Troppe discariche abusive nell’aversano, denuncia del WWF
Le discariche abusive a cielo aperto in tutto l’agro aversano imperversano sempre più: ormai i diciannove Comuni dell’hinterland sono trasformati in una grande pattumiera, dove tutti si sentono autorizzati a sversare di tutto ovunque, aree di sosta delle superstrade comprese. E le conseguenze si vedono, anzi si sentono sulla pelle della popolazione che vede un aumento geometrico dei casi di tumore, soprattutto alle vie respiratorie. Il Wwf lancia l’ennesimo allarme per una situazione ormai non più sopportabile e sistematicamente sottovalutata dalle autorità preposte, sia centrali che locali.
Alessandro Gatto, consigliere regionale del Wwf Campania, ha spiegato che dopo anni ed anni di battaglie, denunce, sensibilizzazioni si è sempre all’anno zero per quanto riguarda la situazione ambientale dell’agro aversano. In molti, infatti, hanno cavalcato la battaglia ecologista nell’agro aversano senza ottenere quelle famose bonifiche dei territori inquinati da ogni tipo di rifiuti. Ma il Wwf vuole riportare all’attenzione generale un problema diffuso e cronicizzato al quale lo stato, deputati, sindaci, assessori, forze dell’ordine, asl, ecc. Non ancora hanno saputo dare una risposta seria e severa: le discariche abusive con gli incenerimenti dei rifiuti che esistono in tutte le campagne dell’agro e zone limitrofe. Richiama l’attenzione dei politici, invece, Francesca Tucci, responsabile della sezione Contea Normanna del Wwf di Aversa che si chiede dov’è finita la bonifica dell’agro aversano, tanto proclamata in tutte le campagne elettorali.
Richiamano, invece, all’unisono, l’attenzione sui controlli Luigi Corvino e Giacomo D’Alterio, responsabili, del Wwf rispettivamente, delle aree di Casal di Principe e Giugliano-Villaricca, due zone direttamente interessate in maniera massiccia dal fenomeno delle discariche abusive, quando affermano che la cosa più importante è il controllo del territorio, perchè anche se il Wwf e le altre associazioni o movimenti ambientalisti fanno denunce e si cerca di sensibilizzare la popolazione, tutto viene vanificato dall’assenza completa di sanzioni serie nei confronti di chi continua ogni giorno ad attentare la vita di tutti noi. Non è un caso se le mortalità per tumori nella nostra zona sono saliti a livelli impressionanti. Però nessuno fa niente di concreto, anzi si dimentica il “bubbone” che è, però, sotto gli occhi di tutti, difficile da evitare.Da qui l’appello di Gatto e compagni al prefetto di Caserta affinchè si adottino seri provvedimenti contro coloro che quotidianamente appiccano incendi a copertoni d’auto, plastiche delle serre utilizzate in agricoltura, pellami della lavorazione delle scarpe e così via procedendo anche a fare dei controlli a monte del processo produttivo. Quindi, non solo alla fine, quando diventa quasi impossibile scovare questi “killer” dell’ambiente. Un controllo, si può aggiungere, che ha dell’impossibile, tenuto conto che ogni posto è considerato utile per sversare rifiuti di ogni tipo, soprattutto residui delle lavorazioni di calzature o di ristrutturazioni edilizie. Non sole le aree libere della zona industriale, ma anche cavalcavia e aree di sosta delle strade a percorrenza veloce e le strade urbane, alcune addirittura, inutilmente, recintate dai responsabili dei Comuni, come avvenuto per via Montale ad Aversa. Da Wwf e dalle altre associazioni ambientaliste territoriali viene, insomma, la richiesta di un’inversione di tendenza. La speranza è che non resti inascoltata dalla maggioranza delle amministrazioni comunali, come per il passato, e che si guardi al futuro fornendo esempi di voler cambiare pagina come, per esempio, dare una spinta al progetto della raccolta differenziata dei rifiuti.
REGIONE CAMPANIA COMUNICATI STAMPA DEL 17 NOVEMBRE 2004
DECRETO 56, BASSOLINO: “LETTERA DEL PRESIDENTE BERLUSCONI CONFERMA I RILIEVI DA NOI AVANZATI”.
“In una lettera inviata al professor Vitaletti, presidente dell’Alta Commissione sul Federalismo fiscale, il Presidente del Consiglio riconosce che il meccanismo di perequazione adottato con il dlgs 56 ha già dato e darà risultati squilibrati sul piano della ripartizione delle risorse e gli dà mandato di modificare tali meccanismi. E’ una posizione giusta e che conferma i rilievi che abbiamo mosso da tempo all’applicazione del decreto.
