Il primo maggio è la festa dei lavoratori e coincide con una delle giornate di campionato di calcio che si preannuncia interessante per i tanti scontri diretti tra le squadre di professionisti; l’articolo di Russo(nella foto) approfondisce l’argomento e c’è da riflettere non poco.
“Aprile 2005, un nastro nero avvolge il mondo intero, per la scomparsa di Chi, vestito di bianco per 26 anni si proietta negli angoli più “difficili” del nostro Pianeta, per portare messaggi di Pace, fratellanza e libertà. L’Italia non fa neppure in tempo a godersi i complimenti in tutte le lingue, per aver fronteggiato nel migliore dei modi tale evento storico, che subito deve chinarsi a raccogliere i pezzi di una falsa civiltà, di un’utopistica libertà, di una finta pace. La violenza, come il più primitivo mostro marino, dalle viscere di molti, emerge in tutta la sua arroganza. Il terreno, attraverso il quale si propaga in tutta la sua brutalità è un “terreno di gioco”; quale gioco? Ma quello del calcio, signori. Lo sport più amato e che più di ogni altro catalizza verso un impianto di cemento una moltitudine di gente. Quale luogo migliore per contestare e mostrare le proprie idee? Visto che oltretutto questo gioco è anche il catalizzatore dei media.Il dio danaro non conosce confini.Allora?
Mentre gli atleti si abbracciano in quello striminzito minuto di silenzio, per testimoniare il vuoto che il Santo Padre ha lasciato in ognuno di noi, sugli spalti si legge…“ Grazie per tutto quello che ci hai insegnato” e poco più in là una bandiera nazista contrapposta ad una comunista, la partita è Livorno-Roma; nel derby dell’amata Sicilia, le squadre in campo sono Messina-Palermo, si registrano scontri tra le tifoserie e tre arresti; così come altri arresti e scontri si registrano in un altro derby Perugina-Terni; un ragazzo per contestare una decisione arbitrale, sale sulla tribuna per precipitavi di colpo giù e procurarsi fratture multiple alle gambe, questo durante la partita dell’Avellino;durante la partita Napoli-Padova ( disputata di sera ) uno striscione “Il cielo piange con noi”, mentre i tifosi del Padova (considerato ciò che è accaduto durante il pomeriggio) vengono tenuti in “ostaggio” sulla tangenziale di Napoli dalle forze dell’ordine e privati di entrare allo stadio, se non durante l’ultimo quarto d’ora del match (almeno sono stati evitati eventuali ed ulteriori incidenti). Ma dov’è quella libertà e democrazia che tutti siamo convinti di vivere? Sono coinvolte tutte le divisioni professionistiche, sono i campionati di calcio italiani. Alla fine della giornata ben 85 agenti tra le forze dell’ordine finiscono in ospedale per farsi medicare. La ciliegina sulla torta è il derby di Milano tra Milan ed Inter, partita sospesa, il portiere del Milan all’ospedale per aver ricevuto un petardo sul capo (auguri Dida), il bello è che avevamo “addosso” gli occhi del mondo, trattandosi di una partita di Coppa dei Campioni; così per non essere da meno, ci spostiamo un po’ più a Nord, dove la partita Juventus-Liverpool ( memore dei 39 ragazzi che all’Hysel resero l’anima a Dio) vengono fermati 20 juventini per porto abusivo di armi improprie, dopo che un inglese era stato aggredito in pub con un’asta di ferro. Anche su questa partita c’erano i riflettori di tutta l’Europa. Oltre ai conti, credo che l’ormai “Unito Continente “ sia costretto a bocciare anche il nostro calcio. “ Ora stop alla violenza, la Federcalcio si esprime: gare sospese al primo lancio di petardi ”. Permettete? Signori credete forse di “intimorire” che è abituato a mandare i nostri agenti all’ospedale, attraverso le azioni di guerriglia di cui sopra? Sapete quanto se ne fottono? Praticamente nulla. Ho i miei buoni motivi per asserirlo, considerato che uno degli arresti effettuati durante l’ultima Milan-Inter è un ragazzo non nuovo a certe imprese. Forse avete dimenticato chi, non più tardi di qualche anno fa fece volare giù dagli spalti un motorino,proprio a San Siro.Ecco era la stessa persona. Cosa ci faceva allo stadio? Carissimo Signor Ministro degli Interni, concordo con Lei che la vita di un agente vale molto di più di una partita di calcio;così come di più vale la vita di ogni onesto tifoso che magari allo stadio ci va con suo figlio;però non credo sia l’idea migliore quella di minacciare di chiudere gli stadi a rischio;perché significherebbe chiuderli tutti o quasi, perché significherebbe ulteriore disoccupazione (non credo che il Cavaliere sia d’accordo )…perché significherebbe ulteriore limitazione della libertà appartenente agli onesti(non credo che il Cavaliere sia d’accordo), perché in base a quanto visto il primo stadio da chiudere è proprio quello di Milano, dove gioca anche il Milan (anche in questo caso non credo che il Cavaliere sia d’accordo). Premesso che ciò che accade non è assolutamente segno di maturità e civiltà, se mi posso permettere, e me ne guarderei bene nel volerLa sostituire nella carica che ricopre; ma gradirei porLe una domanda : “ Ha mai assistito ad una partita di calcio inglese?” E’ uno spettacolo! Sembra di essere in salotto, nessuna barriera divide tifosi ed atleti, al punto tale che condividi con loro anche i battiti del cuore. Come avranno fatto a renderlo tale? E pensare che un tempo c’erano gli “Hooligans”.
Vincenzo Russo


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