Più severi i controlli contro le emissioni inquinanti delle auto
10/02/2017– Più severi i controlli contro le emissioni inquinanti delle autoLa Commissione del Parlamento europeo ha varato nuove regole per l’omologazione delle automobili: i futuri test sulle emissioni inquinanti e sulla sicurezza dovranno essere effettuati con un maggior controllo da parte degli organismi statali e su vettura che siano già circolanti in strada. Chiaro l’obiettivo di evitare che possa ripetersi scandalo VW. «La Commissione per il mercato interno – dice Daniel Dalton (ECR, UK) – ha inviato un chiaro segnale ai governi e ai consumatori nazionali: abbiamo affrontato i punti deboli che hanno permesso lo scandalo delle emissioni ed abbiamo concordato che la chiave per ricostruire la fiducia dei consumatori nel sistema di omologazione dei veicoli a motore è nella revisione del lavoro dei centri di sperimentazione. Non potremo mai garantire che non accada un altro scandalo VW, ma le nuove norme previste e i nuovi test approvati l’anno scorso, lo renderanno molto improbabile».
Test indipendenti e l’approvazione delle auto. “Omologazione” è il processo mediante il quale le autorità nazionali certificano che un modello di veicolo soddisfa tutti i requisiti di sicurezza UE prima che possa essere immesso sul mercato. I deputati hanno convenuto, inoltre, che i costi di omologazione e del lavoro di sorveglianza del mercato devono essere coperti dagli Stati membri al fine di garantire l’indipendenza dei centri dove si effettuano i test, centri che attualmente sono pagati direttamente dai costruttori. Tra le altre norme previste, i parlamenti sottolineano che ai produttori di automobili che sono in violazione delle norme, ad esempio per la falsificazione dei risultati dei test, dovrebbe essere inflitta una sanzione amministrativa fino a 30.000 € per veicolo. Le sanzioni dovrebbero essere poi utilizzate per sostenere la sorveglianza del mercato, a beneficio dei consumatori interessati e, se del caso, per la tutela dell’ambiente.
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I voli intercontinentali continueranno a non pagare per l’inquinamento
06/02/2017 I voli intercontinentali continueranno a non pagare per l’inquinamentoGli aerei in arrivo e in uscita dall’Unione Europea continueranno ad essere esentati dal mercato del carbonio per le loro emissioni inquinanti. I voli intercontinentali, infatti, sono attualmente privi dell’obbligo di compensare le loro emissioni attraverso l’acquisto dei crediti di carbonio a differenza delle compagnie aeree che si spostano tra i vari scali europei che invece devono pagare per il CO2 che emetteno in atmosfera. Ma l’orientamento della Commissione Europea prevede di mantenere il privilegio per i voli da e per Paesi extra UE almeno fino al 2021.È contrasto aperto tra Commissione e Parlamento
Ma se Bruxelles intende rispettare l’accordo raggiunto con l’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile, ICAO, e che di fatto asseconda le grandi compagnie mondiali, sa anche che a Strasburgo l’Europarlamento potrebbe mettersi di traverso e potrebbe entro la fine di aprile 2018 far scattare quel meccanismo che costringerebbe gli aerei più grandi, e più inquinanti, al pagamento delle misure a protezione del clima. Per questo la Commissione si prepara a modificare il sistema di cambio delle emissioni europee (ETS) per renderlo adatto ad affrontare le emissioni di CO2 provenienti dal trasporto aereo in modo che tutto resti immobile anche oltre l’iniziativa del Parlamento.
Resta in ballo l’ipotesi di portare gli obiettivi di taglio delle emissioni in linea con gli altri settori che oggi partecipano al mercato dell’ETS, ossia dall’attuale 5% al 21%. Un aggravio ‘tecnologico’ che fa bene all’ambiente e meno alle tasche delle compagnie aeree, per le quali una simile misura è bene che entri in vigore il più tardi possibile.

da: Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto e-mail: info@asterisconet.it
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Categorie: Trasporti

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