Tuttavia va rilevato che il Presidente Berlusconi, a nostro avviso, non chiarisce alcuni aspetti che sono stati determinati dall’applicazione di questo decreto. In particolare, non si fa riferimento al riparto del 2002, che costa 88 milioni alle regioni meridionali (21 solo alla Campania). Se dovessero permanere tali criteri, la perdita per il sud sarebbe di 477 milioni nel triennio 2002-2004.
Tale riparto non solo è iniquo, ma è stato erogato solo parzialmente. Infatti il Governo ha bloccato il trasferimento a tutte le Regioni del 5% della compartecipazione IVA. E’ una decisione molto grave, che noi respingiamo. Il riparto effettuato nel 2002 in base al dlgs 56 (riparto che comunque contestiamo) assegnava alla Regione Campania 722,230 milioni di euro. Di questa somma ne sono stati trasferiti in questi giorni solo 486,400 milioni. Sono stati dunque bloccati alla nostra regione 235,830 milioni. E’ necessario sbloccare subito queste risorse e poi, qualora, come crediamo, la Corte ci desse ragione, procedere al conguaglio.
Inoltre, il Presidente del Consiglio continua a non dire come e quando saranno recuperate le somme che non ci sono state erogate. Torno a chiedere: che criteri saranno usati per ripartire le somme relative al biennio 2003/2004? Gli stessi usati (e da noi contestati) per il 2002? Oppure si useranno criteri diversi? E quali?
A tutte queste domande, finora, non c’è stata risposta. Vari membri dell’Esecutivo, da Fini a Calderoli, da Siniscalco a La Loggia ed ora lo stesso Presidente Berlusconi ci hanno dato ragione, rilevando l’iniquità del riparto. Ma senza alcun risultato pratico. E la semplice sospensione degli effetti del decreto per il 2005, sia chiaro, non può farci recedere dal dovere di andare avanti con il nostro ricorso al TAR e alla Corte. Perché il danno finanziario subito dalla Campania resta. Perciò mi auguro che i tempi che il Governo si è dato per studiare la materia e per trovare una soluzione si accorcino, così da poter porre rimedio ad una situazione che ci ha pesantemente penalizzati.”
APPROVATA LEGGE ANTIABUSIVISMO EDILIZIO
Il Consiglio regionale della Campania ha approvato la legge contro l’abusivismo edilizio. La normativa consta di 11 articoli.
Nel testo è previsto che la sanatoria non si applica sulle opere realizzate su aree facenti parte del demanio pubblico, sulle opere realizzate nei 18 comuni della zona rossa del Vesuvio ed aventi destinazione residenziale e sulle opere eseguite su aree ed immobili vincolati (vincoli storici, paesaggistici e ambientali di cui alle leggi nazionali e regionali).
Inoltre è stabilito che non sono sanabili le nuove costruzioni.
Sono sanabili, invece, le opere che hanno comportato un ampliamento dai 75 metri cubi ai 250 metri cubi e gli ampliamenti dei manufatti già oggetto di precedenti condoni, sempre che gli stessi non superino complessivamente i 100 metri cubi. Sono state, poi, introdotte norme per semplificare le procedure relative al rilascio dei provvedimenti a sanatoria relativi alle domande dei condoni del 1985 e del 1994.
Per quanto riguarda i termini, gli abusi sanabili devono essere stati commessi entro il 31 marzo 2003. L’entità dell’oblazione, rispetto alla cifra fissata dalla normativa nazionale è maggiorata del 10 per cento, mentre gli oneri concessori sono aumentati del 100 per cento. La nuova normativa regionale si applica anche alle domande pendenti alla data di entrata in vigore della presente legge.
La legge introduce, inoltre, una serie di strumenti per combattere il fenomeno dell’abusivismo edilizio : intervento sostitutivo in caso di inerzia dei Comuni, nomina di commissari ad acta per far eseguire interventi di demolizione delle opere abusive, ripristino dello stato dei luoghi e tutela della pubblica incolumità, riqualificazione ambientale delle aree sottoposte a vincolo a seguito di demolizione delle opere abusive, utilizzo delle risorse raccolte da oblazioni e oneri concessori per il fondo a sostegno delle spese per gli interventi contro l’abusivismo edilizio.
