provincia di Avellino, Alberta De Simone, chiamata in causa sulla questione rifiuti e sul ruolo dei poli industriali nelle aree a Docg come quelle della Valle del Sabato e del Calore. Non soltanto di vino si è parlato anche a Taurasi all’interno del consueto incontro fra produttori e stampa specializzata, conclusione naturale del programma inaugurato con la sessione di assaggio dell’annata 2004. Il dato più significativo emerso nel corso del convegno è senza dubbio quello relativo alla sostanziale convergenza tra la valutazione attribuita all’annata 2004 dal Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia e le impressioni manifestate dai partecipanti alla degustazione del sabato mattina. Le 5 stelle di eccellenza assegnate dalla commissione presieduta dal professor Luigi Moio sono parse ai più una valutazione congrua rispetto soprattutto alle potenzialità dell’annata per quanto riguarda evoluzione e tenuta nel tempo.
Presenti ed estremamente attivi anche quasi tutti i produttori irpini che hanno voluto dire la loro prima di incontrare gli operatori e gli appassionati per la degustazione che si è svolta sabato e domenica nel Chiostro del Convento dei Padri Domenicani, restaurato e messo a disposizione proprio per la rassegna taurasina. Nella tendostruttura allestita all’interno del cortile le 40 aziende presenti hanno avuto modo di far assaggiare i propri vini a base aglianico agli oltre 2.000 visitatori intervenuti nei due giorni dell’Anteprima. Una partecipazione al di sopra di ogni ragionevole previsione, soprattutto per quanto riguarda le presenze da fuori regione, che si è mantenuta costante nel corso dell’intero pomeriggio e non ha creato particolari disagi per eccessivo affollamento. Al termine della due giorni sono state stappate circa 500 bottiglie e sono stati utilizzati oltre 3.000 bicchieri. 52 i giornalisti accreditati per il programma riservato alla stampa specializzata, 74 i giornalisti intervenuti per le attività pomeridiane. 5 invece le squadre che hanno preso parte alla Prima Coppa Taurasi, torneo di calcetto che ha visto scendere in campo le rappresentative di Produttori, Giornalisti, Sommeliers, Agronomi e Amministratori del Comune di Taurasi, tra cui il sindaco Antonio Buono e il Presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto, Nicola Di Iorio. Il calcio d’inizio è stato battuto dal parroco di Taurasi, padre Diodato Fasano, e al termine di un’avvincente fase eliminatoria, si sono ritrovati di fronte per la finale le squadre dei Produttori e degli Agronomi. Alla fine l’hanno spuntata gli Agronomi che si sono portati a casa uno speciale trofeo consistente in una selezione di 5 litri dei migliori Taurasi 2004, decorata da un anonimo artigiano irpino.
INFO
Segreteria Organizzativa Raffaele Del Franco 349/2675984
Ufficio Stampa
Paolo De Cristofaro 328/0651252
Diana Cataldo 320/4332561
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taurasi2004@libero.it
stampa.taurasi2004@libero.it
dal sito:www.lucianopignataro.it)
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