SIRECOOP eventi. La real casa dell’annunziata: la chiesa dell’annunziata e la ruota degli esposti.L’itinerario svelerà ai partecipanti l’antica bellezza del complesso monumentale costituito in origine da un ospedale, un convento, un ospizio per i trovatelli ed un “conservatorio” per le ragazze povere e prive di famiglia. L’istituzione, dedicata alla cura dell’infanzia abbandonata, era patrocinata dalla Congregazione della Santissima Annunziata, fondata nel 1318. La dinastia angioina si fece promotrice della fondazione della prima chiesa che fu poi completamente ricostruito a partire dal 1513 e, successivamente ad un grande incendio del 1757, nuovi lavori di ristrutturazione vennero affidati a Luigi Vanvitelli, che seppe magistralmente riutilizzare gli ambienti cinquecenteschi (la cappella del Tesoro e la Sagrestia, dove furono conservati gli affreschi cinquecenteschi di Belisario Corenzio), incorporandoli nell’attuale struttura.
Ultima tappa sarà il piccolo ambiente dove si trova la Ruota degli espositi. Qui si scoprirà la storia della famosa struttura lignea che permetteva alle madri che non potevano permettersi di tenere i propri bambini, spesso illegittimi, di affidarli anonimamente alle cure della Santa Casa. I bambini abbandonati venivano introdotti in una specie di tamburo di legno di forma cilindrica e raccolti all’interno da balie pronte ad intervenire ad ogni chiamata. Gli ospiti dell’istituzione venivano chiamati “figli della Madonna”, “figli d’a Nunziata” o “esposti”. Alcuni venivano trovati con al collo un foglio di carta con il nome dei genitori, o portavano con sè qualche pezzo di oro o di argento; altri non avevano nessun segno. Tutto quello che indossavano e qualsiasi segno particolare veniva annotato in un libro, in modo da rendere più facile un eventuale riconoscimento da parte dei genitori. La Ruota, con il suo triste fascino, era una delle più note d’Italia e non venne più utilizzata dal 22 giugno 1875.
sabato 14 novembre 2015 Appuntamento 10:30 ingresso chiesa dell’Annunziata, via Annunziata 34 – Napoli
E’ previsto un contributo organizzativo.La PRENOTAZIONE È OBBLIGATORIA via mail o telefono (fino ad esaurimento posti).INFO E PRENOTAZIONI 3922863436 – cultura@sirecoop.it – www.sirecoop.it
info e prenotazioni: 392/2863436 – cultura@sirecoop.it – www.sirecoop.it
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domenica 15 novembre 2015 h 10:30 – VIAGGIO RETRO’ TRA LE STRADE DEL VOMERO: PERCORSO INSOLITO NELLA NAPOLI RESIDENZIALE. Un percorso nato dalla collaborazione tra SIRECOOP e la storica pizzeria Gorizia, alla scoperta del lato storico della più famosa collina napoletana. Fino alla fine del XIX secolo il Vomero costituiva una periferia lontana dalla città di Napoli. Proprio nell’antico villaggio che oggi è il rione di Antignano la tradizione vuole sia avvenuto per la prima volta il miracolo di San Gennaro, tra il 413 e il 431. La zona cominciò dunque a popolarsi soprattutto a partire dalla costruzione della Certosa e del Castel Sant’Elmo in età angioina. Dall’età vicereale fino al periodo borbonico si incrementa lo sviluppo residenziale della zona. A partire dal 1885, con la fondazione del Nuovo Rione e la progettazione di un tracciato viario si amplia lo sviluppo abitativo del Vomero; l’apertura della nuova Funicolare Centrale, nel 1928, facilitando gli spostamenti, portò ad un incremento significativo dell’urbanizzazione.