“Dopo un ampio dibattito – ha dichiarato l’Assessore regionale al Governo del Territorio, Marco Di Lello – il Consiglio regionale ha varato una normativa giustamente rigorosa contro il condono ed una normativa innovativa contro l’abusivismo edilizio. Su questa materia, della lotta all’abusivismo, della tutela e dello sviluppo equilibrato del territorio, abbiamo tenuto come Giunta una condotta ferma e coerente: abbiamo fatto ricorso alla Corte costituzionale contro il provvedimento varato dal Governo ed ora abbiamo varato la legge. Una legge che introduce rigidi e chiari paletti per sanare gli abusi, e che identifica meccanismi certi per sostenere i Comuni nella lotta contro l’abusivismo. Una legge che tutela il nostro territorio e ne prevede uno sviluppo equilibrato, salvaguardandone la storia, la cultura e le bellezze paesaggistiche.
“Il Consiglio regionale della Campania – ha concluso Di Lello – ha dimostrato un rigore ed una coerenza senza precedenti. In meno di 12 mesi abbiamo approvato due importanti leggi, quella che blocca le costruzioni nella zona rossa del Vesuvio e quella odierna, che fissa i criteri per gli abbattimenti delle opere abusive. Siamo quindi una Regione sempre più europea”.

ASSESSORATO ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE: UNA RIUNIONE PER LA QUESTIONE IPM DI ARZANO.
Si è svolto presso l’assessorato alle Attività Produttive della Regione Campania un incontro per discutere sul futuro del gruppo Ipm di Arzano.
Alla riunione, presieduta dall’assessore Gianfranco Alois, hanno partecipato il Sindaco di Arzano, De Mare, i rappresentanti sindacali e dell’assessorato e Marco De Feo in rappresentanza della Ipm
Nel corso della riunione i partecipanti hanno convenuto sulla necessità di adottare una linea di intervento comune per delineare un’ipotesi di rilancio gruppo che tuteli le forze produttive interessate, le tante professionalità impegnate nell’azienda e che rafforzi la competitività della società che rappresenta un’importante realtà industriale del territorio. In particolare si è sottolineata anche la necessità di sensibilizzare il Governo centrale sulla vicenda inviando, nei prossimi giorni, un documento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero delle Attività Produttive per individuare le azioni da adottare per il rilancio gruppo industriale che garantisca e valorizzi anche le forze produttive coinvolte.
REGIONE CAMPANIA: I COMUNICATI STAMPA DEL 16 NOVEMBRE 2004
LEGGE 488: ALOIS SCRIVE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CASAMASSA.
L’assessore alle Attività Produttive della Regione Campania, Gianfranco Alois, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Regionale, Bruno Casamassa e al Presidente della Terza Commissione Consiliare, Andrea De Simone, per sollecitare la definizione dei criteri della legge 488/92 per il bando industria, al fine di consentire la formazione delle graduatorie per la Campania. Le graduatorie regionali relative al 17° bando della legge sono state infatti pubblicate sul sito Ministero, con esclusione della Campania. L’ assessore, come già fatto in una lettera inviata nel mese di settembre al Presidente della Terza Commissione, Andrea De Simone, ha sottolineato l’urgenza di determinare in tempi brevi i criteri della legge 488 per consentire alle imprese della Campania di accedere agli incentivi previsti, che ammontano a 194 milioni di euro.
PRIMA UDIENZA DEL PROCESSO PER RACKET, LA SOLIDARIETA’ DEL PRESIDENTE BASSOLINO ALLA IMPRENDITRICE CHE DENUNCIO’ GLI ESTORSORI
Il Presidente della Regione, Antonio Bassolino, si è recato al Tribunale di Napoli dove era prevista la prima udienza del processo a carico di alcuni estorsori. Bassolino si è incontrato con la signora Silvana Fucito, l’imprenditrice napoletana che li ha denunciati e le ha espresso la solidarietà sua e della Regione.
“Siamo qui – ha poi affermato il presidente Bassolino – per portare la solidarietà delle Istituzioni e per dimostrare che siamo a fianco di Silvana Fucito, donna e imprenditrice coraggiosa, che si ribella e vuole affermare la supremazia del diritto e della legge. E’interesse dello Stato fare la propria parte per incoraggiare i cittadini”.
“Si tratta – ha proseguito il presidente – di un segnale importante, che si aggiunge ai tanti altri della città, dove l’associazione antiracket ha già svolte tante azioni positive.
