Terra dei fuochi e tumori, altro che stili di vita errati: ecco perchè i napoletani avevano ragione
“Il rapporto dell’Istituto Superiore di Sanita’ certifica il legame esistente fra inquinamento ambientale, malattie tumorali ed eccessi della mortalità. Questi risultati non fanno altro che confermare quanto i cittadini di questo territorio e noi con loro denunciamo da anni”.
E’ l’amara constatazione di Vincenzo Viglione, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle e componente della Commissione Sanità.
“Chi denunciava il grave grado di inquinamento ambientale è stato accusato di fare allarmismo, addirittura ci sono stati ministri che sdegnati hanno negato che in Campania esistesse un’emergenza – sottolinea – anzi c’era chi teorizzava convinto che l’insorgenza di patologie tumorali non fosse collegata direttamente all’inquinamento da rifiuti ma addirittura agli stili di vita dei campani”.
“Si tratta di risultati tragici – denuncia Viglione – che obbligano chi di dovere ad assumersi le proprie responsabilità per aver negato l’evidenza e soffocato la protesta dei campani”. “Negare il nesso di casualità – attacca Viglione – a fronte di tutti gli studi epidemiologici ambientali e le mappe dei siti inquinati che si concludevano con la necessità di intervenire nei territori con degli approfondimenti è stato davvero miope e volutamente superficiale”. “E’ chiaro che sia dal Governo centrale che dalla Regione Campania – conclude – occorre varare un piano d’intervento emergenziale dando priorità all’avvio delle bonifiche e della tutela della salute pubblica”.
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Terra dei Fuochi: “Ok il Registro tumori ma urge un’adeguata assistenza sanitaria”
Articolo scritto da Redazione AQ in Rifiuti & Riciclo 11 febbraio 2014
tweetinShare.0“Bene il via libera al registro dei tumori nonostante continuano a persistere evidenti criticità in merito alla gestione complessiva della sanità campana”.
Ad affermarlo è il capogruppo regionale del Pse, Gennaro Oliviero, che interviene in merito all’approvazione della proposta di Istituzione del Registro dei Tumori di popolazione della Campania.
“Alle azioni messe sinora in atto dal decreto istitutivo del lontano 2012, ad oggi non conosciamo alcuna strategia sanitaria che possa dare consistenza alla rete oncologica regionale. Tutto ciò va correlato all’aumento indiscriminato di neoplasie, testimoniato solamente dall’aumento dell’esenzioni sanitarie.
Ma l’organizzazione dei dati non è da sé sufficiente, difatti, il nostro territorio, vittima di un vero e proprio biocidio, ha la seria necessità di prevedere non solo strumenti di natura organizzativa e amministrativa, ma riprogrammare il potenziamento dell’offerta sanitaria per la diagnosi e la cura delle patologie oncologiche.
Senza programmazione sanitaria continueremo ad assistere ad una strage silenziosa e continua, i decessi per cancro sono aumentati del 47% nelle terre fra Napoli e Caserta”.
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Terra dei Fuochi, Galletti: “Servirà del tempo per monitorare tutte le aree inquinate”
Articolo scritto da Redazione AQ in Ecosistema 31 marzo 2014 tweetinShare.19
Intervento su Radio 1 del Ministro dell’Ambiente Galletti sulla terra dei Fuochi: “La mappatura è in corso, ne abbiamo fatta una prima parte, è un lavoro molto lungo da fare, perché la zona è molto estesa. Continueremo a mappare e a fare analisi sui terreni con la stessa celerità ed efficienza messa in campo negli ultimi mesi.
Non voglio illudere nessuno, sarà un lavoro molto lungo perché l’area è molto vasta. I rilevamenti aerei sono continui dall’agosto del 2013. Alla discarica esistono modelli alternativi, certo – ha precisato il ministro – che devono avere il coinvolgimento primario dei Comuni, ed e’ quello di puntare molto di più sulla raccolta differenziata. Ad Acerra abbiamo già un inceneritore, che funziona e da solo sarebbe in grado di assorbire tutti i rifiuti della Campania se la Campania fosse in grado di aumentare la percentuale della raccolta differenziata. E’ questa la strada che dobbiamo seguire”.
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Carne di cane e gatto nei macelli cinesi. Le torture documentate da Animal Equality (VIDEO)
Articolo scritto da Annalisa Tancredi in Ecosistema 11 settembre 2013 tweetinShare.11
Spiedini di carne di cane e di gatto si consumano legalmente ai banconi dei mercati in Cina, da Pechino sino alle zone rurali, più di 10 milioni di cani e 4 milioni di gatti l’anno.
Così come nel resto del mondo si mangiano crocchette di pollo, wurstel di maiale e bocconi di mucca, nei mercati cinesi uno dei piatti più ambiti dalla popolazione è il “Dragon, Tiger e Phoenix“, il cui ingrediente principale sono i gatti appena catturati da strada che, una volta uccisi dai ristoranti con un colpo alla testa, vengono privati della pelliccia e messi a bollire in enormi pentole di acqua. Accade nel mercato FuXing (Taiping) e, secondo la tradizione cinese, il famoso piatto “aiuta a rafforzare il corpo” (delle persone).
Ma questa è solo una delle tante raccapriccianti rivelazioni dell’investigazine congiunta e in incognito di Animal Equality e Last Chance for Animals che hanno presentato pochi giorni fa, un reportage agghiacciante sulle violenze inflitte agli animali da macello in alcuni mercati cinesi; per noi occidentali, la cosa più macabra è che si tratta principalmente di cani e gatti torturati e maltrattati per diventare cibo da tavola. Insomma, oltre al disgusto per il tipo di cibo, si aggiungono immagini e video atroci di macellai spietati.
❝“Abbiamo documentato la sofferenza di questi animali, per esempio fra i banchi del Mercato dei Tre Uccelli di Dali, a Nanhai, nel Foshan, per spostarci poi dentro allevamenti e un macello della stessa zona – si legge sul sito di Animal Equality Italia – Eludendo la sorveglianza delle guardie siamo riusciti a raggiungere la zona di scarico, assistendo all’arrivo notturno di cani, gatti, conigli su camion enormi, stracolmi. Le piccole gabbie metalliche in cui sono rinchiusi vengono gettate dalla cima del camion, causando devastanti fratture a molti di loro. Alcune gatte partoriscono durante il trasporto o al mercato: trascorrono diversi senza mangiare né bere, mentre i piccoli muoiono schiacciati nel corso delle operazioni”.

da: Ambiente Quotidiano [newsletter@ambientequotidiano.it]


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