Tappe dell’itinerario saranno, tra le altre, via Cimarosa, via Luca Giordano, il mercatino di Antignano, via Belvedere, via Aniello Falcone. Tra palazzi, storie e tradizioni, i visitatori saranno condotti tra le antiche strade di un quartiere relativamente moderno ma che conserva ancora il fascino retrò di fine Ottocento- inizio Novecento: il Vomero! Fino a questo periodo, ma ancora per diversi decenni dopo, infatti, la vita e quindi la storia della collina vomerese e quella della città di Napoli si sono evolute separatamente: “Vado a Napoli”, “Scendo a Napoli” erano le frasi dei vomeresi per indicare il tragitto verso il centro!Alla fine della visita è previsto un pranzo della tradizione presso la storica pizzeria Gorizia. Primo: Rigatoni al ragù, Secondo: braciola e friarielli; Calice di vino rosso, ½ Acqua; Babà.
Appuntamento 10:30 Raduno all’ingresso della fermata di via Cimarosa della funicolare di Chiaia, Vomero (NA) E’ previsto un contributo organizzativo.
La PRENOTAZIONE È OBBLIGATORIA via mail o telefono (fino ad esaurimento posti).
INFO E PRENOTAZIONI 3922863436 – cultura@sirecoop.it – www.sirecoop.it
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domenica 15 novembre 2015 h 10:30 TUFFO NEI CAMPI FLEGREI AI TEMPI DELL’IMPERO VISITA ALLE CISTERNE DELLA GROTTA DELLA DRAGONARA E DELLA PISCINA MIRABILIS a seguire degustazione di vini flegrei
L’appuntamento porterà i visitatori alla scoperta delle testimonianze di cisterne romane in area flegrea e delle straordinarie capacità ingegneristiche possedute dai costruttori di età augustea. L’itinerario avrà inizio dalla grotta della Dragonara, ingresso di una grande cisterna che alimentava la villa romana, ora non più visibile, dove venne ucciso l’imperatore Tiberio. La suggestiva e vasta cavità, interamente scavata nel tufo e rivestita di cocciopesto idraulico, deve il suo nome al termine tracon. La cisterna è divisa in cinque navate da dodici imponenti pilastri che ne sostenevano la volta a botte. Originariamente l’ingresso era possibile dall’alto attraverso tre aperture; le grandi vasche impermeabilizzate, che permettevano la decantazione delle acque piovane prima che entrassero nella cisterna, sono state in seguito utilizzate come sepolture. Questa struttura idraulica era forse anch’essa al servizio della flotta o dell’adiacente villa di Lucullo, che una fonte antica ricorda posta sul colle a guardare «da un lato il mare di Sicilia e dall’altro il Tirreno». In seguito sarebbe stata inglobata nella villa perché la Piscina Mirabilis, l’altra grande cisterna collocata non lontano, era già sufficiente a soddisfare il fabbisogno dei marinai. La seconda tappa dell’itinerario riguarderà proprio la famosa Piscina Mirabils, situata nel centro storico di Bacoli, una cattedrale sotterranea definita dal grande Francesca Petrarca Ammirabile. Autentico gioiello dell’arte e dell’architettura, è la più grande cisterna romana di acqua potabile mai realizzata. Costruita nel periodo Augusteo e interamente scavata nel tufo, fu utilizzata per approvvigionare di acqua gli uomini della Classis Misenensis, la più importante flotta dell’Impero Romano, che era ormeggiata nel porto di Miseno. Costituiva il serbatoio terminale dell’acquedotto augusteo (Aqua Augusta) che, dalle sorgenti di Serino (AV), con un tragitto di 100 chilometri, portava l’acqua a Napoli e all’ area flegrea. A seguire i partecipanti saranno accolti nel vicino vigneto a conduzione familiare dove assaggeranno pregiati vini flegrei.
Appuntamento 10:30 presso lo Chalet Giona, Via Dragonara, 8 (Capo Miseno) – Bacoli (Napoli). Spostamento con mezzi propri presso la Piscina Mirabilis.E’ previsto un contributo organizzativo.
La PRENOTAZIONE È OBBLIGATORIA via mail o telefono (fino ad esaurimento posti).
INFO E PRENOTAZIONI 3922863436 – cultura@sirecoop.it – www.sirecoop.it
SIRE – cooperativa sociale onlus Segreteria e Comunicazione Via Abate Minichini, 2° trav., 20
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