Giovani e famiglie protagonisti dei prossimi appuntamenti del Santuario di Pompei
Sabato 23 settembre, centinaia di giovani parteciperanno alla Marcia Francescana notturna, mentre domenica 24 sarà celebrata la XX Giornata della Famiglia
Partirà alle 18.00 del 23 settembre, dalla parrocchia “Santa Maria dei Bagni” di Scafati (Sa), la XX Marcia Francescana notturna che ha come meta il Santuario di Pompei. Un’esperienza forte di gioia, silenzio, preghiera, amicizia e scoperta, proposta ai giovani e a chiunque voglia mettersi in cammino con loro.
“Un passo oltre…” è il tema che guiderà i partecipanti alla Marcia, giunta alla XX edizione. «Da sempre – ha detto Fra Pasquale Parisi, del Centro di Pastorale Giovanile e Vocazionale dei Frati Minori della Provincia Salernitano – Lucana – l’iniziativa è un’occasione per radunare tutti i giovani francescani che aderiscono alle nostre attività e, in particolare, quelli che prendono parte alla “Marcia Francescana a piedi verso Assisi”, che si tiene, ogni anno, dal 25 luglio al 4 agosto, per vivere l’esperienza del Perdono d’Assisi, l’indulgenza plenaria che può essere ottenuta in tutte le chiese parrocchiali e francescane da mezzogiorno del 1° agosto alle mezzanotte del 2». Con la Marcia notturna si dà anche il via al nuovo anno pastorale, annunciando ai giovani le iniziative che saranno proposte.
Il pellegrinaggio notturno, organizzato in collaborazione con il Servizio per la Pastorale Giovanile di Pompei, terminerà con il concerto-testimonianza della christian band Kantiere Kairòs.
“L’amore è sempre in cammino…” è, invece, il tema guida della XX Giornata della Famiglia, organizzata dall’Ufficio per la Pastorale familiare e della Vita di Pompei, in programma in Santuario, domenica 24 settembre alle 9.00.
Ad accogliere i partecipanti, nella Sala Marianna De Fusco, sarà don Giuseppe Lungarini, delegato per la Pastorale Familiare della Prelatura mariana e direttore del Consultorio Familiare diocesano “San Giuseppe Moscati”. Subito dopo, la relazione sul tema della Giornata a cura di don Carlino Panzeri, Direttore dell’Ufficio di Pastorale della Famiglia e della Vita della Diocesi di Albano Laziale e della Commissione Famiglia della Conferenza Episcopale Laziale, alla quale faranno seguito le testimonianze di alcune coppie partecipanti.
Alle 12.30, l’Arcivescovo di Pompei, Monsignor Tommaso Caputo, presiederà la Celebrazione Eucaristica, in Santuario, durante la quale ci sarà il rinnovo delle promesse nuziali.

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Usura e azzardo. A Pompei un Rosario per le vittime. Il 21 settembre, festa di San Matteo, il Santo Rosario delle 18.00, in Santuario, sarà rivolto alla Madonna perché assista i Volontari delle Fondazioni Antiusura e promuova la conversione degli usurai
Oltre 200 operatori volontari della Consulta Nazionale Fondazioni Antiusura “Giovanni Paolo II” parteciperanno, il 21 settembre alle 18.00, nel Santuario mariano, alla recita del Santo Rosario presieduta dal Presidente della Consulta, Monsignor Alberto D’Urso.
«Pregheremo la Madonna assieme ai Volontari della Consulta e delle Fondazioni Antiusura, affinché assista questi operatori nel loro lavoro e promuova la conversione degli usurai e di quanti in Italia sono responsabili della diffusione dell’azzardo che rende povera e disperata tanta gente». Questa l’intenzione di preghiera di Monsignor D’Urso e di quanti, assieme a lui, si ritroveranno in preghiera in Basilica nel giorno della Festa di San Matteo Apostolo ed Evangelista, Patrono delle Fondazioni Antiusura.
L’iniziativa scaturisce dalla lettura dei dati, sempre più allarmanti, su azzardo, estorsioni ed usura, strettamente connessi tra loro, che rovinano un numero crescente di persone e di famiglie. Per arginare il fenomeno, 22 anni fa nasce la Consulta Nazionale Antiusura, guidata oggi da Monsignor D’Urso, che nel tempo ha sostenuto chi è rimasto vittima di questa rete. «Secondo i dati della Consulta e non solo – ha dichiarato il Presidente – oggi c’è un vistoso incremento di vittime dell’usura e dell’azzardo. Le famiglie in condizioni di povertà assoluta in Italia sono circa 2 milioni e quelle in povertà relativa circa 3 milioni. A questi vanno aggiunti i “malati” d’azzardo, i giocatori patologici, che ammontano a 900mila, e i 2 milioni di giocatori a rischio». Il fenomeno, dunque, dilaga anche a causa di una crisi che, per molti, non accenna a diminuire e che costringe tanti ad una richiesta di denaro impossibile da restituire, poiché manca un impiego stabile.
Ma oltre al sostegno economico, garantito grazie anche al “Prestito della Speranza” istituito dalla Conferenza Episcopale Italiana e finalizzato a garantire prestiti bancari da concedere alle famiglie in difficoltà economica, importante è sostenere le famiglie con la preghiera. Dunque, con il Rosario in Santuario, si pregherà per i tanti ridotti in schiavitù dai debiti di gioco e dal bisogno impellente ma, soprattutto, per far sì che vittime e usurai intraprendano un percorso di riflessione e di preghiera nel quale dare un senso vero alla propria vita.

Categorie: Attualità

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