Il mito dell’italiano “don Giovanni” comincia a traballare se messo di fronte alla realtà dei fatti.
L’80% degli uomini italiani che si rivolge all’andrologo per problemi legati a “defaillance sessuali”, ha un’età compresa tra i 30 e i 75 anni; nel 90% dei casi, la causa principale, soprattutto tra i giovani è “l’ansia da prestazione”, che inevitabilmente pone la donna in una condizione di “giudice severo” e non più come la compagna da “amare”.E’ la fine, il tormento psicologio ti attanaglia, incidendo negativamente su quello che per l’uomo ( inteso in senso di razza ) costituisce l’amplesso per eccellenza.
Sembra che quanto su esposto interessi 3 milioni di maschi italiani,ovviamente in crisi.Sostanzialmente il maschio italiano moderno è ancora affetto dalla sindrome del “bell’Antonio”, questo è quanto fa emergere l’Esda ( European Sexual Disfunction Alliance ).
Il problema chiaramente non riguarda solo noi che tra l’altro insieme con i cugini francesi per il solo fatto di vantare virtù amatorie eccezionali, siamo stati esclusi da una particolare gara i cui risultati, accuratamente studiati, sono poi stati pubblicati dalla rivista scientifica “The Journal of Sexual Medicine”…
La prestazione media di un maschio americano è di 7 minuti, praticamente 36 secondi in meno dei loro amati cugini britannici; al quarto posto si classificano le coppie spagnole, con il macho che “restiste” per 5 minuti, qualcosa in meno dei maschi olandesi che “amano” per quasi 6 minuti; ultimo il turco, che essendo un proverbiale fumatore ( la sigaretta incide negativamente sul rendimento ) alla stregua di un “coniglio”, fa impazzire la sua donna per quasi 4 minuti.
Mi piace sottolineare però che un “volontario” italiano, poverino lui, ha partecipato fuori gara resistendo per ben 44 minuti; è forse questione di Viagra? Bah!
Comunque primi, contrariamente ad un altro tipo di classifica quella relativa al “tasso di nascita”; ecco, in questa siamo ultimi con un tasso di crescita negativo (-0,7%).
Allora sorgono spontanee alcune domande: Gli italiani fanno meno l’amore? Hanno problemi di fertilità? Sono in aumento gli aborti spontanei e volontari?
Rispondiamo per gradi.
Se una prestazione dura 44 minuti, è naturale che c’è meno tempo a disposizione per fare l’amore; i problemi di fertilità potrebbero essere spiegati con il gli anticoncezionali.Infatti il 53% delle donne utilizza metodi anticoncezionali, il 21% non usa contaccettivi, il 26% ha smesso di usarli.Perché?; mentre per quanto riguarda gli aborti, quelli spontanei sono in aumento del 25% rispetto agli ultimi vent’anni, le interruzioni volontarie ( grazie a Dio) fanno registrare un bel 44% in meno.
Ma allora perché gli italiani non “producono”?
Eppure recenti statistiche ci dicono che la vita da “single” è sempre più una vita da infelici, “stress”, “disordine” e “noia” sono le spettacolari componenti di chi rimane per ore davanti alla TV; da solo durante le feste, non sa con chi andare in vacanza; si ritova a cena con amici sposati e fidanzati, praticamente “sistemati”.
Non è certo una bella vita, al punto che a Milano è nata una scuola di “sopravvivenza” per “cuori solitari” in crisi: la “Miele Single School”, che è ben disposta ad “aiutare” il 21% degli stressati, il 16% di disordinati, il 14% per chi soffre di solitudine, l’11% degli annoiati; mentre il 31% resiste e pensa positivo.
“Per prima cosa la libertà”E’ libertà forse di seguire uno “striptease”? Ma bisogna fare attenzione a non sconfinare.Infatti in Svezia, storicamente più “emancipati” di noi, secondo però le femministe, questo tipo di spettacolo costituisce il “simbolo dell’oppressione delle donne”.
Allora accade che a Stoccolma, tre uomini “spogliarellisti”,che si esibivano ( per un po’ non potranno farlo) in un Club Privè, siano stati attesi all’uscita del locale e bastonati con mazze da baseball, bottiglie ed ombrelli ,da una trentina “femministe”, di cui la più giovane di 17 anni.
(Censura: la violenza non paga).
La libertà di contribuire forse al successo dell’unico mercato che è in continua crescita: quello pornografico. Un business, nel nostro amato Paese, da un miliardo di Euro all’anno e che si sviluppa attraverso il telefono, i sexy shop, le riviste, la pay tv e dulcis in fundo il porno “on line”, internet. Proprio quest’ultimo “canale” ha subito i maggiori incrementi e leggere
( monitoraggio effettuato dalla Eurispes) che “è bianco, ha dai 4 ai 10 anni ed è di sesso femminile”,la tipologia di bambino “più gettonata” sui siti internet, mi fa onestamente ribollire il sangue.Parliamo di “pedofolia”, per il quale motivo di recente in Italia sono stati “raggiunti”
dalle forze dell’ordine, ben 186 ( che personalmente definisco pseudo esseri umani”,
a meno che non provino la loro innocenza ), tra cui il Signor Sindaco di un Paese, tre revendi sacerdoti, un educatore di adolescenti, un vigile urbano etc…
Dopo un gradevole aperitivo,o una cena a lume di candela, magari in barca, di sera con un manto di stelle che sovrastano il capo, dalla camera di un albergo mentre sul davanzale uno dietro l’altro s’adagiano fiocchi di neve, sul pavimento di una villa d’epoca, sul divano di casa mentre proiettano “GHOST”, qualche volta sarà durato 10 minuti, un’altra ancora 20, quella precedente se ricordo bene, durò forse 3 minuti, ma che importanza ha…ciò che resta è il ricordo di quei spettacolari “sexy attrezzi”…come il velluto della sua pelle, la seta di colore nero che “avvolgeva” i suoi pensieri, labbra come ciliegie, dita affusolate, magnetici occhi ed un profumo che “penetrandomi” arrivava dritto al cuore, accelerandone i battiti, al che la pressione, s’impennava ed insieme raggiungere il cielo e “volare” senza limiti di tempo o condizionamenti.
Ci vuole un po’ di impegno, per raggiungere intese e risultati, è essenziale restare sereni e non giudicare l’amore, quello vero, il sesso quello spensierato, resta il motivo principale della nostra esistenza. Ma che mondo del……è questo? Vincenzo Russo
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NAPOLI. Scade il 4 novembre 2024 il bando di partecipazione alla tredicesima edizione del premio di giornalismo “Francesco Landolfo”. Indetto da Ordine dei giornalisti della Campania, Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, quotidiano “Roma” e Arga Campania, il premio vuole valorizzare le Leggi tutto…
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