Agenews. Per Sant’Agata dei Goti è stato finanziato un progetto valido per 12 comuni. Alla riscoperta dei borghi antichi: la Regione scommette sul rilancio turistico dei centri storici. Accordo istituzionale tra Regione, Provincia e Comune di Sant’Agata dei Goti, per il definitivo decollo del turismo santagatese. Grazie alla Provincia, Sant’Agata è stata individuata tra i comuni della Campania interessati dal progetto turistico interregionale «Ospitalità nei borghi», approvato dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore al Turismo, Teresa Armato, insieme ad altre iniziative che sono «Approdi di Ulisse» e «L’isola che non c’è». Il finanziamento complessivo è di sei milioni e 800mila euro. Il progetto che coinvolge direttamente Sant’Agata prevede, tra l’altro, la ricognizione e la mappatura dei borghi dell’entroterra della Campania, con particolare attenzione al censimento di attività artigianali artistiche ed enogastronomiche tipiche, di tradizioni e manifestazioni a tema, di piccola ricettività esistente e potenziale in immobili di carattere storico. Inoltre, sono previste iniziative di sensibilizzazione con la popolazione, gli operatori turistici e le imprese finalizzate alla conoscenza del proprio territorio ed alla sua valorizzazione. Insieme a Sant’Agata dei Goti per il Sannio sono stati individuati i comuni di: San Lorenzello, Santa Croce del Sannio, Castelpagano, Castelfranco in Miscano, Fragneto l’Abate, Castelvetere, Baselice, Campolattaro, Castelpoto, Pescosannita e Melizzano. Come sempre molto attiva nel settore affidato alla sua responsabilità, l’assessore regionale al turismo, Teresa Armato, ha spiegato che i provvedimenti adottati costituiscono un pacchetto di interventi per la valorizzazione e la promozione del comparto turistico in Campania, con particolare attenzione ai sistemi turistici locali. I borghi dell’entroterra della nostra regione, infatti, con le tradizioni ed i costumi delle isole minori, rivestono un ruolo di primissimo piano nel disegno di rilancio, sviluppo e valorizzazione del turismo e consentono ai vari protagonisti presenti sul territorio, Comuni e Province, innanzitutto, di avere un ruolo significativo dal punto di vista della crescita e della promozione turistica dei loro territori. In questa direzione vanno anche gli altri provvedimenti approvati dalla giunta regionale e che hanno come obiettivo il potenziamento degli interventi, in particolare nel turismo, mediante strumenti di programmazione negoziata, nonché la valorizzazione e la promozione del marchio “Campania” attraverso iniziative altamente qualificate di promozione e marketing turistico. Grande soddisfazione è stata espressa dall’assessore al centro storico, Mario Maddaloni che dichiara il suo impegno perché iniziative del genere siano sempre più numerose per contribuire allo sviluppo della città e valorizzare le sue risorse artistiche ed architettoniche. In dirittura di arrivo anche la SpA, la Società consortile per azioni, per la valorizzazione del patrimonio culturale della Provincia di Benevento. La Regione, infatti, ha formalizzato la sua adesione al progetto portato avanti dall’amministrazione provinciale e dal suo presidente, Carmine Nardone. Contestualmente all’’adesione, la Giunta regionale ha deciso di partecipare alla costituenda SpA con la somma di 73.500 euro. La Società è finalizzata, oltre che alla valorizzazione, alla promozione e diffusione della conoscenza del patrimonio culturale nonchè al risanamento ed alla valorizzazione dei centri storici dei comuni ricadenti nel territorio beneventano. Altre finalità sono la riqualificazione del tessuto urbano ed edilizio e la restituzione della dignità e della capacità attrattiva ai centri storici stessi, intesi come luoghi di cultura e di rilevante interesse storico, artistico ed archeologico. Il relativo deliberato della Giunta regionale, proposto dall’assessore all’Urbanistica, Marco Di Lello, è stato di recente firmato dal presidente Antonio Bassolino, che ne ha disposto la pubblicazione integrale sul BURC (Bollettino Ufficiale della Regione Campania). Dopo gli accordi intercorsi tra il governo regionale di Palazzo di via Santa Lucia e quello provinciale sannita di Rocca dei Rettori, la Società mista prevede un capitale sociale di 150.000 euro. La Provincia partecipa con il 51% (76.500 euro) mentre la Regione con il 49%, pari, appunto, a 73.500 euro. L’iniziativa di costituire la SpA, a prevalente capitale pubblico, è stata presa dal ”Parlamentino” di Benevento che, lo scorso 24 marzo, ha preso atto del relativo Statuto. La ”magna charta” della SpA prevede che possono essere soci, oltre la Provincia e la regione, i comuni ed altri soggetti privati od enti esponenziali della categoria degli imprenditori (edili ed affini, artigiani, commercianti, ecc.) che siano portatori della legittimazione alla sottoscrizione dei contratti collettivi di lavoro, le aziende e gli istituti di credito.
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