Questo è un esempio importante di tutta un’azione e di tutta un’attività positiva, di contrasto della illegalità e della violenza, di una Napoli che noi dobbiamo aiutare a far conoscere anche di più, perché lavora, combatte, ed è tutt’altro che rassegnata. Per questo le istituzioni stanno vicino alla signora Silvana”.
EDUCAZIONE ALLA NATURA – INIZIATIVA DELL’ASSESSORATO ALL’AGRICOLTURA.
L’Assessorato Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca della Regione Campania, ha realizzato un progetto di “educazione alla natura” dal titolo ”VerdeMare” rivolto:
· all’uso e al potenziamento di risorse già esistenti, di competenza istituzionale per stage formativi rivolti a scuole, associazioni, per ricerche , per percorsi di turismo ecologico;
· al recupero di aree demaniali con opere che le valorizzino;
· all’individuazioni di spazi interni o limitrofi ad aree urbane in cui esercitare le azioni di partecipazione ed integrazione ad una esperienza naturalistica che si interscambi con modelli di vita urbana;
· al promuovere turismo in luoghi ad alto contenuto naturalistico con percorsi tematici fruibili a tutti;
· al recupero e alla trasformazione di spazi “apparentemente” non vitali in zone attive e prospere.
Il Settore Tecnico Amministrativo Provinciale Foreste di Napoli nell’ambito dell’attuazione delle linee di programma contenute in “VerdeMare”, ha promosso, per il giorno 18 novembre 2004, con inizio alle ore 10, un incontro dal titolo “Mito e Natura per tutti”, che si svolgerà nell’Area Flegrea presso la foresta demaniale di Licola per presentare l’idea progetto.
Infatti, i valori contenuti in questo territorio hanno stimolato a promuovere questa iniziativa rivolta all’apertura del sito alla visita per tutti. La qualità conservativa lo rende un luogo ideale dove esercitare attività benefiche al riequilibrio e alla rigenerazione della delicata relazione uomo-natura, il cui confronto può essere l’elemento di un’ esperienza da trasferire all’etica quotidiana.
Così, con un percorso progettuale di tipo “partecipato”, dove il coinvolgimento eterogeneo di Istituzioni, associazioni, organizzazioni sociali, genitori ed anziani, impegnati in azioni diverse, costruirà e porrà in essere l’idea di progetto, utilizzando parametri di fruibilità ampliata.
Il progetto si definisce con la realizzazione di azioni semplici, che favoriscano l’accoglienza del luogo a “tutti” attraverso una “fruibilità e visitabilità ampliata” che si rende concreta nell’autonomia della percorribilità dei luoghi di visita e in una buona accoglienza.
La manifestazione prevede:
· di presentare il bene demaniale, le motivazioni del renderlo fruibile, di aprire un confronto e una discussione esplicativa, informativa e costruttiva del progetto, tra le autorità, rappresentanti le Istituzioni, e dare così l’avvio alla “partecipazione”;
· di assistere e/o partecipare ad un evento di animazione itinerante in tema, quale esempio delle attività che si prevedono;
· una breve visita-passeggiata nel territorio.

UN’ OPERA DI LUCIANO FABRO, IL MAESTRO DELL’ARTE POVERA A NATALE IN PIAZZA PLEBISCITO.
Il Sindaco di Napoli, on. Rosa Russo Iervolino, e il Presidente della Regione Campania, on. Antonio Bassolino, hanno incontrato a Napoli l’artista Luciano Fabro, impegnato nella costruzione di una grande opera che sarà installata in piazza Plebiscito nell’ambito delle iniziative culturali del Natale 2004.
“Continuiamo con un grande artista italiano – hanno dichiarato Bassolino e Iervolino – la tradizione delle opere d’arte contemporanea nella piazza dei napoletani e dei turisti di tutto il mondo. Siamo certi che Fabro, persona squisita ed artista di grande sensibilità, saprà conquistare il cuore e la mente del grande pubblico con la sua opera.”
Con l’installazione di Luciano Fabro, uno dei maestri dell’Arte Povera, classe 1936, la cui opera è celebrata nei musei internazionali, piazza Plebiscito festeggia il decennale delle installazioni natalizie di arte contemporanea. Dopo Paladino, nel 1995, hanno, infatti, esposto le proprie opere Kounellis, Merz, Zorzio, Paolini, Kapoor, Kosuth, Horn e Serra, donando a Napoli l’attenzione e il prestigio internazionali.


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